“Sparano a tutto quello che si muove”
L’escalation di violenza nella Striscia di Gaza non si ferma mai: l’aviazione israeliana ha bombardato di nuovo il campo profughi di Nuseirat, uccidendo 20 persone, tra cui 6 bambini e 5 donne. Gli aerei israeliani hanno bombardato una casa che era appena stata evacuata — il numero di feriti causati dall’incidente è imprecisato. Un video diffuso su X mostra l’edificio raso al suolo, e danni ingenti alle strutture circostanti. Un’altra bambina è stata uccisa da un colpo d’artiglieria israeliano contro le tende che ospitano gli sfollati nel campo profughi. In tutta Gaza sono state uccise 63 persone nelle scorse ore, tra cui 35 nel nord della Striscia, dove continua l’assedio. L’attacco sul campo profughi fa seguito al rinnovo degli attacchi contro le due strutture sanitarie ancora a stento funzionanti di Beit Lahia — l’ospedale indonesiano e l’ospedale Kamal Adwan. Un corrispondente di Al Jazeera descrive gli attacchi di artiglieria contro l’ospedale Kamal Adwan dicendo che le IDF stanno “sparando a tutto quello che si muove,” dentro o nei pressi della struttura. Un altro video circolato su internet mostra il momento in cui le IDF aprono il fuoco contro un’ambulanza che stava per entrare nell’ospedale Kamal Adwan. Secondo l’OMS a Gaza ci sono “almeno 12 mila pazienti” che avrebbero bisogno di essere portati fuori dall’area di guerra creata dalle IDF. (WAFA / X / Al Jazeera)
L’UNRWA ha pubblicato un video per denunciare la malnutrizione dei bambini a Gaza, e quanto la situazione sia sempre più difficile da gestire: “Questa è la realtà qui.” “Bambini che urlano e piangono pur di avere un pezzo di pane.” Hani al-Madhoun, il fratello di Mahmoud al-Madhoun, il co–fondatore di Gaza Soup Kitchen, ucciso in un attacco israeliano lo scorso 30 novembre, ha denunciato che le IDF avevano “dato la caccia” a suo fratello. “Mio fratello era un civile che dava da mangiare alla gente, ma lo hanno ucciso lo stesso.”