Le falsità delle IDF sulla strage della farina a Gaza

Le testimonianze del personale sanitario a Gaza e degli operatori ONU confermano che la maggior parte dei feriti nella strage dei palestinesi che stavano aspettando la consegna di aiuti umanitari ha subito ferite causate da colpi d’arma da fuoco, non dalla calca

Le falsità delle IDF sulla strage della farina a Gaza
Foto via Twitter @UNLazzarini

In risposta all’indignazione internazionale per la strage dei palestinesi che stavano aspettando la consegna di aiuti umanitari a Gaza, le IDF hanno dichiarato che la maggior parte dei morti erano stati causati dalla calca — una versione dei fatti che è stata riportata parola per parola dai media italiani e sotto forma di haiku dalla stampa internazionale. Nelle scorse ore testimonianze dalla Striscia di Gaza confermano quello che era immediatamente intuibile, da quando le IDF hanno condiviso le riprese aeree avendo tagliato il momento in cui le persone iniziano a fuggire.

The New York Times wrote a Haiku to avoid saying Israel massacres Palestinians that they’re deliberately starving in Gaza. pic.twitter.com/RGeIKA3vtH

— Assal Rad (@AssalRad) March 1, 2024

Georgios Petropoulos, responsabile dell’ufficio di Gaza dell’OCHA, ha confermato di aver visto assistere persone ferite nell’incidente in via al–Rashid per colpi d’arma da fuoco: “Questo ospedale sta curando più di 200 persone che sono state ferite — abbiamo visto ferite da colpi di arma da fuoco, abbiamo visto persone che hanno subito amputazioni, e bambini anche di 12 anni che sono stati feriti.” Mohammed Salha, il direttore facente funzione dell’ospedale al–Awda, ha confermato che dei 176 feriti nell’attacco portati nel suo istituto, 142 avevano ferite da colpi da arma da fuoco, e 34 avevano ferite causate dalla calca. Il personale ONU all’ospedale al–Shifa ha confermato che “un gran numero” dei pazienti arrivati nella struttura aveva ferite da colpi d’arma da fuoco.

Di fronte all’orrore delle poche consegne di aiuti umanitari trasformati in esche, gli Stati Uniti hanno annunciato che inizieranno lanci aerei di aiuti sulla striscia di Gaza. Biden ha dichiarato che Washington sta lavorando per permettere ulteriori lanci aerei e “l’apertura di altri canali di consegna, compreso, possibilmente, un corridoio marino.” L’annuncio è stato lodato dai politici progressisti statunitensi, tra cui Bernie Sanders, ma è stato pesantemente criticato da Oxfam. Scott Paul, di Oxfam America, ha dichiarato che l’organizzazione “non sostiene i lanci aerei statunitensi su Gaza, che servono soprattutto per lavare la coscienza sporca dei funzionari statunitensi le cui politiche stanno contribuendo alle atrocità in corso e il rischio di carestia a Gaza. (…) Lanciare una quantità simbolica di aiuti su Gaza senza piano per una distribuzione sicura non sarà di aiuto e sarà profondamente degradante per i palestinesi.” Dave Harden, che in passato ha gestito diverse missioni USAID, tra cui anche a Gaza, ha spiegato che “i lanci aerei non saranno efficaci nello smorzare le crisi umanitarie a Gaza”: “I lanci aerei sono inefficaci, costosi, pericolosi e sono utili solo quando non ci sono altre opzioni di consegna. I lanci aerei sono principalmente a beneficio dell’amministrazione Biden — per nascondere il fallimento delle proprie politiche.”


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