“La vita viene prima del profitto”

La grande esplosione all’Eni di Calenzano; l’Austria vuole deportare i migranti siriani mentre le IDF bombardano il paese; e gli emendamenti anti–Musk del PD

“La vita viene prima del profitto”
grab via X @LArcidiaco

Lunedì mattina c’è stata una grande esplosione nell’impianto di stoccaggio carburanti Eni di Calenzano, vicino a Firenze. Si contano già due morti, ma ci sono 3 dispersi — che nel corso della giornata non si sono trovati — e ci sono 26 feriti, due in condizioni particolarmente gravi. Le vittime sono tutti camionisti che stavano facendo rifornimento con le loro autobotti. La causa della deflagrazione non è chiara, che si sia trattata di una perdita di benzina o di una fuoriuscita di vapori, che ha poi causato un’esplosione che ha fatto saltare anche gli autocarri. La procura di Prato ha aperto un’inchiesta per “appurare eventuali responsabilità” della strage. Mercoledì sarà giornata di lutto regionale in Toscana, e alle famiglie delle vittime è arrivato il cordoglio della politica: Mattarella ha chiamato il presidente di regione Toscana Giani, e in apertura del Consiglio dei ministri si è tenuto un minuto di silenzio. (ANSA / Corriere Toscano / Firenze Post / Firenze e dintorni)

Ovviamente con il cordoglio delle autorità e basta non impedisce che incidenti simili si ripetano. Il 2024 è stato un anno di morti sul lavoro: nei primi 10 mesi dell’anno si contano 890 incidenti mortali. Alcuni hanno raggiunto la cronaca nazionale — l'esplosione a Suviana, il crollo nel cantiere dell’Esselunga di via Mariti a Firenze, la strage degli operai a Casteldaccia, vicino a Palermo — ma la maggior parte si sono susseguiti nel silenzio della politica e del governo. Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore — a fine turno, dalle 14:30 alle 16:30 — sempre per mercoledì. “Senza sicurezza non c’è lavoro, non c’è dignità, non c’è vita,” si legge nel comunicato rilasciato dai tre sindacati, che saranno “in piazza per ribadire che la sicurezza sul lavoro deve stare al centro, servono più investimenti, politiche, controlli,” sottolinea Cgil toscana. “Ogni giorno in Toscana e in Italia piangiamo morti o feriti sul lavoro e questa situazione non è degna di un Paese civile.” “La vita viene prima del profitto.” (RaiNews / Cgil Firenze)

Mondo

Il futuro della Siria non potrebbe essere più incerto, ma per diversi politici europei la fuga in Russia di Assad è sufficiente per stabilire che adesso è un paese sicuro: Belgio, Germania, Grecia, Italia, Regno Unito e Paesi Bassi hanno sospeso la lavorazione delle richieste d’asilo dei migranti siriani — in realtà l’Italia da mesi era disponibile ad arrivare a un accordo con Assad stesso pur di non dover ospitare le poche migliaia di migranti siriani che sono arrivati nei mesi scorsi. Il ministro degli Interni austriaco Gerhard Karner ha fatto un passo in più, annunciando che ha chiesto al proprio ufficio di preparare un piano di deportazione per i migranti siriani presenti sul territorio austriaco — sono circa 100 mila persone. In Germania, la presidente del gruppo parlamentare di AfD Alice Weidel ha commentato la caduta di Assad scrivendo su X che “chi in Germania celebra la ‘Siria libera’ non ha apparentemente più motivo di fuggire. Dovrebbe tornare immediatamente in Siria.” (POLITICO / X)

La Siria sarà forse un paese sicuro — ma non dai bombardamenti israeliani: l’IAF ha condotto circa 250 attacchi su tutto il paese, colpendo 3 aeroporti e altre infrastrutture militari — anche a Damasco. Netanyahu non ha nascosto i propri obiettivi, dicendo che “le Alture del Golan saranno una parte inseparabile dello stato israeliano per sempre.” “Come ho promesso,” ha dichiarato Netanyahu, “stiamo trasformando la faccia del Medio Oriente.” “Lo stato d’Israele sta stabilendo il proprio status come il centro del potere della nostra regione, come non era da decenni.” “Chiunque collabori con noi, ne trarrà grandi benefici. Chiunque ci attacchi, perderà tantissimo.” (the Times of Israel)

Gli attacchi sulla Siria non hanno rallentato l’aggressione di Gaza: l’aviazione israeliana ha lanciato un attacco missilistico contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, uccidendo almeno 7 persone. Come sempre, il numero di morti confermati è molto inferiore a quello probabilmente reale. Nel corso della notte gli aerei israeliani hanno bombardato di nuovo le residenze civili di Beit Hanun — ma l’area è sotto costante assedio, e ambulanze e membri della Protezione civile non possono raggiungerla, rendendo impossibile conteggiare il numero di morti e feriti. (WAFA)

Non si sa ancora quale sarà il prossimo governo francese, ma nel Nuovo fronte popolare, la coalizione progressista che ha vinto le elezioni, ci sono forti tensioni — Manuel Bompard, il coordinatore di LFI, ha accusato i propri alleati di voler partecipare a un governo di interesse nazionale, che raccolga tutte le forze tranne RN, e, appunto, LFI: “Come possiamo essere eletti per difendere il programma del Nuovo Fronte Popolare e prendere in considerazione la possibilità di partecipare a una coalizione di quel tipo? Avete sbattuto la testa?” (X)

I procuratori sudcoreani che stanno indagando sul fallito colpo di stato di Yoon hanno dato un’accelerata, emettendo un mandato d’arresto per l’ex ministro della difesa Kim, accusandolo di aver collaborato con il presidente per “orchestrare un’insurrezione.” Si tratta uno sviluppo molto importante dell’indagine, perché identifica nel presidente il principale responsabile del tentato golpe. Kim non si è presentato all’udienza preliminare, e quindi ora la corte dovrà decidere se procedere con l’arresto in base ai soli documenti di cui è in possesso: si tratterà di un altro passo importante, perché stabilirà se l’invocazione della legge marziale di per sé costituisce insurrezione. (the Korea Herald)

Italia

All’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, il governo Draghi aveva varato un “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale” che, tra le altre cose, ha incentivato l’utilizzo di altre fonti fossili con una spinta esplicita da parte dello stato. A parte il moralismo — ricordate quando Draghi vi aveva chiesto di scegliere tra la pace e l’aria condizionata? — il piano è riuscito a ridurre il consumo di gas in Italia, ma in modo poco coordinato. Come fa notare Altreconomia, “le misure di sensibilizzazione degli utenti che avrebbero dovuto promuovere comportamenti più virtuosi nei consumi anche di lungo periodo si sono tradotte alla fine in una sola campagna promossa dall’Agenzia nazionale Enea, senza alcun investimento diretto da parte dell’esecutivo.” Nonostante il forte calo dei consumi di gas e la stagnazione generale di quelli elettrici, “il governo ha spinto comunque sulla produzione termoelettrica da carbone, olio combustibile e bioliquidi, sospendendone i limiti alle emissioni fino al 2023 inoltrato.” Michele Governatori, responsabile energia del think tank sul clima ECCO, fa notare che la decisione di agevolare la produzione a carbone si è dimostrata controproducente per l’ambiente. “All’epoca era talmente alto il profitto dalla produzione di energia elettrica da fonti alternative al gas che il solo fatto di permetterla, quella produzione, si è tradotto in un profitto eccezionalmente elevato per le centrali a carbone, che a differenza delle rinnovabili non sono state tenute a restituirlo da forme pubbliche di redistribuzione. Una sorta di sussidio ambientalmente dannoso.” (Altreconomia)

🙍
Si può provare a usare e viene così

Tre corrieri di Amazon sono stati sospesi nel bolognese per “non aver caricato tutti i pacchi assegnati dall’algoritmo.” I tre lavorano per la Team Work Srl, una società appaltatrice di logistica che lavora nel magazzino del colosso della seconda persona più ricca del mondo, Jeff Bezos. La Fil-Cgil sostiene che “come sindacato abbiamo anche recentemente denunciato le pressioni che gli autisti ricevono per caricare tutto quello che gli viene assegnato senza tenere conto dei possibili rischi alla stabilità del carico e delle ripercussioni sull'attività propria dell'autista durante la guida e nella fase di consegna. Questi rischi aumentano durante il periodo pre-natalizio perché i carichi di lavoro aumentano.” Il sindacato, inoltre, sostiene che i tre non hanno nemmeno potuto giustificarsi: fa notare che “i lavoratori per ragioni di sicurezza non hanno caricato gli ultimi pacchi cosiddetti ‘over’, cioè di volume e peso superiore, e la loro società il successivo giorno lavorativo gli ha consegnato le lettere di sospensione” e soprattutto che “secondo le normative applicate nel nostro Paese, è proprio l'autista ad essere responsabile del carico e della sua sistemazione sul furgone.” Il sindacato ha chiesto il ritiro del provvedimento, minacciando uno sciopero. (WIRED)

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha dichiarato in un’intervista a Open che la crisi del settore dell’auto non è stata causata dal Green deal o da altre politiche ambientaliste, come sostiene qualcuno: “Stiamo di fronte ad un processo reale di cambiamento climatico e quindi anche a una nuova idea di mobilità, e stiamo pagando i ritardi di scelte che non sono state fatte. Dieci anni fa si sosteneva che l’auto elettrica non era il futuro e che si poteva andare avanti con le macchine attuali o a gas, e non sono stati fatti gli investimenti infrastrutturali necessari.” Landini ha dichiarato che la Cgil scenderà in piazza il 14 dicembre contro il decreto Sicurezza, visto che “è un attacco alla libertà dei cittadini di dissentire e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. È una scelta preoccupante perché, anche se Meloni racconta un mondo bellissimo di crescita e risultati positivi, siamo al ventesimo mese consecutivo di riduzione della produzione industriale, sta aumentando la cassa integrazione, stanno riprendendo i licenziamenti, le chiusure di imprese e le riorganizzazioni aziendali.” All’intervistatore che gli chiede conto della poca produttività del lavoro italiano, Landini fa notare che è legato alla mancanza di investimenti: “Quello che fa la differenza non è quante ore lavoro, ma quale contenuto e quale valore aggiunto ha il prodotto che realizzo con il lavoro. In Italia in questi 20 anni è prevalsa un altra idea di competitività giocata sulla precarietà, sulla riduzione dei diritti e sulla riduzione dei salari. Questo ha generato progressivamente un indebolimento perché hai continuato a mantenere una dimensione piccola di impresa, non sono cresciuti grandi gruppi o reti, ovviamente non è tutto così ma le imprese che vanno meglio sono andate in un’altra direzione.” (Open / Domani, dietro paywall)

Il Pd ha presentato due emendamenti definiti “anti-Musk,” in cui si propone di vietare a soggetti che hanno il controllo di piattaforme online regolate dal Digital services act di poter anche fornire servizi di connettività, inclusa quella satellitare, sul territorio italiano. Il tentativo è quello di evitare l’accesso di Starlink, il cui padrone è evidentemente inaffidabile, alle risorse del Pnrr: cosa succederebbe se un “giudice comunista” emettesse qualche sentenza sgradita a Musk? Minaccerebbe di staccare la spina? Non è chiaro se l’emendamento possa trovare spazio per passare tra i numeri della maggioranza. (HuffPost)

Cult

OpenAI ha annunciato la disponibilità sul mercato internazionale — ma non ancora nel Regno Unito, in Svizzera e nello Spazio economico europeo — Sora, il proprio modello generativo text–to–video. Sora è disponibile come prodotto individuale, e anche parte degli abbonamenti a ChatGPT. Per ora sia il piano Plus che il costosissimo piano Pro permettono di generare clip molto brevi — e nel caso del piano Plus, non ad alta risoluzione. Nel frattempo, sul sito di Sora, potete esplorare una galleria di video sintetici selezionati da OpenAI. (OpenAI / Sora)

WhatsApp è di gran lunga l’app di messaggistica più diffusa al mondo — ma Meta non ha intenzione di accontentarsi di avere “solo” la più grande app di messaggistica al mondo, e da quando ha acquisito l’app sta lavorando per trasformarla in un’“app per tutto,” sul modello di WeChat in Cina. In diversi paesi — in India, ma anche in Brasile, in Indonesia e in Messico, di fatto lo è già diventata, permettendo di accedere a una grande varietà di servizi, dal prenotare una visita dal dottore al cercare casa. (Rest of World)

OK, il colore Pantone dell’anno è Mocha Mouse — al netto delle conversazioni che si possono avere sull’ossessione ormai pluridecennale per i beige e i non–colori, potete leggere questo report di Kristen Radtke del party surreale e tutto marrone organizzato da Pantone per festeggiare il proprio nuovo colore dell’anno. (Pantone / the Verge)

Se avete un abbonamento a Netflix, da oggi potete giocare a Monument Valley 3, il terzo capitolo della storica serie di videogiochi per smartphone. Come i primi due capitoli, Monument Valley è un gioco schierato, che racconta del rischio dell’innalzamento del livello del mare per le piccole isole — e della forza distruttiva delle alluvioni. Ha anche una bella storia legata al suo sviluppo, che è stato condotto fuori dalle dinamiche di time crunch del settore, all’interno di una B–Corp. (Polygon)

Singolo del giorno

Le Ape–ettes, il trio garage pop canadese di “Hearing Protection,” sono tornate con No Matter What, una raccolta di 3 pezzi rapidissimi, che in totale vi occuperanno 5 minuti. Ascoltate “Help Self,” e poi rimanete per “Backseat” e “Tocson.” (su Bandcamp e Spotify)