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Probabilmente no, ma per scrupolo abbiamo analizzato comunque il manifesto di Italexit, la sua nuova creatura politica. Ne parliamo nell’ultima puntata di Trappist

Dopo un quasi un mese di teaser e voci di corridoio Gianluigi Paragone ha davvero lanciato un nuovo partito, che si chiama — da leggere tutto d’un fiato — Italexit No Europa Per l’Italia Con Paragone. Si tratta di una nuova formazione chiaramente euroscettica, ma di un ramo diverso dell’ecosistema “no euro,” che pesca a piene mani dal linguaggio del Movimento 5 Stelle era 2014, dal rossobrunismo, e da un campionario abbastanza disparato di trovate populiste qualsiasi — dall’Italia che rischierebbe di diventare una “immensa via Paolo Sarpi” alla necessità di riconquistare la “sovranità alimentare” ?

Lo scopo di questa puntata non è però semplicemente di deridere l’operazione di Paragone: l’incrocio con l’annuncio del Recovery Fund può sembrare nell’immediato goffo e infelice, ma potrebbe anche essere un’idea sorprendentemente brillante: i limiti dell’accordo appena raggiunto a Bruxelles, infatti, sono moltissimi, e non è così difficile immaginare un boom antieuropeista nei prossimi mesi — o tra un anno o due — quando la crisi economica lasciata dal coronavirus sarà sotto gli occhi di tutti e l’Europa non avrà fatto abbastanza. Dopotutto, in Italia sia M5S che Lega hanno agitato più volte la bandiera dell’euroscetticismo, ma nessuno è mai arrivato alle logiche conclusioni, nemmeno l’economista no euro per antonomasia Bagnai, che proprio un anno fa disconosceva le proprie origini.

Show notes

In questa puntata sono con voi: Sebastian Bendinelli @sebendinelli e Alessandro Massone @amassone. Per non perderti nemmeno un episodio di TRAPPIST, abbonati su Spotify e Apple Podcasts.