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Nei giorni scorsi era sembrato che l’inizio del nuovo mandato di Putin non avesse portato a un rilevante rimpasto di governo — ma domenica, contro i pronostici, ci sono stati effettivamente importanti cambiamenti dei vertici russi. Il Cremlino ha annunciato la rimozione di Nikolaj Patrušev dal ruolo di segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, posizione che andrà a Sergej Šojgu, l’ex ministro della Difesa. Šojgu, a sua volta, sarà sostituito al proprio dicastero dall’ex vice primo ministro Andrej Belousov. Il passaggio da Šojgu a Belousov è rilevante per prima cosa perché il ministero della Difesa russo passa così dal controllo militare a quello civile. Il portavoce del Cremlino Peskov ha spiegato la decisione dicendo che “il dipartimento dovrebbe essere aperto all’innovazione” e a nuove “idee più avanzate.” C’è anche una spiegazione più pragmatica: sempre Peskov ha sottolineato che la spesa militare russa “ha quasi raggiunto il periodo sovietico,” per cui Belousov avrà il compito di “risolvere i problemi per lo sviluppo di un budget armonioso.”

Non è chiarissimo quale sarà il destino di Patrušev, e neanche quello di Šojgu: il Cremlino ha scritto che il nuovo ruolo del primo sarà annunciato solo “nei prossimi giorni;” mentre l’importanza effettiva di Šojgu è dubbia: Tatjana Stanovaja parla del Consiglio di sicurezza come di un parcheggio di “ex figure apicali di Putin,” “quelli che non possono essere messi da parte, ma per cui non c’è più posto” — ma Šojgu sarà anche vicepresidente della Commissione militare industriale, e a capo del servizio federale per la cooperazione tecnico–militare. La prima è una carica che l’ex ministro si porta dietro proprio dal ministero: secondo Peskov Šojgu “continuerà a lavorare in quest’area,” che “conosce dall’interno.”

Chi è, invece, Andrej Belousov, il nuovo ministro della Difesa? Economista ed ex praticante di arti marziali — sambo e karate, ci tiene a specificare RBC — Belousov è stato ministro dell’Economia dal 2012, e dall’anno successivo è diventato consigliere diretto della presidenza. È stato vice primo ministro dal 2020, e ha sostituito come Primo ministro Mišustin, quando aveva il Covid. Negli anni avrebbe convinto Putin a investire nell’economia digitale — e anche nella blockchain.


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