Sciò
È caduto il governo Scholz. Tra le altre notizie: un generale russo è stato ucciso a Mosca, Mattarella difende il diritto d’asilo, e UE e Cina preparano le proprie versioni di Starlink
Olaf Scholz è stato sfiduciato dal Bundestag: il Cancelliere tedesco ha ottenuto solo 207 voti a favore. Il parlamento tedesco conta 733 seggi, e per Scholz era una battaglia persa in partenza — per rimanere al governo aveva bisogno di 367 voti — e Scholz stesso si era detto a favore di elezioni anticipate. Ora il presidente Steinmeier deve confermare lo scioglimento del parlamento, e a quel punto entro 60 giorni i cittadini tedeschi andranno chiamati alle urne. La discussione al Bundestag è stata particolarmente accesa — di fatto l’apertura stessa della campagna elettorale, scrive Euronews. Scholz ha accusato i liberisti di FDP di una campagna di “sabotaggio,” “lunga settimane,” e ha ripetuto che tra i due partiti restano differenze incolmabili — FDP ha effettivamente fatto cadere il governo, e i socialdemocratici restano a favore di una modernizzazione del freno al debito in costituzione, che limita il deficit. Christian Lindner, il presidente del FDP ed ex ministro di Scholz, ha accusato il Cancelliere di “non avere forza” per attuare le riforme a cui ambisce. Il leader della CDU, Friedrich Merz, si è lanciato in critiche durissime, dicendo che il Cancelliere socialdemocratico aveva messo in imbarazzo il paese a livello europeo, e ha preso le parti di FDP, dicendo che Scholz aveva trattato l’alleato di governo con “impudenza.” Che la coalizione fosse poco coesa non è un segreto: il leader dei Verdi l’ha ammesso apertamente: “Ci stavamo antipatici, e la coalizione del semaforo per molti motivi si è meritata la propria cattiva reputazione.” Anche Scholz non nasconde che il suo è stato un governo affaticato, anche se insiste: “Nessun elettore poteva prevedere le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi 3 anni.” (DW / Euronews)
Cosa succede ora? La data più discussa per le elezioni è quella del 23 febbraio 2025 — per cui Steinmeier ha tempo fino al 27 dicembre per sciogliere il Bundestag. Le prossime saranno settimane di campagna elettorale intensa, anche se l’esito del voto è abbastanza scontato: i sondaggi danno la CDU/CSU saldamente al primo posto, con il 32% dei consensi degli intervistati, staccata dal partito al secondo posto, Alternativa per la Germania, che si ferma al 18,2% — un risultato comunque altissimo per una sigla esplicitamente estremista. SPD arriva a stento al 16,1%, seguito al 12,8% dai Verdi. Tra i partiti a una cifra sola c’è davanti l’alleanza rossobruna di Sahra Wagenknecht, al 5,9%, poi FDP al 4,1% e la Linke al 3,1%. La soglia di sbarramento è al 5%. Insomma, è molto probabile che Merz vinca le elezioni, ma è comunque lontanissimo dall’avere il consenso necessario per governare da solo: è plausibile che si formerà di nuovo una coalizione tra CDU e SPD, ma potrebbero anche esserci i numeri per una coalizione tra CDU e Verdi. (die Zeit)