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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato con una maggioranza schiacciante una risoluzione non vincolante per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario per la Striscia di Gaza. Il testo esprime la grave preoccupazione delle Nazioni Unite per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, chiede il cessate il fuoco, la liberazione di tutti i prigionieri e che tutte le parti tornino a rispettare i propri impegni con la legge internazionale. Hanno votato a favore 153 stati, contro 10 contrari e 23 astenuti. Oltre a Israele hanno votato contro gli Stati Uniti, l’Austria, la Repubblica Ceca, il Guatemala, la Liberia, la Micronesia, Nauru, Papua Nuova Guinea e Paraguay. Tra gli astenuti ci sono Italia e Germania, Bulgaria, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Regno Unito e Ucraina.

La lista completa:

In un intervento ai limiti del bispensiero, il rappresentante permanente alle Nazioni Unite Gilad Erdan ha detto che “il cessate il fuoco significa solo il prolungamento della morte e della distruzione nella regione.” Secondo Erdan, “sappiamo tutti” che “il cosiddetto cessate il fuoco umanitario non ha niente a che fare con l’umanità. Israele sta già prendendo qualsiasi misura per facilitare l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza.” Lo scorso novembre l’OCHA aveva espressamente denunciato come le operazioni di terra delle IDF rendessero difficoltosa la consegna di materiali umanitari. Erdan si è lamentato perché la risoluzione non menziona Hamas, definendola “ipocrita.” Anche ignorando decenni di violenze e repressione perpetuate da militari e civili israeliani, al momento il rapporto tra uccisi dalle IDF e dalle milizie palestinesi è di 16 a 1 — con il numero di morti palestinesi probabilmente grossolanamente sottostimato.

Trattandosi di una risoluzione non vincolante, non ci saranno conseguenze immediate da questo voto, ma si tratta comunque di un segnale di gravissima condanna contro l’aggressione di Gaza — anche la Dichiarazione universale dei diritti umani è stata votata in modo non vincolante, ma è un documento di ovvia grandissima importanza. Nell’immediato, però, mentre alle Nazioni Unite si discuteva di cessate il fuoco, le IDF conducevano un altro raid in un ospedale, e il Commissario generale dell’UNRWA Lazzarini denunciava il bombardamento di un’altra scuola gestita proprio dalle Nazioni Unite.

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