Netanyahu alla ricerca della prossima guerra
L’aviazione israeliana ha condotto un altro pesante attacco contro lo Yemen. Tra le altre notizie: un altro impeachment in Corea del Sud, la corsa per l’approvazione della legge di bilancio, e il mondo dei pizzi e dei merletti contro l’IA
L’aviazione israeliana è tornata a bombardare lo Yemen. L’attacco è arrivato insieme a un messaggio preregistrato di Netanyahu, registrato da un centro di comando dell’IAF: “Siamo determinati a tagliare questo braccio del terrore dell’asse del male iraniano,” ha commentato il Primo ministro israeliano. “Continueremo finché il lavoro non è finito.” Secondo le IDF, gli attacchi avevano come obiettivo “infrastrutture usate dal regime Houthi per le proprie attività militari” — come sempre, la definizione di obiettivi militari delle forze israeliane è molto ampia: è stato colpito l’aeroporto internazionale di Sana’a, un aeroporto aperto al traffico civile, due centrali elettriche, a Hezyaz e Ras Kanatib, e infrastrutture di 3 porti, ad Hodeida, Salif e di nuovo a Ras Kanatib. Sull’aeroporto sono stati condotti una serie di attacchi “di precisione” — qui un video della tv yemenita al–Masirah, che mostra danni ingenti alla torre di controllo, finestre esplose, e macchie di sangue. Mentre le IDF bombardavano l’aeroporto, era presente sul posto anche Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’OMS, che denuncia: “Mentre stavamo per imbarcarci sul nostro volo da Sana'a, circa due ore fa, l'aeroporto è stato bombardato. Uno dei membri dell'equipaggio del nostro aereo è rimasto ferito.” “La torre di controllo del traffico aereo, la sala partenze, a pochi metri da dove ci trovavamo, e la pista sono state danneggiate. Prima di poter partire dovremo aspettare che i danni all'aeroporto vengano riparati.” La portavoce del segretario generale ONU Guterres Stéphanie Tremblay ha dichiarato che gli attacchi delle forze israeliane erano “particolarmente allarmanti,” specificando che il segretario generale “condanna l’escalation tra Yemen e Israele,” e menziona “un anno di azioni di escalation da parte degli Houthi nel Mar Rosso” — senza però indicare perché queste azioni di escalation abbiano avuto inizio. (X / the Times of Israel / X / Nazioni Unite)