al-tabin school
Elaborazione foto, via X @swilkinsonbc. L’immagine può urtare la vostra sensibilità

L’aviazione israeliana ha bombardato un’altra scuola nella città di Gaza — nelle prime ore di sabato, mentre gli sfollati che avevano trovato rifugio nella struttura stavano svolgendo la salat al-fajr, la preghiera del mattino. Il bombardamento ha ucciso più di 100 persone, tra cui un numero imprecisato di minori. All’interno della scuola al–Tabin erano presenti 250 persone, e la struttura più vicina — l’ospedale al–Ahli — non ha abbastanza staff e medicine per assistere i tantissimi feriti causati, per cui il numero di morti probabilmente crescerà in modo sostanziale nelle prossime ore. L’ufficio stampa del governo di Gaza ha confermato che l’aviazione israeliana ha sganciato una bomba da 2.000 libbre (907 kg) sulla scuola — bombe così devastanti e il cui uso durante l’aggressione di Gaza è stato così controverso che restano l’unico tipo di arma che in questo momento gli Stati Uniti non forniscono a Israele.

Le autorità palestinesi hanno condannato aspramente l’attacco — secondo Fatah il bombardamento rappresenta “l’apice del terrorismo e della criminalità” delle IDF: “Commettere questi massacri conferma senza ombra di dubbio l’impegno [israeliano] di sterminare il nostro popolo attraverso una politica di uccisioni cumulative e massacri di massa.” Fatah ha chiesto alla comunità internazionale di “intervenire immediatamente” per “fermare la guerra sistematica di sterminio contro il nostro popolo.” L’ufficio stampa del governo di Gaza ha dichiarato che l’attacco “è chiaramente nel quadro del crimine di genocidio e pulizia etnica contro il popolo palestinese.”

La risposta delle IDF è sempre la stessa: l’esercito avrebbe “colpito con precisione i terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando dislocato all’interno della scuola.” Le IDF avrebbero “intrapreso molti passi per ridurre il rischio di ferire civili” prima di condurre l’attacco. La dichiarazione prosegue accusando “Hamas” di “usare la popolazione come uno scudo umano,” una scusa ricorrente con cui Stati Uniti e i propri alleati più vicini giustificano le operazioni in cui vengono uccise decine di civili. Come sempre, le IDF non hanno fornito prove per sostanziare le proprie accuse. Tuttavia, nelle scorse ore Egitto, Qatar e Stati Uniti avevano rinnovato la propria pressione per un accordo per il cessate il fuoco — negli scorsi mesi le IDF hanno aumentato l’intensità dei propri attacchi in seguito a tutte le richieste di interrompere l’aggressione di Gaza.


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