Le IDF hanno lanciato un bombardamento intenso su una tendopoli che ospitava sfollati nel quartiere Tal al-Sultan a Rafah, in una zona indicata dall’esercito israeliano stesso come “area umanitaria,” al sicuro dai propri attacchi. Mentre scriviamo l’ultimo aggiornamento di WAFA parla di 40 morti, tra cui molte donne e minorenni. Il bombardamento ha appiccato fuoco alle tende dell’accampamento: la Mezzaluna rossa ha confermato che le persone che erano all’interno delle tende quando hanno preso fuoco sono bruciate vive. Su X stanno circolando molte immagini dall’incendio — linkiamo qui uno dei video meno espliciti — compresi video che mostrano corpi di bambini che sono stati decapitati nell’attacco. Il giornalista statunitense Mehdi Hasan ha commentato la notizia tracciando un parallelo con le presunte immagini di decapitazioni del 7 Ottobre: “Ci sono video che arrivano da Rafah oggi di bambini decapitati. Veri bambini decapitati che potete vedere con i vostri occhi — non quelli che le autorità israeliane avevano inventato per giustificare il loro assalto genocida, o quelli di cui Biden aveva dichiarato falsamente di aver visto foto.” Le IDF hanno rivendicato l’attacco, dicendo di aver ucciso due comandanti di Hamas, e di aver condotto l’attacco “in accordo con le leggi internazionali, usando munizioni di precisione.”
Il bombardamento della tendopoli a Rafah arriva dopo una serie di attacchi sui rifugi per sfollati in tutta la Striscia — a Jabalia, Nuseirat, e nella città di Gaza, in cui sono state uccise almeno 160 persone. Balakrishnan Rajagopal, il relatore speciale ONU per il diritto alla Casa, ha commentato la notizia dell’attacco su Rafah parlando di una “atrocità mostruosa”: “Serve subito una azione globale concertata per fermare le azioni di Israele.”
Le atrocità dell’aggressione di Gaza si susseguono mentre il governo Netanyahu VI resta sempre più isolato, e alza la tensione con il resto del mondo. Il parlamentare statunitense Ro Khanna ha commentato l’attacco a Rafah, definendolo “orripilante,” e richiamando all’“urgenza morale di fermare la campagna di Rafah.” In Europa, Josep Borrell ha criticato le misure punitive israeliane contro l’Autorità palestinese, usando il termine “autorità dell’occupazione israeliana,” riferendosi al controllo israeliano sulla raccolta delle tasse per la Cisgiordania. La dichiarazione di Borrell arriva in un momento di altissima tensione tra le autorità spagnole e israeliane, dopo che il ministro degli Esteri Katz ha pubblicato un video con clip di Hamas con in sottofondo del flamenco, che si apre con la bandiera spagnola, e con la scritta “Hamas: Gracia España.” Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha definito il video “scandaloso ed esecrabile.” Il giorno precedente, la ministra della Difesa spagnola Robles aveva descritto l’aggressione di Gaza come un “vero genocidio.”