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Le IDF hanno confermato che stanno allagando i tunnel sotterranei di Gaza con acqua di mare. L’esercito sostiene che l’operazione sia necessaria per “neutralizzare la minaccia del network sotterraneo di tunnel.” Non è la prima volta che le IDF allagano i tunnel, ma è la prima volta che l’operazione viene confermata apertamente. Si tratta di un’azione militare avventata e pericolosa per la popolazione generale della Striscia di Gaza. Il mese scorso, la coordinatrice umanitaria ONU Lynn Hastings aveva avvisato dei rischi — all’epoca gli allagamenti non erano ancora confermati — di operazioni di questo tipo: “Causeranno danni gravi all’infrastruttura già fragile di acqua e fogne di Gaza,” e “potrebbe avere un impatto anche sulle prossime generazioni” perché le caratteristiche dell’acqua di mare minacciano le falde acquifere della Striscia. C’è anche il rischio del “crollo di edifici e di strade” “per l’aumento di pressione e per l’infiltrazione di acqua marittima.” L’allagamento con acqua marittima dei tunnel era stato citato come esempio di azione di natura genocida anche nel caso presentato dal Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia.

Oggi — alle nostre 17 — il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite discuterà della “situazione in Medio Oriente, compresa la questione palestinese.” Specificamente, il Consiglio dovrà confrontarsi con l’ordinanza ad interim della Corte internazionale di giustizia. Il governo sudafricano ha accusato Israele di stare ignorando le decisioni della Corte — in questa settimana non c’è stata nessuna riduzione delle violenze nella Striscia di Gaza e anzi l’estrema destra del governo Netanyahu ha aumentato l’intensità della propria retorica colonialista.

La situazione umanitaria nel frattempo è sempre più disastrosa: il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha denunciato che i lavoratori dell’organizzazione non sono riusciti a consegnare cibo all’ospedale Nasser a Khan Yunis — a causa di ritardi ai checkpoint il cibo è stato distribuito tra le persone in strada nella città. La calca nei momenti in cui arriva cibo è anche pericolosa, un membro di Mercy Corps ha riferito di aver assistito alla morte per soffocamento di due persone tra la calca quando stavano distribuendo cibo.


Zita Dazzi ha intervistato Lorenzo Pacini, l’assessore PD al Municipio 1 di Milano di cui i sostenitori di Israele chiedono la sospensione per aver partecipato al presidio di sabato in sostegno alla causa palestinese durante il Giorno della memoria. Pacini commenta il mancato supporto da parte del proprio partito: “Pensavo che mi avrebbe difeso da questa campagna stampa vergognosa e diffamatoria. Accusare chi legittimamente manifesta a favore del popolo palestinese di antisemitismo o di favoreggiamento al terrorismo è gravissimo. Una destra che storicamente non ha mai chiuso i propri conti con i fascisti di oggi e di ieri, complici — loro sì — delle leggi razziali rende il tutto surreale e inaccettabile.”

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