Ci sono sempre soldi per la Difesa

Draghi parlava di aumentare notevolmente la spesa per la Difesa già a gennaio — come hanno fatto anche i governi precedenti. Ma perché spendere di più quando l’esercito russo sembra essersi rivelato una tigre di carta?

Ci sono sempre soldi per la Difesa

Draghi parlava di aumentare notevolmente la spesa per la Difesa già a gennaio — come hanno fatto anche i governi precedenti. Ma perché spendere di più quando l’esercito russo sembra essersi rivelato una tigre di carta?

Il ministro della Difesa Guerini è andato incontro alle richieste di Giuseppe Conte, cercando di ricucire lo strappo nella maggioranza sulle spese militari: l’obiettivo del 2% sarà raggiunto gradualmente entro il 2028. “È un buon passo verso quella sostenibilità e gradualità da noi sempre richiesta,” commentano fonti del M5S, facendo intendere che la ricomposizione della crisi è vicina — anche se, secondo un retroscena, il Movimento sarebbe tentato di sfilarsi dalla maggioranza il prossimo autunno, approfittando della fine vicina della legislatura per fare un po’ di opposizione e recuperare consensi. L’incontro tra Mario Draghi e Giuseppe Conte non aveva portato a buoni risultati, tanto che il premier ha riferito immediatamente a Sergio Mattarella quanto la divisione sulle spese per la difesa stia mettendo a rischio la stabilità del governo, in un momento già preoccupante per l’Europa. Il sospetto che aleggia a palazzo Chigi è che il leader del M5S voglia portare il paese al voto anticipato.

in copertina, elaborazione foto CC BY-SA 2.5 Jollyroger

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