Joe Biden e la fame come arma di guerra

Biden è tornato a fare pressione sul Congresso per il pacchetto di aiuti a Israele e Ucraina che comprende il taglio definitivo dei fondi all’UNRWA

Joe Biden e la fame come arma di guerra
Foto: dominio pubblico, Casa bianca / via Twitter @WhiteHouse

Parlando con i giornalisti, il portavoce dell’agenzia umanitaria ONU OCHA Jens Laerke ha denunciato che “viene aperto il fuoco contro i convogli di aiuti [umanitari], a cui è sistematicamente negato accesso alle persone che hanno bisogno. I lavoratori umanitari sono soggetti a rischi inaccettabili e prevenibili.” Laerke cita specificamente il caso di un blocco di un convoglio ONU che stava trasportando personale della Mezzaluna rossa, che è rimasto bloccato per ore: “In seguito, 3 paramedici della Mezzaluna rossa sono stati arrestati, anche se i loro dati personali erano stati condivisi con le forze israeliane in anticipo.” Laerke ha specificato che non si tratta di “un incidente isolato.”

Durante un intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il coordinatore umanitario Ramesh Rajasingham ha dichiarato che un quarto della popolazione di Gaza — 576 mila persone — sono ad un passo dalla carestia, e “c’è la possibilità per un peggioramento ulteriore.” Tutta la popolazione della Striscia ha bisogno immediato di cibo. Carl Skau, vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale, ha parlato del “peggior livello di malnutrizione infantile in ogni posto al mondo,” e ha ripetuto che “se non cambia niente, la carestia è imminente nel nord di Gaza.” Il PAO ha recentemente sospeso i propri convogli a causa dell’impossibilità di raggiungere in sicurezza la destinazione, tra agguati delle IDF e gli assalti delle persone che cercano disperatamente per del cibo. Il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qudra, ha parlato di “escalation della carestia,” una risi che “potrebbe uccidere migliaia di cittadini per malnutrizione e disidratazione nei prossimi giorni.”

È in questo contesto che Biden e Harris hanno incontrato la leadership del Congresso statunitense, per tornare a fare pressione sull’approvazione del pacchetto di finanziamento che comprende aiuti militari per Ucraina e Israele. Sul comunicato della Casa bianca si legge che il pacchetto “aiuterebbe Israele a difendersi contro Hamas,” e “fornirebbe più aiuti umanitari alle persone colpite dai conflitti in tutto il mondo, compresi i civili palestinesi stanno vivendo in condizioni umanitarie terribili.” In realtà, l’attuale testo al Congresso formalizzerebbe in modo definitivo il taglio dei finanziamenti all’UNRWA, spostando quelle risorse verso PAO e UNICEF.

Nel frattempo, i raid nei governatorati di Rafah e Khan Yunis si sono ulteriormente intensificati: mentre scriviamo non è chiaro quante persone siano state uccise negli attacchi di martedì. Il totale dei morti confermati è a un passo dalle 30 mila persone — 29.878. Ci sono più di 70 mila feriti, e migliaia di dispersi, quantificati attorno ai 7 mila.


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