La morte di Ebrahim Raisi

Un elicottero su cui erano a bordo il presidente iraniano Ebrahim Raisi, il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e altre 7 persone si è schiantato in un incidente la cui dinamica non è ancora chiara

La morte di Ebrahim Raisi

CC BY 4.0 Fars Media Corporation

Un elicottero su cui erano a bordo il presidente iraniano Ebrahim Raisi, il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e altre 7 persone si è schiantato su un’area montuosa che stava attraversando attraverso nebbia fitta. In seguito all’incidente le ricerche per l’elicottero sono andate avanti per ore. I paesi della regione hanno offerto supporto all’Iran, l’Unione europea ha attivato i propri servizi di mappatura satellitare — alla fine i rottami sono stati individuati da un drone turco che stava assistendo le autorità iraniane. Gli Stati Uniti non hanno offerto la propria assistenza, ma ovviamente Joe Biden ha partecipato a un briefing sull’incidente. La ricerca e poi l’invio di soccorsi sono state difficilissime — a causa della stessa nebbia che sarebbe causa dell’incidente. Prima ancora che fosse confermata la morte del presidente e del ministro, la Guida suprema Ali Khamenei ha tranquillizzato i cittadini, dicendo che “l’amministrazione del paese non sarà alterata.”

Il vicepresidente Mohammad Mokhber svolgerà le funzioni del presidente fino alle prossime elezioni: una commissione, formata dal presidente dell’Assemblea consultiva islamica, il parlamento iraniano, il capo della magistratura, e il vicepresidente stesso, ha 50 giorni per indire nuove elezioni per eleggere un nuovo presidente. Come Raisi, Mokhber è un uomo molto vicino a Khamenei, ed è stato precedentemente alla guida di SETAD, una grande azienda pubblica che è proprio sotto il controllo diretto della Guida suprema. Lo scorso ottobre, Mokhber ha preso parte alla delegazione iraniana che si è recata a Mosca per concordare la fornitura di missili e droni per l’esercito russo. Mokhber è stato brevemente tra gli individui sanzionati dall’Unione europea nel contesto delle misure sul nucleare iraniano, e SETAD è tuttora tra le entità sanzionate dagli Stati Uniti.

L’esatta dinamica dell’incidente non è ancora chiara, l’analista dell’aviazione Kyle Bailey, parlando con Al Jazeera, sottolinea che la mancanza di comunicazioni di mayday da parte del pilota dell’elicottero evidenzia la presenza di problemi di controllo “seri” — il messaggio non sarebbe stato mandato, presumibilmente, perché il pilota era troppo occupato dal cercare di mantenere in aria, o dal provare ad atterrare in emergenza, l’elicottero.


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