Cecilia Sala è tornata in Italia
Non è ancora chiaro il destino di Mohammad Abedini Najafabadi, ma Giorgia Meloni incassa una importante vittoria diplomatica. Tra le altre notizie: altri tre ospedali a Gaza sono vicini alla chiusura, la Commissione europea multata per la GDPR e nuovi dettagli sull’accordo Ita-Lufthansa
Dopo tre settimane, Cecilia Sala è tornata in Italia: mercoledì è stato annunciato che la giornalista italiana era stata liberata a Teheran, e poche ore dopo è arrivata a Roma, dove è stata accolta dal suo compagno e dalla famiglia, insieme a Meloni stessa e Tajani, in rappresentanza del governo. Meloni incassa una vittoria molto importante, che in parte mette a tacere le polemiche emerse appena dopo la sua visita al Mar–a–Lago e i retroscena sull’accordo miliardario con Elon Musk per Starlink. La presidente del Consiglio ha ringraziato “tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il suo ritorno,” mentre Tajani ha sottolineato che si è trattato di un lavoro “sottotraccia,” svolto “prendendoci qualche critica, perché così si ottengono i risultati.” Il ministro ha specificato che “la situazione si è sbloccata nella notte,” ma non ha dato altri dettagli. Su Stories è stato condivisa una puntata sul suo ritorno a casa, in cui saluta gli ascoltatori: “Ciao, sono tornata.” La liberazione di Sala fa incassare a Meloni i complimenti di Mattarella e delle forze di opposizione. La segretaria del Pd Schlein ha rivolto “un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato,” mentre Conte ha esteso “un plauso a tutta la nostra filiera: dal governo, alla diplomazia, ai servizi che hanno reso possibile questo risultato.” Secondo Calenda, è “doveroso” “riconoscere al governo il merito per l’ottimo lavoro svolto in questo difficile caso.” (ANSA / Chora Media / ANSA / Adnkronos)