La proposta di cessate il fuoco israeliana, e la proposta di cessate il fuoco “israeliana”

I diplomatici israeliani stanno cercando di fermare la risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite basata sulla proposta “israeliana” di Biden

La proposta di cessate il fuoco israeliana, e la proposta di cessate il fuoco “israeliana”

La scuola UNRWA bombardata mercoledì. Foto via X @UNLazzarini

Nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno fatto circolare una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, basata sulla proposta di cessate il fuoco israeliana presentata la scorsa settimana da Biden. Ora un retroscena di Associated Press rivela che diplomatici israeliani stanno facendo obiezione, a livello privato, per cercare di fermare la risoluzione basata sulla proposta israeliana. (Rileggete questa frase) Israele non è membro del Consiglio di sicurezza, ma le autorità israeliane sarebbero contrarie a due passaggi in particolare della risoluzione: quello in cui “si rifiuta qualsiasi tentativo di cambiamento demografico e territoriale della Striscia di Gaza,” e quello in cui si fanno riferimenti ad “azioni che riducono il territorio di Gaza,” “attraverso l’organizzazione permanente di zone cuscinetto ufficiali o non–ufficiali.”

Middle East Eye ha ottenuto accesso a una versione della proposta di cessate il fuoco che il governo Netanyahu VI ha avanzato in risposta alla proposta “israeliana” di cessate il fuoco presentata da Biden. Il sito ha pubblicato il testo integrale della proposta, in cui si sottolinea che Israele intende accettare solo una “cessazione temporanea delle operazioni militari” di 42 giorni, a cui faranno seguito trattative per un cessate il fuoco permanente. Questo cessate il fuoco, si sottolinea, temporaneo, può essere esteso “se i negoziati per la seconda fase dell’accordo sono in corso.” Il documento è datato 27 maggio, 4 giorni prima della presentazione della proposta “israeliana” di Biden. La proposta israeliana presenta numerose limitazioni alla liberazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, e sostituisce l’espressione “sollevare l’assedio” di Gaza con “apertura dei valichi di frontiera e facilitazione del movimento di persone e del trasferimento di beni.”

Giovedì, dopo aver parlato con i mediatori di Qatar ed Egitto, Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui si nota: “La posizione del nemico non è chiara.” Il gruppo spiega che la proposta israeliana che ha ricevuto — con ogni probabilità quella vista da Middle East Eye — “era priva delle fondamenta positive menzionate nelle dichiarazioni di Biden, e ci sono differenze tra quello che c’è nel documento e quello che ha detto Biden.” Il gruppo sottolinea: “Questo ha causato confusione e controversie,” non si capisce, insomma “se quello di cui ha parlato Biden è la sua interpretazione personale del documento” o se ci sono stati “accordi orali con parti israeliane.”


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