in copertina foto di Domenico Nicoletti
Questa è Halibut, la newsletter musicale di the Submarine. Esce tutti i sabati mattina.
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Cos’è uscito questa settimana:
King Krule – Cellular
Una voce quasi robotica, profonda, sovrasta la prima parte del pezzo, tanto che sembra una canzone dei Joy Division, ma decisamente più pettinata, senza l’attitudine punk, aggiornata ai nostri tempi. C’è una percussione martellante, ci sono un sacco di effetti e sovrapposizioni di voci e strumenti.
The Avalanches – We will always love you feat. Blood Orange
Semplicemente il pezzo dolce di cui avete bisogno oggi.
Nava – Hold
Nava è un progetto di musica elettronica nato a Milano nel 2016 da Nava Golchini. Questo è il loro nuovo singolo, delicato, con un tocco di Nine Inch Nails.
Generic Animal – Scherzo (feat. Massimo Pericolo)
Se vi chiedete come mai all’inizio della canzone si parla di denti, dovete sapere che Generic Animal in passato ha lavorato come odontotecnico — anche suo papà, poi a quarant’anni si è laureato e ora fa il dentista. La strofa di Massimo Pericolo non rimane, ma il pezzo è sufficientemente malinconico da piacerci.
Irbis37 – Bacio
Di Irbis37 si parla molto bene da almeno un annetto — non che prima se ne parlasse male, semplicemente non lo si conosceva ancora bene. Giovedì è uscito il suo nuovo disco e l’attacco sussurrato di questo pezzo è La cosa che ve lo farà piacere.
Kamaiyah – 1-800-IM-HORNY
Una rapper statunitense che forse non conoscete e che ha appena pubblicato un nuovo album travolgente. Anche Digits è molto bella.
Erlend Øye – Valdivia
Mentre aspettiamo che i Kings of Convenience tornino a lavorare al nuovo disco — l’hanno messo da parte nel 2017 perché ancora acerbo — quel tranquillone di Erlend Øye ha fatto uscire due nuovi singoli che non c’entrano assolutamente nulla con le canzoni che vi abbiamo suggerito di ascoltare fino a qui. Entrambi sono pezzi strumentali. In Valdivia potete sentire un ukulele, dei fiati e giusto un accenno di voce poco prima che finisca il pezzo. Se non vi ha rilassato abbastanza ascoltatevi anche Altipiano.
Le uscite della settimana le trovate anche su Spotify in una playlist breve ma intensa. Si chiama Halibut, ovviamente.
Generic Animal è la voce della nostra generazione
Ogni disco di Generic Animal riesce a esaltare i nostri lati più soffici, quelli che magari ti vergogni a raccontare ma che se sei nato negli anni Novanta (o dopo) esistono, ti condizionano e che tu lo voglia o no continui a sopportare in silenzio. Generic Animal tutte queste cose — le insicurezze mai superate dell’adolescenza, i cambi di direzione della vita, la semplice quotidianità — le racconta con un piglio talmente scazzato e malinconico da sembrare a prima vista puramente superficiale. In realtà è un artista a cui piace giocare con i generi, pescare da cose belle che si fanno all’estero (tipo Tyler, The Creator), portare nello stesso album collaborazioni a prima vista distanti (Joan Thiele in Como by night, Massimo Pericolo in Scherzo). Presto, il suo nuovo disco uscito ieri, è un contenitore di esperienze che toccano il rapporto con i genitori e con il passato, i percorsi di studio abbandonati (nel caso di Luca l’abbandono dell’Accademia di belle arti di Brera), i lavori lasciati per strada (quello da odontotecnico). Poi c’è questa cosa della musica che diventa sempre più solida e importante, ma anche impegnativa, da far venire l’ansia. La collaborazione con Massimo Pericolo, formalizzata in Sabbie d’oro, nasce in realtà da una vecchia amicizia nata dalle loro parti (entrambi sono originari della provincia di Varese). In Scherzo i feat. si rovesciano e la rabbia di Alessandro è addolcita e ingabbiata in una strofa di trenta secondi. Volvo racconta invece il rapporto di Luca con suo padre, che aveva la peculiarità di comprare auto usate messe molto molto male — “abbiamo sempre avuto macchine orribili” racconta Luca alla conferenza stampa. Alveari feat. Nicolaj Serjotti è invece un brano rapido e denso, mentre 700 si riferisce ai settecento euro guadagnati col sudore e inspiegabilmente persi. In quasi tutti i pezzi — forse proprio in tutti — c’è un arpeggio di chitarra, l’unico tratto che collega Generic Animal al cantautorato più tradizionale. Per il resto di puramente tradizionale c’è poco o nulla. per questo, se non lo fate già, dovreste iniziare ad ascoltarlo.
Se volete approfondire: qui trovate una bella intervista uscita a gennaio su Noisey e qui potete vedere l’intervista più “emotiva” ma altrettanto valida di Sofia Viscardi.
Tre cose che devi assolutamente ascoltare, dal mondo
47milano – “47 storie – Vol. 1” (Italia)
Uscito il 31 gennaio, è il primo lavoro del gruppo 47milano. Vi si alternano 8 MC’s in un lavoro da nove tracce ben strutturato e molto forte. Lo stile è uno dei più attuali ed è molto chiaro da subito, ma bisogna riconoscere loro un bel lavoro di preparazione e di scrittura non scontato. Le nostre preferite sono “Ferro9” e “Hulahop”. Chapeau.
Ezra Furman – “Twelve Nudes” (USA)
Ezra è l’autore della colonna sonora della seconda stagione di Sex Education, ma noi l’abbiamo scoperto live al Rock En Seine 2018 dove per l’occasione l’avevamo descritto così: “con al collo una chitarra più grande di lui, suona in maniera punk e canta testi autobiografici dolorosi con una voce bellissima. Quando parla sfodera una fragilità estrema che sembra rafforzarsi, e curarsi, solo grazie alla musica.”
Sparkling – We don’t want it, Digitalism remix (Germania)
I Digitalism, un duo tedesco che fa musica elettronica, hanno preso un brano tranquillotto con le chitarrine, gli hanno aggiunto una cassa e dei suoni più gonfi e l’hanno ribaltato facendolo diventare un pezzo trascinante e bello acido. Da club.
Un video che devi vedere
Quei fighi del Guardian raccontano in un breve documentario la storia di Fata e Yankuba, due ragazzi originari del Gambia che scappano dalla povertà e arrivano a Napoli, dove trovano però una situazione decisamente poco accogliente per chi migra. Per fortuna scoprono anche una nuova casa, il Teranga nightclub, una sorta di rifugio nel centro della città dove i migranti hanno la possibilità di integrarsi incontrando i giovani del posto.
You Might Have Missed
“Perché il 1991 ha cambiato la storia del rap?” è il titolo del primo episodio della web serie RAP BUSINESS curata da Marc Bettinelli per Le Monde. Disponibile su YouTube, nelle 4 puntate il giornalista ci svela le storie più assurde legate al mondo del rap mondiale. Ad esempio lo sapevate che fino al 1991 Billboard truccava le classifiche eliminando di fatto il rap dalle charts e favorendo i generi più accettati dai capi delle major (ricchi uomini bianchi)?
Las Vegas costicchia. Andare ai concerti a Las Vegas costa ancora di più. Se poi non ti accontenti dei biglietti standard, ma desideri a tutti i costi una photo-op con il tuo gruppo preferito potresti dover spendere migliaia di dollari. Un esempio: scattarsi un selfie con i Chainsmokers al Wynn Hotel costa fino a 50 mila dollari. La cifra nel loro caso comprende un pacchetto per dieci persone — quindi dai, alla fine sono solo 5 mila a testa — una bottiglia da sei litri di Champagne e venticinque bottiglie di spumante. Insomma, si spende ma si sboccia. Se però non puoi permetterti quelle cifre puoi sempre buttarti su un meet-and-greet con quella mummia di Steven Tyler. Costa la metà: 2500 dollari a persona.
Chi lo dice a Red Ronnie che dire “il 90% dei concerti è in playback” è sostanzialmente una grandissima cazzata?
Linkini
Perché mettersi a commentare i Brit Awards quando esiste un report dettagliato uscito in diretta durante la cerimonia del Guardian?
Il rapper francese Koba LaD è stato rimosso dalla programmazione di vari festival francesi dopo aver condiviso sui social la foto di un articolo di giornale. Sull’articolo si legge: “Padre uccide il proprio figlio perché gay: Preferisco un figlio morto che un figlio gay.” Koba LaD ha condiviso l’articolo, ha aggiunto delle emoticon e la frase “Bien joué” (Ben fatto). Il rapper ha poi commentato di aver condiviso la foto mentre era sotto l’effetto di droghe e di non essere stato lui ad aggiungere il commento, ma questo non ha fatto ritrattare la decisione dei programmatori. Sul comunicato stampa del Main Square, uno degli eventi in cui si sarebbe dovuto esibire si legge: “Se vogliamo credere nella goffaggine di un giovane le cui azioni hanno potuto superare il pensiero in un contesto di iper-connettività, ciò non toglie che le idee che sono state veicolate non trovano posto nel nostro festival.”
RAGA! Si sono sciolti Benji & Fede, non siete un po’ addolorati? No eh… Comunque tranquilli eh, lo scioglimento definitivo è previsto a maggio. ¯\_(ツ)_/¯
Eccoci. pic.twitter.com/TWuG5aLJlD
— Benji & Fede (@BenjieFede) February 18, 2020
Cos’ha combinato Morgan questa settimana? Ha messo all’asta su Ebay il testo modificato di Sincero e ha chiesto a Boss Doms di fare un remix della canzone (con il testo modificato). Ma Boss Doms gli ha risposto: “io in queste trashate italiane non ci entro.”
Nel frattempo Neil Young ha pubblicato sul suo sito una lettera aperta a Donald Trump in cui lo accusa di essere una “disgrazia per il suo Paese.”
Aia. Le Yeezy 350 V2, delle scarpe prodotte da Adidas in collaborazione con Kanye West, non tirano più come una volta. Come mai? Sostanzialmente perché ne hanno prodotte troppe trasformandole da oggetto di culto a oggetto di massa, e il mercato ora è saturo.
A sabato prossimo!
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