Arcipelago-19: l’atlante visivo della pandemia in Italia in continuo aggiornamento

Arcipelago-19 nasce a marzo dello scorso anno dall’impulso di raccontare in maniera collettiva questo momento storico unico e straordinario, attraverso lo sguardo di fotografe e fotografi attivi sul territorio italiano.

Arcipelago-19:  l’atlante visivo della pandemia in Italia in continuo aggiornamento
In un piccolo paese tutti si conoscono, tutti sanno l’importanza di vivere il lutto in comunità. Nemmeno la figlia ha potuto essere presente al funerale perché in quarantena. Dopo la benedizione del prete la salma è stata trasferita in Friuli-Venezia Giulia per la cremazione. I crematori in Lombardia erano tutti occupati, con liste d’attesa di due settimane. Treviso Bresciano, marzo 2020, Simone Cargnoni (@simonecargnoni).

Atlas è il nostro nuovo spazio dedicato all’immagine e alla fotografia contemporanee. Ogni settimana vi racconteremo un nuovo progetto – in corso, in via di pubblicazione o appena uscito – attraverso una selezione di immagini e contributi degli autori, con un occhio di riguardo a editoria indipendente e autoproduzioni.

Arcipelago-19 nasce a marzo dello scorso anno dall’impulso di raccontare in maniera collettiva questo momento storico unico e straordinario, attraverso lo sguardo di fotografe e fotografi attivi sul territorio italiano.

Il lavoro dei professionisti freelance acquista una prospettiva unica: oltre i numeri quotidiani della pandemia, oltre alle notizie e alle fotografie “simbolo,” esiste una costellazione di immagini in grado di essere testimonianza attiva e vigile ma soprattutto alternativa alla narrazione ufficiale.

Il valore documentale di queste immagini è immenso ma frammentato: il tentativo di Arcipelago-19 è quello di provare a essere una rete che collega le isole in quarantena e in lockdown raccogliendo e curando questi materiali.

“Vorremmo che Arcipelago fosse una finestra da cui chiunque possa affacciarsi e vedere quello che noi vediamo. Non siamo un’agenzia ma ci interessa il punto di vista degli autori, la loro narrazione e provare a costruire una rete per promuovere l’opera dei fotografi che partecipano.

Per noi è importante il rispetto delle soggettività: non vogliamo ragionare sugli stereotipi di questa crisi e nemmeno invitare le persone a uscire di casa, ed è per questo che nel racconto includiamo non solo le fotografie dei professionisti inviati sul campo ma anche testimonianze più personali, il racconto delle nostre case e di quello che vediamo stando fermi.”

“Non possiamo non domandarci chi e cosa saremo una volta usciti da questo percorso, e la necessità di avere una testimonianza a più voci, raccolta nel momento in cui succede, diventa un’urgenza cui vogliamo provare a dare risposta. Il progetto che vi presentiamo è realizzato a più mani, ma senza le immagini che i fotografi ci hanno concesso non esisterebbe.”

La piattaforma è per ora una pagina Instagram e un sito web dove sono raccolti contributi e storie originali.

In un piccolo paese tutti si conoscono, tutti sanno l’importanza di vivere il lutto in comunità. Nemmeno la figlia ha potuto essere presente al funerale perché in quarantena. Dopo la benedizione del prete la salma è stata trasferita in Friuli-Venezia Giulia per la cremazione. I crematori in Lombardia erano tutti occupati, con liste d’attesa di due settimane. Treviso Bresciano, marzo 2020, Simone Cargnoni (@simonecargnoni).
Storie dal sito di Arcipelago-19.
Una doppia pagina di Internazionale dedicata al progetto, con una foto di Davide Pambianchi del Collettivo Freaklance (Genova). Aprile 2020
Il primo incontro dal vivo di Arcipelago-19, tra fondatori e fotografi, al festival di fotografia Cortona On The Move, settembre 2020.
Un’anziana signora attraversa la Galleria Umberto I di Napoli, con viso e testa interamente avvolti in una sciarpa. La Galleria, solitamente presa d’assalto dai turisti, è incredibilmente deserta e silenziosa. Napoli, marzo 2020, Michele Amoruso. (@micamoruso)
Storia di Simone Cargnoni sul sito di Arcipelago-19.
Copertina della rivista del Cospe con una foto di Gaia degli Esposti (@grandmint).
Una delle prime riunioni dei fondatori di Arcipelago-19. Marzo 2020
Dal progetto di Elisabetta Zavoli, “E nell’oscurità puoi trovare i colori”.
Inserto Live di Repubblica con un estratto dal progetto di Gaia Degli Esposti, aprile 2020

BIO

Arcipelago-19 è un progetto collettivo che nasce da un’idea di Max Cavallari, Michele Lapini, Valerio Muscella, Francesco Pistilli e Giulia Ticozzi.

Qui la lista dei fotografi che hanno contribuito con i loro progetti.