Come risponde l’Europa a una crisi umanitaria? Militarizzando i confini

Hello, World — In risposta al flusso di migranti in arrivo a causa della crisi umanitaria in Siria, i governi di Grecia e Bulgaria hanno disposto la militarizzazione dei confini.

Come risponde l’Europa a una crisi umanitaria? Militarizzando i confini

in copertina, foto via Twitter

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Ieri riportavamo la notizia che la Turchia avrebbe interrotto l’oppressione poliziesca sui migranti per 72 ore, per permettere la fuga ai rifugiati che scappano dalla guerra in Siria. In risposta al flusso di migranti in arrivo, il governo greco ha disposto la militarizzazione del confine vicino alla cittadina di Kastanies, nell’unità periferica di Evros. Secondo CNN.gr e ANSAmed l’allarme sarebbe scattato perché ben 300 (trecento) persone si stavano avvicinando al confine. (Middle East Eye / ANSAmed)

Poche ore dopo il numero di migranti era aumentato fino a 500. Fonti di Kathimerini parlano di un dispiego di forze importante per impedire ai migranti di attraversare il confine. I militari hanno incrementato il numero di pattuglie e hanno disteso filo spinato lungo le rive del fiume Evros per garantire che “ogni centimetro della frontiera sia protetto.” (I Kathimerini)

#Evros this morning: hundreds of migrants and refugees remain stuck at Kastanies crossing point Tear gas deterrence by Greek authorities continues when they get too close to police cordon Refugee who shot this video says they are afraid to go back, intend to stay pic.twitter.com/wwL32OIGD1

— Giorgos Christides (@g_christides) February 29, 2020

Il Primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha informato la Grecia dell’ulteriore militarizzazione dei propri confini e ha poi aggiunto che il paese non è responsabile degli eventi in Siria e quindi non “soffrirà delle conseguenze” delle decisioni prese da altri. In giornata anche il primo ministro bulgaro Boyko Borisov ha annunciato l’invio di truppe al confine. La Bulgaria ha inviato mille soldati lungo il confine dopo che la polizia che già controlla la zona ha respinto due gruppi di migranti, per un totale di 30 persone. 33 soldati a rifugiato ci sembra una risposta assolutamente proporzionata. (Daily Sabah)

Nonostante l’allentamento dei controlli della Turchia l’accordo tra Unione europea e Ankara sarebbe ancora vigente. O per lo meno così sostiene Peter Stano, un portavoce della Commissione europea: “Le autorità turche hanno confermato ufficialmente che non c’è nessun cambiamento nelle politiche ufficiali.” Stano ha negato tutte le testimonianze dell’inazione dei militari turchi: “Dal nostro punto di vista l’accordo tra UE e Turchia, che praticamente è stato pensato per contenere la migrazione irregolare, questo accordo è ancora valido, e ci aspettiamo che la Turchia lo rispetti.” (EU Observer)

Va sottolineato che l’azione della Turchia non è mossa da fini umanitari. Erdogan e altri funzionari turchi hanno minacciato innumerevoli volte di “aprire i cancelli” e lasciare arrivare i migranti nei paesi europei come strumento di ricatto nei confronti dell’Unione europea. A fine gennaio la Germania aveva annunciato il proprio supporto alle operazioni turche in Siria, e si era offerto di offrire fondi per l’operazione “umanitaria” di costruire rifugi per gli sfollati direttamente nel paese. (DW)

Intanto, continua a crescere la tensione tra Turchia, Siria e Russia. Il segretario generale della Nato Stoltenberg ha chiesto a Russia e Siria di sospendere l’offensiva su Idlib, mentre la Turchia ha dichiarato che gli attacchi dei giorni scorsi rendono Ankara “ancora più decisa” nel fermare l’avanzata delle milizie di Assad nel governatorato di Idlib. (Middle East Eye)

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito ieri sera in una sessione di emergenza per discutere della crisi. L’Onu ha chiesto a Russia e Turchia di “proseguire sui precedenti accordi per garantire un nuovo cessate il fuoco” nel nord-ovest del paese. Dopo un intervento di Guterres, che si era espresso già in merito nei giorni scorsi, ha commentato la situazione anche Rosemary DiCarlo, sottosegretaria generale agli affari politici e al consolidamento della pace, che ha dichiarato che sono stati lanciati attacchi “apparentemente senza nessun riguardo per i civili.” (UN News)

Aggiornamenti dall’epidemia

Come si dice di solito: “in un paese normale,” un politico che dice in televisione che l’epidemia di nuovo coronavirus è partita dalla Cina perché i cinesi “mangiano topi vivi” (“li abbiamo visti tutti”) e hanno standard igienici più bassi del pulitissimo popolo veneto, vedrebbe finire in un baleno la propria carriera. Invece, il governatore leghista del Veneto Luca Zaia se l’è cavata con delle mezze scuse: “Quella frase mi è uscita male, d’accordo. Se qualcuno si sente offeso, mi scuso. Non era mia intenzione fare il qualunquista e tanto meno generalizzare. Intendevo fare una riflessione più compiuta.” Molto compiuta. (Treviso Today / Corriere della Sera)

L’ultimo aggiornamento della protezione civile sul numero dei contagi in Italia parla di 888 casi suddivisi in 13 regioni e una provincia autonoma. I decessi sono saliti a 21, ma il numero deve ancora essere confermato dall’Istituto Superiore di Sanità. Di fronte all’estensione dell’epidemia, le scuole e le università in Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna molto probabilmente resteranno chiuse per un’altra settimana. (Protezione Civile / la Repubblica)

In Lombardia gli ospedali sono al limite della tenuta, specialmente a Lodi e Cremona, dove gran parte dei letti nei reparti di rianimazione sono occupati da malati di Covid-19. A Lodi giovedì pomeriggio c’è stato un alto numero di ricoveri, in tutto 51, di cui 17 in terapia intensiva. (ANSA / AGI)

Per cercare di mitigare gli effetti economici negativi dell’emergenza, il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il decreto che prevede misure di sostegno alle zone più colpite: saranno sospesi fino al 30 aprile i pagamenti delle bollette e ci saranno norme a tutela dei lavoratori che sono dovuti rimanere a casa. Le zone del contagio saranno ufficialmente identificate con una suddivisione in tre colori, in base all’intensità. (Rai News / Adnkronos)

Nel resto del mondo, intanto, per il terzo giorno consecutivo sono stati registrati più nuovi casi di Covid–19 in Corea del Sud che in Cina. È stato registrato tuttavia un aumento anche in Cina: le autorità hanno confermato 427 casi (il giorno precedente erano 327). Nel corso della giornata hanno perso la vita 47 persone, e 2885 sono state dimesse. (South China Morning Post)

In Corea del Sud, invece, sono stati registrati 594 casi, ancora largamente concentrati nella città di Daegu, e specificamente tra i seguaci della Chiesa Shincheonji. I test sui membri della setta — 210 mila persone — sono all’88% e finora hanno permesso di individuare 3381 malati. Come a Wuhan prima che a Daegu, gli ospedali della città sono oltre la loro capacità massima. L’opinione pubblica è stata scossa ieri dalla notizia di due persone che sono morte a causa del nuovo coronavirus in quarantena in casa propria, mentre aspettavano di poter essere ricoverati. (the Korea Herald)

C’è grande confusione sui numeri dell’epidemia in Iran. Ieri le autorità hanno confermato un’ulteriore espansione del virus, dichiarando 388 infezioni e 34 morti — ma hanno rifiutato categoricamente i numeri pubblicati da BBC Persia, secondo cui i morti sarebbero molti di più, almeno il sestuplo: 210. (the New York Times / BBC News)

A una manifestazione politica in South Carolina, il giorno prima delle primarie democratiche nello stato, Trump ha accusato i democratici dicendo che stanno “politicizzando il coronavirus,” e che il rischio di un’epidemia è “la loro nuova bufala,” dopo l’ingerenza russa sulle scorse elezioni. Ma non ha saputo resistere a cucire il virus nel drappo della propria retorica razzista, e ha aggiunto che, semmai, “sono le politiche democratiche dei confini aperti” che mettono in pericolo la salute dei cittadini. (NBC News)

Mondo

È atteso per oggi un altro passo importante per la pace in Afghanistan: emissari di Afghanistan, Stati Uniti, India, Pakistan e altri stati si sono recati insieme ai rappresentanti dei talebani in un hotel a Doha. L’accordo che dovrebbe essere firmato oggi non è ancora un trattato di pace, ma un documento che segna il successo di una prima fase, e che auspica per l’apertura del dialogo tra talebani e governo afghano. Se si riuscisse a raggiungere un accordo finale, questo segnerebbe la fine della guerra più lunga degli Stati Uniti, dopo diciannove anni dall’invasione del paese. (Al Jazeera)

La polizia ha aggredito gli attivisti fuori dalla premiazione dei Césars, gli “Oscar” francesi, durante un momento di concitazione dopo la premiazione di Roman Polanski come miglior regista. Il regista statunitense, fuggito dagli Stati Uniti per scansare una condanna per lo stupro di una tredicenne, non si è presentato alla premiazione per evitare il “linciaggio pubblico.” Dopo l’annuncio della sua vittoria, diverse attrici hanno deciso di alzarsi e andarsene. (the Guardian / BBC News)

La stazione Gare de Lyon di Parigi è stata parzialmente evacuata in seguito a un incendio scoppiato a causa di una protesta non autorizzata contro il rapper congolese Fally Ipupa, che doveva tenere un concerto in un palazzetto poco distante. Ipupa è regolarmente contestato dalla diaspora congolese dei paesi in cui si esibisce in quanto sostenitore del regime del presidente Kabila e del suo successore Tshisekedi. (le Parisien)

Italia

È cominciata la quarantena discriminatoria per l’equipaggio della Sea-Watch 3, che senza nessuna ragione dovrà passare 14 giorni a bordo della nave: un provvedimento del genere non è stato adottato per nessun’altra imbarcazione, compresi i traghetti di linea che fanno la spola tra Tunisi e la Sicilia. Peraltro, gli unici casi di coronavirus accertati sull’isola sono stati portati in aereo, da tre bergamaschi e una milanese. (Today)

Le autorità ci hanno reso noto ieri un provvedimento di quarantena che terrà #SeaWatch ferma in mare per 14 giorni.

Impedendoci di tornare in zona SAR, questa misura discriminatoria rivolta solo alle navi di ricerca e soccorso mette a rischio la vita di chi fugge dalla #Libia. pic.twitter.com/dgG3EUMgSE

— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) February 28, 2020

Due consiglieri e due dirigenti comunali di Palermo, due imprenditori e un architetto sono stati arrestati con l’accusa di corruzione e falso ideologico in atto pubblico. Avrebbero costituito un vero e proprio “comitato d’affari” per gestire le pratiche comunali e spingere per la costruzione di 350 alloggi in tre aree industriali dismesse. (ANSA / la Repubblica)

L’Inail ha diffuso i dati sugli incidenti sul lavoro aggiornati al mese di gennaio: gli infortuni sono in calo (1400 in meno rispetto all’anno scorso), ma aumentano quelli mortali, 52 solo nel primo mese del 2020, +18,2% rispetto al gennaio 2019. (AGI)

Alla fine è successo davvero: alcuni rappresentanti del movimento delle “Sardine” hanno partecipato alla prima puntata della diciannovesima edizione di Amici, il talent condotto da Maria De Filippi. Santori, Donnoli e Cristallo hanno provato a portare dei temi tutto sommato positivi, citando Liliana Segre, Martin Luther King e la morte del piccolo Alan Kurdi, anche se tutto con la consueta profondità da tema delle scuole medie: “Abbiate paura. E superatela ogni giorno, perché la bellezza è a portata di mano.” (TGCOM 24)

Gif di Njorg

Crisi climatica

Greta Thunberg ha guidato circa 20 mila persone nella marcia per il clima a Bristol: è stata la manifestazione di piazza più grande mai vista nella città inglese. Nel suo discorso”, l’attivista svedese ha detto che in questo “momento cruciale” non bisogna “stare in disparte e guardare, rimanere in silenzio mentre il mondo è in fiamme.” “I leader mondiali si stanno comportando come bambini, quindi tocca a noi fare la parte degli adulti.” (Bristol Live)

Milano

Per stabilire le esatte percentuali di colpa nell’incidente tra un filobus della circonvallazione e un mezzo AMSA dello scorso 7 dicembre, in cui una persona ha perso la vita, bisognerà valutare testimonianze e perizie. E sì, ci vorrà ancora tempo. (il Giorno)

Cult

È morto all’età di 96 anni Freeman J. Dyson, uno dei fisici teorici più importanti del Ventesimo secolo, noto purtroppo anche per le sue posizioni negazioniste rispetto al cambiamento climatico. (National Geographic)

Gli eredi di Luigi Tenco vorrebbero che il Club intitolato al cantautore — che ogni anno assegna il premio più importante per il cantautorato italiano — cambiasse nome, perché ha “imboccato una strada diversa e lontana da alcuni dei principi per cui fu fondata, prediligendo sempre più i risultati mediatici e commerciali e tendendo a far considerare sempre più come marginale la figura di Luigi Tenco per l’esistenza del Club Tenco.” Il dissidio va avanti da parecchio tempo: già mesi fa la famiglia Tenco aveva protestato per la partecipazione di Achille Lauro alla rassegna. (la Repubblica)

YouTube a febbraio ha compiuto quindici anni. È ora di lanciarsi nella speculazione e chiedersi: come sarebbe un mondo in cui la piattaforma non avesse funzionato e oggi non esistesse? (the Verge)

Gif via Giphy

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Gif di Sabato Visconti

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