Ritorno alle proprie macerie

Con l’inizio del cessate il fuoco molti sfollati provano a tornare dove prima erano le loro case. Tra le altre notizie: oggi inizia il secondo mandato di Trump, i miliardari italiani stanno meglio dei miliardari di altri paesi europei, e TikTok torna online negli Stati Uniti

Ritorno alle proprie macerie
Il ritorno degli sfollati tra le macerie della città di Gaza. Foto: WAFA

Dopo 15 mesi di aggressione praticamente senza sosta, per il primo giorno il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza ha retto: la giornata si è chiusa con i festeggiamenti, quando i bus della Croce rossa sono arrivati a Ramallah, in Cisgiordania, con a bordo 90 prigionieri palestinesi liberati. Tra loro c’erano 69 donne e 21 ragazzi — alcuni giovanissimi, anche di 12 anni — catturati dalle autorità israeliane a Gerusalemme e in Cisgiordania. Tra loro c’era anche Khalida Jarrar, una importante politica palestinese, membro del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Jarrar, di 62 anni, è stata più volta arrestata e detenuta — e anche condannata, in quanto membro del PFLP, che Israele considera un’organizzazione terroristica. Era stata nuovamente catturata, all’inizio dell’aggressione israeliana di Gaza, senza nessuna giustificazione formale. Poche ore prima erano state liberate anche tre prigioniere israeliane che hanno passato gli ultimi 15 mesi a Gaza. (Al Jazeera / the Times of Israel)

Un bus della Croce rossa con a bordo i prigionieri liberati. Foto: WAFA