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Un villaggio demolito con gli esplosivi nel sud del Libano. Grab via X @sahouraxo

L’aggressione di Gaza non si ferma mai: nelle scorse ore le IDF hanno ucciso almeno 47 persone in bombardamenti su Dayr al-Balah, il campo profughi di Nuseirat, e su al–Zawaida. In un’altra serie di attacchi sono state uccise altre 15 persone. L’aviazione israeliana ha anche condotto un bombardamento sulla città di Gaza, uccidendo un numero imprecisato di persone. In Libano, le IDF hanno bombardato di nuovo Beirut — ieri la speranza di un accordo per il cessate il fuoco con il Libano è di nuovo scemata: Netanyahu ha chiesto espressamente che Israele possa continuare a “contrastare minacce” oltre il confine con il Libano anche dopo l’accordo, una richiesta che effettivamente renderebbe il cessate il fuoco stesso nullo. Non serve spiegare che è impossibile arrivare a un accordo per il cessate il fuoco con una parte che si arroga il diritto di poter decidere indipendentemente quando riaprire il fuoco. Dall’inizio dell’escalation israeliana contro il Libano è stato ucciso almeno un bambino al giorno nei bombardamenti delle IDF: lo ha dichiarato la direttrice esecutiva dell’UNICEF Catherine Russell. I bambini che sopravvivono, devono fare i conti con “paura schiacciante e grande ansietà, compresa l’ansia da separazione, e paura per perdita e aggressione,” ha aggiunto Russel.

Navi Pillay, la presidente della Commissione d’indagine internazionale indipendente sui territori palestinesi occupati, ha presentato l’ultimo report del suo gruppo, in cui si dettaglia come le IDF abbiano “condotto come politica la distruzione del sistema sanitario di Gaza,” e “deliberatamente attaccato il personale e le strutture mediche.” Entrambi sono crimini di guerra. Il report riporta che le truppe israeliane sono responsabili di tortura e violenze sessuali e di genere, e che le IDF hanno deliberatamente imprigionato, torturato, e ucciso personale sanitario. La presentazione si è tenuta mentre Francesca Albanere sottolineava come fosse “tempo di considerare di sospendere le credenziali di Israele come stato membro delle Nazioni Unite.” Albanese ha sottolineato quanto sia importante indicare al genocidio in corso a Gaza col proprio nome: “Se andate dal dottore perché avete un tumore e vi diagnosticano che avete la febbre, avete un grosso problema — è lo stesso che hanno le persone che stanno subendo il genocidio.” Albanese ricorda che la popolazione palestinese ha subito crimini di guerra “da tutta la loro vita,” ma che la situazione attuale è profondamente diversa.

La legge per la messa al bando dell’UNRWA entra in vigore tra 3 mesi, ma le IDF si portano avanti: i bulldozer dell’esercito israeliano hanno danneggiato in modo grave — al punto da rendere la struttura non più utilizzabile — l’ufficio dell’agenzia ONU del campo profughi di Nur Shams, in Cisgiordania. Lo denuncia Philippe Lazzarini, che sottolinea che lo stabilimento garantiva servizi di base per più di 14 mila rifugiati palestinesi presenti nel campo — compresa l’istruzione per i bambini. Durante il raid, i militari hanno anche distrutto i collegamenti elettrici e idrici del campo.


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