Arcipelago-19: l’atlante visivo della pandemia in Italia in continuo aggiornamento
Arcipelago-19 nasce a marzo dello scorso anno dall’impulso di raccontare in maniera collettiva questo momento storico unico e straordinario, attraverso lo sguardo di fotografe e fotografi attivi sul territorio italiano.
Atlas è il nostro nuovo spazio dedicato all’immagine e alla fotografia contemporanee. Ogni settimana vi racconteremo un nuovo progetto – in corso, in via di pubblicazione o appena uscito – attraverso una selezione di immagini e contributi degli autori, con un occhio di riguardo a editoria indipendente e autoproduzioni.
Arcipelago-19 nasce a marzo dello scorso anno dall’impulso di raccontare in maniera collettiva questo momento storico unico e straordinario, attraverso lo sguardo di fotografe e fotografi attivi sul territorio italiano.
Il lavoro dei professionisti freelance acquista una prospettiva unica: oltre i numeri quotidiani della pandemia, oltre alle notizie e alle fotografie “simbolo,” esiste una costellazione di immagini in grado di essere testimonianza attiva e vigile ma soprattutto alternativa alla narrazione ufficiale.
Il valore documentale di queste immagini è immenso ma frammentato: il tentativo di Arcipelago-19 è quello di provare a essere una rete che collega le isole in quarantena e in lockdown raccogliendo e curando questi materiali.
“Vorremmo che Arcipelago fosse una finestra da cui chiunque possa affacciarsi e vedere quello che noi vediamo. Non siamo un’agenzia ma ci interessa il punto di vista degli autori, la loro narrazione e provare a costruire una rete per promuovere l’opera dei fotografi che partecipano.
Per noi è importante il rispetto delle soggettività: non vogliamo ragionare sugli stereotipi di questa crisi e nemmeno invitare le persone a uscire di casa, ed è per questo che nel racconto includiamo non solo le fotografie dei professionisti inviati sul campo ma anche testimonianze più personali, il racconto delle nostre case e di quello che vediamo stando fermi.”
“Non possiamo non domandarci chi e cosa saremo una volta usciti da questo percorso, e la necessità di avere una testimonianza a più voci, raccolta nel momento in cui succede, diventa un’urgenza cui vogliamo provare a dare risposta. Il progetto che vi presentiamo è realizzato a più mani, ma senza le immagini che i fotografi ci hanno concesso non esisterebbe.”
La piattaforma è per ora una pagina Instagram e un sito web dove sono raccolti contributi e storie originali.
BIO
Arcipelago-19 è un progetto collettivo che nasce da un’idea di Max Cavallari, Michele Lapini, Valerio Muscella, Francesco Pistilli e Giulia Ticozzi.
Qui la lista dei fotografi che hanno contribuito con i loro progetti.