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Tutti quanti noi, sin dagli inizi del nostro percorso scolastico, iniziamo a prendere coscienza delle nostre inclinazioni, delle preferenze e soprattutto delle materie per cui siamo più “portati” e di quelle in cui invece magari arranchiamo, proviamo a fare del nostro meglio la nostra mente proprio non sembra predisposto per quei meccanismi e quei concetti. Ovviamente, la grande distinzione primaria si fonda essenzialmente su quelli che amano le materie letterarie, e quelli che invece sono più predisposti per l’ambito scientifico. Ovviamente, come chiederemmo a un bimbo che si affaccia alle elementari, o a un adolescente che, dopo la licenza media si accinge a scegliere la strada più adatta a lui per proseguire il suo percorso scolastico, la domanda più ovvia è “ti piace più l’italiano o la matematica”.

La matematica può essere poesia

Secondo molti, la matematica o la si odia o la si ama, ma molto più probabilmente ci piace pensare che questa distinzione non sia frutto semplicemente di una caratteristica naturale che ci portiamo dietro dalla nascita, ma della capacità di chi ce l’ha insegnata, di chi ha avuto il compito di farci avvicinare a questa materia, di trasmetterci tutto il bello che ci può essere dietro la matematica. Quest’ultima, infatti, non è semplicemente composta da freddi numeri, da grafici o da algoritmi: la matematica può anche essere un modo di analizzare il mondo, uno strumento di comprensione del mondo attraverso l’unica certezza che possiamo avere, ovvero i dati che non possono mentire. Ma c’è di più: la matematica e soprattutto la logica governa anche tutto quello che ci può apparire come esclusivo frutto dell’estro: la poesia, la musica, ma anche un pezzo comico sono tutte creazioni che hanno alla base la matematica. Una battuta, infatti, funzione in base a una costruzione logica che volutamente tende a spiazzare. C’è un’idea originale, ma alla base c’è sempre un percorso frutto della logica.

Lezioni d’autore di Chiara Valerio

In una serie di affascinanti lezioni d’autore, Chiara Valerio racconta le biografie della matematica, grazie allo spazio messo a disposizione da Feltrinelli Education, la piattaforma creata dal celebre gruppo editoriale italiano. Si tratta di un viaggio attraverso tre diverse storie che hanno per protagonisti matematici e scienziati, mettendone in luce i paradossi, gli aneddoti più succosi e i risvolti dimenticati. Grazie alla sua inconfondibile voce di scrittrice, tagliente e ironica, Chiara Valerio ci accompagna, come se fossimo in un romanzo, attraverso un percorso fatto di storie di vita da riscoprire, ricordandoci ancora una volta che l’importante, oltre ai dati e alle cifre, è sempre l’essere umano. Si tratta delle storie di Mauro Picone, un professore di matematica che si è trovato al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, di quella di Norbert Wiener, l’enfant prodige che ha inventato la cibernetica, e di Pierre Simone Laplace, probabilmente non un uomo simpatico ma un indiscutibile genio, della matematica e della politica.