foto via X @UNRWA
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Un gruppo di 11 esperti delle Nazioni Unite hanno pubblicato una nota in cui denunciano che la carestia si è ormai diffusa su tutto il territorio della Striscia di Gaza. Gli esperti descrivono le azioni del governo israeliano, che dall’inizio dell’aggressione di Gaza ha lavorato per impedire l’ingresso di aiuti umanitari nei territori della Striscia, come una forma di genocidio: “Dichiariamo che la campagna di affamamento intenzionale e mirata di Israele contro il popolo palestinese è una forma di violenza genocida, e ha portato alla carestia in tutta Gaza.” “Chiediamo alla comunità internazionale di dare priorità alla consegna via terra di aiuti con tutti i mezzi necessari, di mettere fine all’assedio israeliano, e di arrivare a un cessate il fuoco.” “Tutto il mondo sarebbe dovuto intervenire prima (…) 34 palestinesi sono morti di malnutrizione dal 7 ottobre, in maggioranza bambini. L’inazione è complicità.” Per la precisione, secondo i dati delle autorità sanitarie di Gaza, i bambini morti di fame sono 33. La missione israeliana a Ginevra ha dichiarato che quella degli esperti ONU era “disinformazione”: “Israele ha continuamente aumentato la propria coordinazione e assistenza per la consegna di aiuti umanitari in tutta la Striscia di Gaza, e recentemente ha connesso l’impianto di dissalazione dell’acqua di Gaza alle proprie linee elettriche.” I diplomatici israeliani non hanno menzionato ovviamente che l’impianto garantisce acqua per meno di metà della popolazione della Striscia, secondo stime israeliane, e che Israele ha deciso di collegare lo stabilimento alla propria rete per essere certo che “Hamas” non potesse fare uso di quella corrente elettrica.
La dichiarazione formale di stato di carestia spetta a una iniziativa ONU che si basa sulla scala Integrated Food Security Phase Classification. L’ultimo aggiornamento IPC parlava di “alto rischio di carestia” e poneva tutto il territorio di Gaza in condizioni di emergenza — con quasi mezzo milione di persone a un livello catastrofico di insicurezza alimentare. Il mese scorso, il gruppo indipendente Famine Early Warning Systems Network aveva stabilito che il rischio di carestia fosse presente a Gaza dallo scorso aprile.
Martedì l’aviazione israeliana ha bombardato una tendopoli organizzata fuori da una scuola in un centro abitato nei pressi di Khan Yunis. Mentre scriviamo si contano almeno 29 morti. È il quarto attacco delle IDF contro una scuola in 4 giorni. Fonti locali testimoniano che i jet israeliani hanno mirato specificamente contro l’ingresso della scuola. Le IDF sostengono di aver usato “munizioni di precisione” per colpire “terroristi” — le autorità israeliane promettono che “indagherà sulla notizia che siano stati colpiti civili.” BBC News ha parlato con testimoni che erano presenti nella tendopoli, che hanno confermato la morte di donne e bambini, e raccontato di come parti di corpi siano state lanciate tra le tende dalle esplosioni. Nella zona hanno trovato rifugio circa 3.000 persone.