Tre mesi di campagna vaccinale fallimentare

Entro fine marzo avrebbero dovuto ricevere il vaccino l’80% degli anziani — ma siamo fermi al 27%, a livello comunitario. Intanto, la campagna vaccinale statunitense corre sempre più veloce, lasciando l’Ue in imbarazzo

Tre mesi di campagna vaccinale fallimentare

Entro fine marzo avrebbero dovuto ricevere il vaccino l’80% degli anziani — ma siamo fermi al 27%, a livello comunitario. Intanto, la campagna vaccinale statunitense corre sempre più veloce, lasciando l’Ue in imbarazzo

Dopo tre mesi di campagna vaccinale, il Regno Unito ha dato almeno una dose al 45% della popolazione, gli Stati Uniti al 28%, l’Unione europea solo all’11%. Una campagna “inaccettabilmente lenta,” secondo il direttore regionale per l’Europa dell’OMS Hans Kluge. “Lasciate che sia chiaro,” ha continuato, “dobbiamo accelerare aumentando la produzione, abbattendo le barriere per amministrare i vaccini, e usando tutte le dosi che abbiamo già in stock.” Nell’Ue questi primi tre mesi sono stati un completo fallimento: si doveva arrivare a vaccinare l’80% degli over 80 e del personale sanitario, e invece si sono raggiunti solo il 27% dei più anziani e il 47% degli operatori sanitari. La situazione è ancora più dura nei paesi della regione fuori dall’Unione europea. Kluge ha chiesto ai paesi più ricchi, non appena terminata la campagna per infermieri, medici, e persone più anziane, di condividere le proprie dosi con i paesi europei di medio reddito, e con il meccanismo COVAX di distribuzione dei vaccini. Una richiesta che, è inutile dirlo, sarà disattesa.

La campagna vaccinale è una corsa contro il tempo non solo per salvare le vite delle persone che non sarebbero morte se fossero già state vaccinate, ma è anche l’unico strumento che abbiamo per impedire l’emergere di nuove varianti più pericolose del virus: un’evenienza che, con l’ampissima circolazione del virus in tutta Europa, costituisce un rischio concreto. Reuters ieri ha pubblicato una serie di infografiche che ritraggono “l’esitazione vaccinale” dell’Europa: i dati raccontano una storia imbarazzante, dall’inizio lentissimo delle inoculazioni — il Regno Unito ha vaccinato con una dose il 5% della propria popolazione in 38 giorni, gli Stati Uniti in 40 giorni, l’Unione europea in 63 — al sorpasso dell’Ungheria rispetto alla media di persone vaccinate nel resto del blocco, grazie alla distribuzione dei vaccini Sputnik V e Sinopharm.

Show notes

In questa puntata sono con voi: Stefano Colombo @stefthesub e Alessandro Massone @amassone. Per non perderti nemmeno un episodio di TRAPPIST, abbonati su Spotify e Apple Podcasts.

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