Ricomincia la trattativa armata per il cessate il fuoco
Le IDF intensificano le violenze mentre in Qatar si riapre la trattativa per sospendere l’aggressione di Gaza. Tra le altre notizie: le dimissioni imminenti di Karl Nehammer, la visita lampo di Meloni al Mar–a–Lago, e una vignetta censurata sul Washington Post
La trattativa indiretta per arrivare a un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza si è ufficialmente riaperta: nelle scorse ore è arrivata la conferma prima da parte di rappresentanti di Hamas e dal ministero della Difesa Katz, che ne ha parlato con i familiari della soldatessa prigioniera a Gaza Liri Albag, di cui i miliziani avevano pubblicato un video nelle ore precedenti. Come è successo ormai ciclicamente in questi mesi, qualsiasi forma di ingaggio di Israele con la diplomazia — siano trattative mediate da Qatar ed Egitto, anche le più leggere pressioni statunitensi, o critiche dalle Nazioni Unite — si traduce in un aumento immediato delle violenze delle IDF sulla popolazione palestinese. L’aviazione israeliana ha lanciato ulteriori bombardamenti su Dayr al–Balah e Khan Yunis, uccidendo un numero imprecisato di persone — secondo i corrispondenti di Al Jazeera negli ultimi 3 giorni le forze israeliane hanno ucciso più di 200 persone. (the New Arab / Barron’s / the Times of Israel / the New Arab / WAFA / Al Jazeera)