L’altra lista

Migliaia di famiglie in tutta la Striscia di Gaza attendono il cessate il fuoco per iniziare la ricerca dei tantissimi dispersi. Tra le altre notizie: i sostenitori di Yoon hanno preso d‘assalto un tribunale a Seul, l’Anm ha indetto uno sciopero per fine febbraio, e il blackout di TikTok

L’altra lista
La tendopoli di Dayr al-Balah. Foto: WAFA

Il cessate il fuoco a Gaza non è ancora iniziato — doveva iniziare alle nostre 7:30. Lo ha annunciato un portavoce del governo israeliano, lamentando che le autorità di Tel Aviv non avevano ancora ricevuto da Hamas la lista dei prigionieri che sarebbero stati liberati durante la prima fase del cessate il fuoco. Il gruppo ha risposto che non aveva ancora potuto compilare la lista per “difficoltà tecniche sul campo.” In precedenza i miliziani avevano esplicitato che stilare una lista dei prigionieri — e indicare chi fosse vivo e chi fosse morto — era molto complesso nel contesto dell’aggressione di Gaza: i prigionieri israeliani sono dislocati su tutto il territorio, e la difficoltà di comunicare rende difficile garantirne lo spostamento sicuro e anche solo avere informazioni sulle loro condizioni. Mentre scriviamo la situazione si sta ancora sviluppando — e potrebbe essere diversa già nel giro di poco dopo la pubblicazione, ovviamente: Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui “riconferma il proprio impegno a rispettare le condizioni dell’accordo di cessate il fuoco.” Come nel caso del cessate il fuoco in Libano, c’è una diretta di Associated Press per verificare da casa se sono in corso attacchi da parte delle IDF. (Reuters / Anadolu / Associated Press)