Il disgelo tra Biden e Xi al G20

Per gli Stati Uniti è un cambio di passo politico notevole: in questi due anni Biden non aveva fatto molto per allentare le tensioni con Pechino ereditate da Trump

Il disgelo tra Biden e Xi al G20

Per gli Stati Uniti è un cambio di passo politico notevole: in questi due anni Biden non aveva fatto molto per allentare le tensioni con Pechino ereditate da Trump

Joe Biden e Xi Jinping si sono incontrati per la prima volta di persona da quando Biden è presidente, ai margini del G20 a Bali, che si apre ufficialmente oggi. Durante l’incontro i due leader hanno discusso di Taiwan, di collaborazione e competizione tra Cina e Stati Uniti, e di diritti umani. Al termine dell’incontro gli uffici di entrambi i governi hanno confermato lo spirito di cooperazione. Per gli Stati Uniti si tratta di un drastico cambio di passo: Joe Biden ha ereditato la Casa bianca in un momento di gelo tra i due paesi, e in questi due anni non ha fatto molto per allentare le tensioni. Ieri, parlando con la stampa, Biden ha dichiarato: “Non dico che siamo al kumbaya, ma non credo ci sia bisogno di preoccuparsi di una nuova Guerra fredda.” Xi ha detto che la collaborazione “farà bene a entrambi i paesi e a tutto il mondo.”

Tra i punti di accordo tra le due potenze, citato esplicitamente nel comunicato della Casa bianca, è che “una guerra nucleare non dovrebbe essere mai combattuta e non può essere vinta.” Entrambi i leader “hanno sottolineato la loro contrarietà all’uso e alla minaccia dell’uso di armi nucleari in Ucraina.” Il presidente indonesiano Joko Widodo spera che il summit porti a sviluppi concreti sul conflitto ucraino, e per mesi ha cercato — senza riuscirci — di orchestrare un incontro tra Vladimir Putin e i leader occidentali a Bali. Nel proprio discorso d’apertura Widodo si è concentrato sulla necessità da parte degli stati di essere “responsabili” — “Essere responsabili qui significa anche che dobbiamo mettere fine alla guerra […] Non dovremmo dividere il mondo in parti. Non dobbiamo lasciar cadere il mondo in un’altra Guerra fredda.”

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Al posto di Vladimir Putin parteciperà al G20 il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Al suo arrivo ci sono stati momenti di confusione: secondo Associated Press Lavrov avrebbe avuto bisogno di andare immediatamente all’ospedale per un problema al cuore non appena arrivato. Il governatore di Bali I Wayan Koster ha confermato a Reuters che il ministro ha fatto una breve visita in un ospedale per “un controllo” ma che è risultato in buona salute. La portavoce del ministero, Marija Zacharova, prima ha smentito la notizia e poi ha pubblicato un video in cui il ministro chiede ai giornalisti occidentali di “essere più onesti,” e di “scrivere più spesso la verità.”

Per l’apertura del G20 c’è stato anche un discorso in videoconferenza del presidente ucraino Zelenskyj in videoconferenza, ripetendo le condizioni per la pace secondo l’Ucraina e confermando la volontà di ristabilire l’integrità territoriale del paese e di voler formare un tribunale che persegua i crimini di guerra compiuti dall’esercito russo.


In copertina: foto di dominio pubblico, Ufficio del presidente degli Stati Uniti

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