Il gioco dell’impeachato
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Con 204 voti a favore, è passato l’impeachment di Yoon Seok-yeol, il presidente golpista sudcoreano che lo scorso 3 dicembre aveva imposto la legge marziale. 12 membri del partito del presidente — il partito del Potere popolare — hanno rotto le file e votato con l’opposizione. La votazione era anonima. È la seconda volta dopo l’annuncio della legge marziale che l’Assemblea nazionale cerca di rimuovere il presidente: la scorsa settimana il partito di governo era uscito dall’aula, impedendo all’opposizione — che ha la maggioranza ma non quella dei due terzi, necessaria per l’impeachment — di votare. Questa volta, erano presenti tutti e 300 i parlamentari. Non appena il presidente riceverà una copia della risoluzione approvata dal parlamento, saranno sospesi tutti i suoi poteri — compreso ovviamente il controllo dell’esercito. Allo stesso tempo, inizieranno le procedure alla Corte costituzionale, dove si terrà il processo per impeachment, che dovrà essere completato entro 6 mesi. È la terza volta che un presidente sudcoreano è rimosso con l’impeachment — negli altri due casi, di Park Geun-hye e Roh Moo-hyun, erano stati necessari rispettivamente 3 e 2 mesi per arrivare a una sentenza. (Hankyoreh)