Una trattativa lunga 8 mesi e 10 mila morti

Dopo 8 mesi di trattativa, Israele ha accettato un accordo che era pronto già il 27 maggio scorso. Tra le altre notizie: Starmer è a Kyiv per promettere “un secolo” di alleanza, la riforma dei programmi scolastici in Italia, e cosa ne pensa la comunità scientifica della vita extraterrestre

Una trattativa lunga 8 mesi e 10 mila morti
Cittadini palestinesi tra le macerie dopo un bombardamento sulla città di Gaza. 14 gennaio 2025. Foto: WAFA

C’è un accordo per il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza, che entrerà in vigore a partire da domenica 19 gennaio. L’accordo è stato confermato dal Primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, e dalla delegazione di Hamas inviata a condurre la trattativa, guidata da Khalil al-Hayya, che in conferenza stampa ha ricordato che “quello che l’occupazione e i loro sostenitori hanno compiuto, dalla guerra violenta e genocida ai crimini da nazisti, rimarrà inciso nella memoria del nostro popolo e del mondo come il genocidio più odioso dell’età moderna.” Al–Hayya ha ringraziato per il supporto alla causa palestinese Turchia, Sudafrica, Algeria, Russia, Cina, Malesia e Indonesia. L’accordo deve ora essere approvato dal gabinetto di governo — in un discorso al paese il presidente israeliano Herzog ha chiesto alla coalizione di approvare l’accordo sottoscritto da Netanyahu e dagli addetti di Tel Aviv al negoziato. Herzog ha dichiarato che il cessate il fuoco era una “mossa necessaria” e che “non c’è nessun obbligo morale, umano, ebraico o israelita più grande che riportare i nostri figli e le nostre figlie in patria — a prescindere che sia per riportarli a casa o per seppellirli.” (Palestine Chronicle / Al Jazeera / Middle East Memo / the Times of Israel)