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Biden in visita a Kyiv. Foto: dominio pubblico, via X @POTUS

Sembra che Joe Biden abbia dato l’autorizzazione all’Ucraina di usare i missili a lungo raggio statunitensi anche su territorio russo. La notizia è ufficiosa: è uscita con retroscena coordinati su New York Times, Washington Post, Reuters e Associated Press. I media internazionali danno la notizia per sicura insomma, ma dalla Casa bianca non è arrivato nessun annuncio o commento. Associated Press e Washington Post sottolineano che le loro fonti hanno parlato in condizioni di anonimato. Tutte le fonti sono concordi che l’invio di truppe nordcoreane in Russia sarebbe una delle principali giustificazioni per il cambio di policy, ma la vittoria di Trump alle elezioni è giocoforza una delle variabili prese in considerazione. Secondo i retroscena i missili saranno usati proprio per colpire personale russo e nordcoreano nei territori della regione di Kursk in Russia. I funzionari statunitensi non ritengono che il drastico cambiamento di policy avrà una grossa influenza nella guerra (sic) ma sperano che l’uccisione delle truppe nordcoreane dissuada Pyongyang da continuare a supportare Mosca nella guerra.

Zelenskyj ha commentato la notizia nel proprio discorso quotidiano ai cittadini ucraini: “Oggi si parla molto sui media del fatto che abbiamo ricevuto il permesso” per usare i missili a lunga gittata. “Ma gli attacchi non vengono lanciati a parole. Queste cose non si annunciano. I missili parleranno da soli. Lo faranno di sicuro.” Ha commentato entusiasta anche il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, secondo cui “Biden ha risposto nell’unica lingua che Putin capisce” “all’ingresso in guerra dei soldati nordcoreani e al massiccio raid di missili russi” delle scorse ore. Il ministro conclude: “La forza scoraggia, la debolezza provoca.” Secondo un retroscena di Axios, però, la decisione di Biden non potrebbe essere stata giustificata dai bombardamenti russi delle scorse ore — la Casa bianca avrebbe informato Kyiv del cambio di policy già da 3 giorni.

I dettagli della notizia sono ancora sfocati mentre scriviamo — quando la notizia è uscita le Figaro riportava che anche Parigi e Londra avevano dato il proprio via libera all’uso di missili a lungo raggio su territorio ucraino, ma l’articolo è stato modificato senza indicazioni da parte del quotidiano, come evidenzia Ukrainska Pravda. Ora il quotidiano si limita a riportare che già lo scorso maggio Macron si era espresso a favore di permettere all’Ucraina di usare i missili a lungo raggio su territorio russo.

La decisione di Biden è ovviamente controversa, a 62 giorni dalla fine della propria presidenza. Donald Trump Jr. ha commentato la notizia infuriato, dicendo che “sembra che il Complesso militare-industriale voglia assicurarsi di far scoppiare la Terza Guerra Mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace,” una tesi ripetuta da molti altri sostenitori del presidente eletto su X. In realtà, due importanti voci del partito di Trump — il senatore Roger Wicker e il parlamentare Mike Turner — hanno criticato sì Biden, ma per non aver dato la propria autorizzazione prima. Secondo Turner, “Biden avrebbe dovuto ascoltare le richieste di Zelenskyj molto prima,” descrivendo la decisione del presidente uscente come “il primo passo che metterà pressione su Putin per quando il presidente eletto Trump tornerà alla Casa bianca a lavorare per mettere fine a questa guerra.”


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