Lacrime, sangue e vittimismo: il 2023 perfetto per la destra
TRAPPIST torna con una puntata speciale di fine anno, per discutere delle cose peggiori successe nella politica quest’anno, e per provare a immaginare dove andrà l’estrema destra — e le forze di opposizione — l’anno prossimo.
TRAPPIST torna con una puntata speciale di fine anno, per discutere delle cose peggiori successe nella politica quest’anno, e per provare a immaginare dove andrà l’estrema destra — e le forze di opposizione — l’anno prossimo.
In particolare, tra MES e accordo sul Piano di stabilità che appesantiscono la retorica anti–europeista, nel pieno del proprio governo e senza capri espiatori, in che direzione può andare la comunicazione del governo? Anche con un’informazione fedele e acritica, c’è poco spazio retorico per i partiti di governo, che dovranno anche competere uno contro l’altro alla ricerca di un nuovo bilanciamento.
Nel frattempo, la svolta “a sinistra” del Partito democratico procede con grande affanno e senza risultati entusiasmanti, in particolare dopo il flop della raccolta firme per il salario minimo legale. Ma gli scioperi generali dimostrano che c’è un grande pubblico che cerca un segnale di rottura.
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In apertura, Starting a New Year CC BY Jesse Spillane
In copertina, DALL–E