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Nonostante il boicottaggio da parte di alcuni parlamentari e senatori democratici e le intense proteste nelle strade di Washington, Benjamin Netanyahu ha tenuto il proprio discorso al Congresso statunitense: è stato un discorso di propaganda durissimo e costellato di falsità, ma che ha ricevuto una standing ovation dai presenti. Netanyahu ha mentito sulla quantità di convogli con alimenti che Israele ha lasciato entrare all’interno della Striscia di Gaza e ha vantato gli avvisi di evacuazione delle IDF, che raramente permettono ai civili di fuggire e che sono al contrario considerati da molti come uno strumento di guerra psicologica. Inoltre ha dichiarato che la guerra può finire solo “se Hamas si arrende,” o quando Israele avrà “distrutto le capacità militari” del gruppo: il Primo ministro israeliano non ha fatto menzioni del piano per il cessate il fuoco — ha solo menzionato genericamente che era in corso un negoziato — effettivamente screditando la versione dei fatti di Biden, che aveva presentato un piano “israeliano” per arrivare alla sospensione dell’aggressione.
Migliaia di persone sono scese in strada a Washington per protestare contro l’aggressione israeliana di Gaza e la presenza di Netanyahu al Congresso — nel proprio discorso il Primo ministro ha dichiarato trasversalmente e senza prove che le manifestazioni fossero finanziate dall’Iran. La polizia del distretto ha usato violenza eccessiva contro i manifestanti, pacifici, facendo uso di spray al peperoncino. Mercoledì e nei giorni scorsi le forze dell’ordine hanno arrestato numerosi manifestanti — in un momento di tensione, un gruppo di poliziotti ha circondato alcuni manifestanti che erano stati arrestati, separandoli dalle altre persone presenti. La capitale statunitense era pesantemente militarizzata, con 200 poliziotti arrivati da dipartimento di New York come rinforzi, tra gli altri.
Hamas ha rilasciato una dichiarazione descrivendo il discorso di Netanyahu come “ingannevole”: “Il discorso di Netanyahu sul rinnovato impegno per liberare gli ostaggi è una completa menzogna e inganna l’opinione pubblica internazionale, israeliana e americana,” perché “è lui che ha bloccato tutti gli impegni per mettere fine alla guerra e concludere un accordo per la liberazione dei prigionieri, nonostante il continuo impegno dei mediatori.”
Mentre la politica statunitense faceva la standing ovation a Netanyahu, continuano le violenze a Gaza: da quando le IDF hanno lanciato la nuova campagna di Khan Yunis, dove in precedenza era stata dichiarata una “zona sicura,” i militari israeliani hanno ucciso 129 persone. L’ufficio media del governo di Gaza ha descritto l’aggressione in Khan Yunis dicendo che le IDF “colpiscono qualsiasi cosa si muova.”