La Procura di Roma ha bloccato l’accesso a Project Gutenberg, la più grande biblioteca di internet

Project Gutenberg è una biblioteca di ebook di pubblico dominio, quindi liberi da diritto d’autore. Ma la Procura di Roma ne ha bloccato l’accesso nell’ambito delle indagini sui canali Telegram che piratavano riviste

La Procura di Roma ha bloccato l’accesso a Project Gutenberg, la più grande biblioteca di internet

in copertina la biblioteca del Trinity College di Dublino, dalla pagina Facebook di Project Gutenberg

Project Gutenberg è una biblioteca di ebook di pubblico dominio, quindi liberi da diritto d’autore. Ma la Procura di Roma ne ha bloccato l’accesso nell’ambito delle indagini sui canali Telegram che piratavano riviste

Ieri l’account di Project Gutenberg ha confermato, dopo diverse segnalazioni da parte di utenti italiani, di essere stato bloccato a livello DNS dall’Italia. Project Gutenberg è un’iniziativa globale che mira a creare una biblioteca di versioni elettroniche di libri di pubblico dominio, ovvero non più coperti da diritto d’autore o da copyright.

To all Italian followers/users.

Please see below our CEO's statement about some issues with some people in Italy reaching PG (https://t.co/1qUbyiUDQ4) pic.twitter.com/U9NWwHFBUa

— Project Gutenberg (@gutenberg_org) May 24, 2020

Si tratta di uno dei progetti migliori che internet abbia mai reso possibile: decine di migliaia di documenti catalogati e liberalmente accessibili, gratuitamente, legalmente. È un progetto di cultura che non fa male a nessuno, e che migliora in modo misurabile il mondo. Per qualunque appassionato di letteratura Gutenberg è, da quando esiste, un posto sicuro dove trovare classici e testi sconosciuti da leggere: ve lo avevamo consigliato anche noi come una delle destinazioni in cui trovare nuove cose da leggere durante la quarantena.

Accedere al sito è ancora possibile: basta cambiare i DNS che si usano sul proprio computer — potreste usare quelli di CloudFlare — ma si tratta comunque di bypassare un ordine di blocco della Guardia di Finanza, e quindi non ve lo consigliamo.

Il messaggio indicato dall’annuncio di Gutenberg cita il provvedimento penale n. 52127/20 R.G.N.R. I., e grazie alle nostre incredibili doti investigative abbiamo trovato il decreto di sequestro preventivo con cui è stato ordinato il blocco, che è disponibile attraverso il Lumen Database.

Il sito del progetto Gutenberg è infatti finito in brutta compagnia, in una lista di domini che contenevano materiali editoriali piratati:

I siti sono stati bloccati perché venivano linkati sui famosi canali Telegram contro cui qualche settimana fa è stata lanciata una crociata, perché a quanto pare in grado di far chiudere in un batter d’occhio tutti i quotidiani italiani ?

Ci limitiamo a segnalare il passaggio in cui si spiega l’uso del webspider Teleport Ultra, con cui “attraverso una semplice operazione di downloading, vengono scaricate opere coperte da diritto d’autore senza averne diritto.”

Ora, è possibile che sul sito del Progetto Gutenberg fossero state caricate erroneamente opere che in Italia sono ancora protette dal diritto d’autore, ma qualunque indagine che andasse oltre al semplice fatto di seguire i domini nominati sui canali Telegram avrebbe potuto distinguere tra uno dei progetti più ambiziosi e rinomati di tutto l’Internet, una vera e propria istituzione fondata nel 1971, e “downmagaz punto com.” Certamente, se raggiunti dalle autorità italiane, i gestori del progetto avrebbero saputo fornire informazioni riguardo ai documenti resi disponibili nei famigerati canali Telegram. Si tratta, insomma, di un errore così grossolano da essere inspiegabile.

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