L’universo parallelo della convention di Forza Italia a Napoli
Silvio Berlusconi non ama stare troppo tempo lontano dai riflettori e mentre a Roma il suo partito vive attimi roventi per i contrasti tra la ministra Gelmini, Forza Italia e gli alleati del centrodestra; l’ex cavaliere governa le scene della convention azzurra a Napoli tra pizze dedicate, karaoke e
in copertina, foto via Facebook / Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi non ama stare troppo tempo lontano dai riflettori e mentre a Roma il suo partito vive attimi roventi per i contrasti tra la ministra Gelmini, Forza Italia e gli alleati del centrodestra; l’ex cavaliere governa le scene della convention azzurra a Napoli tra pizze dedicate, karaoke e un crossover con Beautiful.
Si è chiusa la convention di Forza Italia a Napoli in cui l’attore protagonista è stato — senza sorpresa — il leader del partito, Silvio Berlusconi, che è riuscito a mettere in ombra persino l’attore Ronn Moss, Ridge di Beautiful, arrivato a Napoli per professare il suo amore per la Puglia e dare il suo attesissimo endorsement a Berlusconi che il buon Ridge voterebbe “senza alcun dubbio.” E così come Beautiful ripete le stesse trame da anni, anche Berlusconi è riuscito a riciclare l’ennesima narrazione da soap opera nel suo discorso, durato oltre un’ora, in cui ha raccontato di un vile assalto subito in tenera età da non meglio specificati “comunisti.”
Berlusconi ha passeggiato per le vie di Napoli, dove, travolto dagli aficionado, è stato ben ricevuto nei ristoranti del luogo dove prima gli è stata dedicata Malafemmena e poi, nella giornata di ieri, gli è stata preparata una pizza con dedica da Gino Sorbillo. Il tutto condito dall’amore incondizionato verso Napoli, che ha portato Berlusconi a definirsi “un napoletano nato a Milano.”
Mentre il tour di Berlusconi procedeva tra pizze e ricordi di gioventù, il clima all’interno di Forza Italia si è fatto rovente: la ministra Gelmini non ha risparmiato critiche alla linea del partito sulla guerra in Ucraina, arrivando a dire di non riconoscere più “lo stile e il metodo del presidente Berlusconi.” Non è un mistero che, dietro alle divergenze, ci sia un acceso scontro per la leadership del partito, che vede contrapposte da un lato Gelmini, dall’altro Licia Ronzulli.
Le critiche hanno attirato anche l’attenzione di Matteo Salvini: il leader leghista, punzecchiato dall’attacco all’ex presidente del suo Milan, ha attaccato Gelmini, affermando che “prima di criticare Silvio Berlusconi qualcuno dovrebbe contare fino a cinque.” Gli ha fatto eco il coordinatore Antonio Tajani che ha richiamato “a una maggiore responsabilità” la delegazione di FI al governo.
La replica di Gelmini non si è fatta attendere: la ministra prima ha bacchettato Salvini, invitandolo “a rispettare il dibattito all’interno di un partito che non è ancora il suo.” Non è mancata una battuta per Tajani: “Caro Antonio, responsabile sempre, ma con la schiena dritta,” ha dichiarato l’aspirante leader di FI.
I toni utilizzati da Gelmini, però, non sono stati ignorati da Berlusconi che già dal palco di Napoli — tra l’annuncio di una nuova discesa in campo e qualche ricordo giovanile — ha già iniziato una damnatio memoriae nei confronti di Gelmini, andando a legittimare la figura di Mara Carfagna e sottolineando a più riprese “il successo del Forum di Sorrento. Stessa cosa ha fatto la capogruppo in Senato Anna Maria Bernini che ha citato “i ministri Renato e Mara,” riferendosi a Brunetta e Carfagna e scordandosi Gelmini. Nervi tesi quindi in Forza Italia che sembra in procinto di iniziare una nuova stagione della sua lunga serie tv.