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in copertina foto via Flickr

Con la curva dei contagi in costante calo, tutti cominciano a parlare di “Fase 2”. Al momento, il governo sembra intenzionato ad accontentare Confindustria e concedere la riapertura di alcune attività produttive. Ma quante aziende hanno chiuso davvero?

Bentornat* a TRAPPIST, l’unico podcast col codice ATECO giusto

Con la flessione della curva dei contagi, la pandemia in Italia non è ancora finita ma già si deve cominciare a parlare della cosiddetta “fase 2,” quella che dovrebbe traghettarci verso la normalità. Al momento sembra proprio che il governo — marinato nell’incertezza fin dall’inizio della crisi — sia orientato a cedere alle pressioni di Confindustria, ricominciando ad aprire alcune filiere produttive dopo Pasqua.

Ma già oggi, c’è stata davvero una serrata globale della produzione? Secondo ISTAT, nì: è possibile che addirittura il 50% dei lavoratori italiani siano costretti anche oggi a recarsi sul posto di lavoro, grazie ai mille spiragli offerti dal governo col decreto del 22 marzo. La fase 2 andrà pianificata con molta più coerenza — una virtù di cui le istituzioni non hanno certo abusato in questo mese drammatico.

Show notes

In questa puntata sono con voi: Stefano Colombo @stefthesub e Sebastian Bendinelli @sebendinelli. Per non perderti nemmeno un episodio di TRAPPIST, abbonati su Spotify e Apple Podcasts.

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