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in copertina, foto via Facebook

L’elettorato afroamericano è un gruppo molto piú variegato di quanto vogliano ammettere i sostenitori dell’ex vicepresidente, ed è favorevole a soluzioni meno “moderate” di quelle presentate da Biden, che si rifiuta ancora di sostenere il diritto ad un sistema sanitario universale.

Joe Biden ha incassato la vittoria che gli serviva alle primarie del South Carolina. Il miglior amico del vostro vecchio presidente ha conquistato il 48,4% delle preferenze, ed è arrivato primo in tutte le contee dello stato. Al secondo posto, con un ampio margine, Bernie Sanders, che si ferma al 19,9%, e poi Tom Steyner, all’11,3%. Tutti gli altri candidati sono sotto le due cifre.

La candidatura di Biden sembrava a un passo da ripiegarsi su se stessa, e ha tenuto la testa bassa attraverso le prime sconfitte con la premessa che sarebbe cambiato tutto non appena si sarebbe votato in paesi dove l’elettorato fosse piú variegato, e in particolare, dove ci fosse una percentuale piú alta di elettori afroamericani.

Sul Guardian, tuttavia, Malaika Jabali sottolinea come se è vero che le primarie in South Carolina erano le prime con una maggioranza di elettori neri, dedurre che, di conseguenza, Biden sia forte con gli elettori neri, è una conclusione non necessariamente corretta. Si tratta infatti di un gruppo elettorale molto più eterogeneo di quanto vogliano i sostenitori di Biden. C’è una possibile analisi alternativa, molto meno favorevole per il futuro della candidatura di Biden: che non sia particolarmente forte con l’elettorato afroamericano, perché non è un fronte monolitico misurabile uniformemente — ma che semplicemente fosse forte in South Carolina.

C’è un dato che sembra confermare questa seconda lettura, che compromette la retorica che Biden sia pronto al proprio comeback: il 47% degli elettori del South Carolina intervistati per gli exit poll ha dichiarato che sul proprio voto ha pesato l’endorsement di James Clyburn, parlamentare amico di Biden che è una vera e propria figura di riferimento per l’elettorale locale.

Biden, ad oggi, si rifiuta di sostenere che sia necessario garantire a tutti i cittadini l’assistenza sanitaria; ma a livello nazionale l’elettorato afroamericano è in grande maggioranza (al 58%) a favore dell’opzione pubblica di Medicare for All. Insomma, in stati dove Biden è meno radicato non è assolutamente da dare per scontata la sua performance, in particolare dopo il Super Tuesday, dove, con ogni probabilità, Sanders uscirà definitivamente inquadrato come il candidato favorito.

Sanders è davanti in quasi tutti gli stati del Super Tuesday, e in particolare è in testa di 13 punti in California — dove al secondo posto non c’è Biden, ma Warren. Se Sanders dovesse riuscire a incassare vittorie solide in California e Texas, il partito democratico potrebbe vedersi costretto a consegnare la vittoria al candidato con le migliori possibilità di sconfiggere Trump.