Musica per la quarantena
Questa è Halibut, la newsletter musicale di the Submarine. Esce tutti i sabati mattina.
Questa è Halibut, la newsletter musicale di the Submarine. Esce tutti i sabati mattina.
Vuoi ricevere Halibut via email la settimana prossima? Iscriviti qui:
Cos’è uscito questa settimana
Le uscite della settimana le trovate anche su Spotify in una playlist breve ma intensa. Si chiama Halibut, ovviamente.
The Andre – Captatio Benevolentiae
Nonostante mantenga ancora segreta la sua vera identità, The André perde l’accento sulla vocale e inizia un percorso musicale nuovo fatto di pezzi inediti pubblicati come The Andre. In questo brano racconta come e facci l’ultima di Marra con la voce di De André sia una frase che ormai si è stancato di sentire.
Flume, Toro y Moi – The Difference
Quando finisce la vuoi risentire altre due o tre volte di fila. Minimo.
Caballero & JeanJass, Roméo Elvis, Slimka – Un cadeau
Dei bassi potenti mischiati a un ritornello un po’ moscio, ma la barra iniziale di Roméo Elvis vale tutto il pezzo.
Chronixx – Dela Move
“I’m feeling great, now how u’r feelin?” Serviva proprio un brano di Chronixx come questo per farvi iniziare ad ascoltare un po’ di reggae.
Colapesce, Dimartino – Adolescenza nera prod. Mace
Come forse saprete Colapesce e Dimartino hanno deciso di fare un album insieme. Adolescenza nera è uno dei nuovi singoli che hanno pubblicato. E non è la prima volta che Mace collabora con Colapesce, era già successo lo scorso settembre in occasione dell’uscita di Immaginario.
Four Tet – School
È uscito il nuovo album di Four Tet, si intitola “Sixteen Oceans” e questo è il brano che apre il disco, un viaggione psichedelico nell’elettronica.
Maribou State – Mother
Direttamente dal Fabric di Londra. Se vi è piaciuto il nuovo pezzo di Four Tet apprezzerete anche questo.
3 concerti belli (e lunghi) da vedere durante la quarantena
Il concerto del Michel Petrucciani Trio a Monaco nel 1997. Se non conoscete la storia dell’artista, uno dei musicisti jazz più talentuosi del ventesimo secolo c’è anche un documentario disponibile gratis su YouTube.
La sessione live speciale di sole artiste donne di musica reggae di BBC Radio 1Xtra registrata l’International Women’s Day a Kingston nello studio di Protoje.
La performance a KEXP in Seattle di Stromae registrata nel 2015. Ve lo ricordate Stromae? Dopo il successo mondiale l’artista ha smesso di esibirsi a causa di una serie di attacchi di panico avuti nel 2018 e ora si occupa della sua casa di moda Mosaert, gestita insieme alla moglie.
3 dischi giusti da ascoltare durante la quarantena
Helado Negro – This is how you smile
In questi giorni di nervosismo casalingo Helado Negro è quello che fa per voi. In questo disco ci sono una manciata di pezzi candidi, primaverili, un po’ in spagnolo e un po’ in inglese, da ascoltare a volume basso per sentirsi in pace col mondo. Pais Nublado per immaginarsi su un’amaca all’ombra di una palma, Running per amore della nostalgia.
John Frusciante – The Empyrean
È l’album che in molti sui social si vantano di ascoltare, ma che in pochi hanno ascoltato veramente. Si apre con un brano strumentale di nove minuti e al centro di tutto il disco c’è, ovviamente, la chitarra di John Frusciante. È anche il capolavoro dell’artista e a suo tempo venne ampiamente celebrato dalla critica. Da questo disco sono emerse due canzoni, Unreachable e Central. Normalmente non avrete mai la voglia e la pazienza di ascoltarlo fino in fondo, quindi potete farlo adesso sfruttando la quarantena.
Imogen Heap – Speak for yourself
Di lei quasi certamente avete sentito Hide and Seek, la sua canzone più famosa. Headlock invece è una specie di sorella minore, ha avuto meno successo ma ad esempio è stata campionata qualche anno fa da A$AP Rocky per realizzare la sua Angels. Se avete bisogno di un album più disimpegnato, che non suona come la roba del momento, questo disco fa al caso vostro. Ci sono dei momenti un po’ sdolcinati in stile The O.C. ma molti brani meritano. Un altro di questi è The Moment I Said It.
Leggere di musica
Pochi giorni fa, all’età di 81 anni, è morto McCoy Tyner, il leggendario pianista jazz. McCoy Tyner è diventato celebre soprattutto per aver lavorato negli Sessanta con un altro musicista leggendario, il sassofonista John Coltrane. Molti critici ritengono l’apporto di McCoy sostanziale per la creazione delle atmosfere di Coltrane e sono concordi nel dire che il pianista abbia dato un grande apporto al jazz degli anni Sessanta. Ne ha scritto Ben Ratliff sul New York Times.
Come forse sapete le donne sono sottorappresentate nella musica esattamente come lo sono in tutti gli altri ambiti lavorativi. Nella musica classica questo problema sembra ancora più evidente. Così, in occasione della festa della donna, il Guardian ha pubblicato una lista di 10 compositrici donne contemporanee e del passato che dovreste assolutamente ascoltare.
Covid-19 freestyle
Emis Killa, Nitro e Nerone hanno pubblicato dei freestyle registrati in casa sulle loro pagine Instagram, oltre a Salmo e Lazza, e altri se ne stanno aggiungendo. Tutte le barre sono a tema virus, Restate a casa o vi facciamo male, probabilmente l’unico modo di farlo capire ai 2000.
Linkini
Rolling Stone ha pubblicato una lista (in aggiornamento) dei festival e dei concerti rinviati o cancellati a causa della pandemia legata al nuovo coronavirus.
C’è una cosa che ha stufato più delle dirette su Instagram degli artisti e sono i cori e i canti sui balconi. Non sapete di cosa stiamo parlando? Ve lo spiega il Corriere della sera in questo articolo gonfio di cliché, dalla ragazza “che dal terrazzino con le primule accarezza le corde dell’arpa” all’inno di Mameli “che risuona da balcone a balcone per rompere il silenzio e attutire la cupa malinconia di questi giorni amari del Covid-19.” ??♂️
Negli ultimi giorni TUTTI stanno facendo un appello e così ci è arrivato anche quello di Pino Scotto, “rocker ribelle,” che attraverso un comunicato stampa dice: “Stiamo combattendo una guerra che possiamo vincere solo se combattiamo tutti insieme perciò seguiamo le regole, stiamo in casa!”
Non sapete chi sia Pino Scotto? È lui.
Noisey ha intervistato Ghali e gli ha chiesto del disco nuovo, ma anche del periodo buio che l’artista ha attraversato dopo l’uscita di Album, il suo primo disco. L’ultima parte della conversazione però è quella secondo noi più interessante. Come forse saprete — ma magari non lo sapete e in quel caso eccoci qua — Ghali è tra i fondatori di Sto Magazine, un magazine disponibile su YouTube e Instagram specializzato in rap e cultura hip hop — ci lavorava anche Antonio Dikele Distefano, il noto scrittore, quello di “Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?” Dopo una serie di divergenze Ghali si è però allontanato dal magazine. In particolare all’artista non andava troppo giù il fatto che Sto Magazine non parlasse mai (bene) di lui. E quando capitava che Sto Magazine stroncasse un album — come nel caso della Dark Polo Gang — chi veniva criticato se la prendeva direttamente con lui riempiendolo di insulti sui social. Da qui il suo allontanamento dalla rivista. Lol.
Comunque se ne parlava un gran bene di Sto Magazine. In questo articolo pubblicato su Hano, ad esempio si diceva: “Più che un magazine musicale sembra il canale promo di un’etichetta discografica, tant’è che alcuni pensano sia proprio così. Pensateci un secondo: e se l’esperimento ‘Sto’altro non fosse che un’astuta trovata dei vari management per auto promuovere la propria musica senza dover passare tramite canali ‘pensanti’ come radio, tv e siti?”
You Might Have Missed
John Frusciante ha compiuto 50 anni. Si, quando è entrato nei Red Hot Chili Peppers era giovanissimo, poi dai Red Hot Chili Peppers è uscito una prima volta. Poi è rientrato, poi è uscito di nuovo. E adesso è tornato dentro. Qui un riassunto di tutte le cose importanti che ha fatto prima della mezza età.
Videini
I Deux Alpes sono un duo di Milano che fa elettronica e hanno pubblicato in settimana un nuovo video girato a Milano, a Porta Venezia, che racconta l’incontro tra una ragazza di origine habesha e un ragazzo italiano. La canzone si intitola Casa mia e il video questa settimana era in anteprima su Wired.
Trapper italiani che non ce la stanno facendo
Ragazzi uno sforzo piccolo, per favore. Ve lo ricordate Daemon? Fino a settimana scorsa aveva 190 ascoltatori mensili, poi è uscita Halibut e… 199 ascoltatori mensili! Possiamo aiutare i mini trapper. Lo stiamo facendo. Quindi coraggio, un altro piccolo sforzo. Diamo un senso a questi abbonamenti premium di Spotify e rendiamo la trap un genere per tutti.
Oggi vi proponiamo Vergo, un altro giovane artista. Se ascolti i primi 50 secondi di “Shorts” capisci che ha ascoltato G.U.E. alla morte. A lui però non sta girando altrettanto bene (18 ascoltatori mensili) e ascoltandolo i motivi un po’ si intuiscono. Per questo, ancora una volta, tocca a noi pompargli lo streaming.
Concertini
Tutti su Instagram.
Se ti piace e vuoi far conoscere Halibut puoi girare la newsletter ai tuoi amici e invitarli a iscriversi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove ci puoi scrivere, si chiama halibut_thesub.
A sabato prossimo!