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sì, sono gli Strokes. Foto via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

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Questa vittoria è l’inizio della fine per Donald Trump.” I democratici hanno votato alle primarie in New Hampshire, che essendo primarie normali (?) hanno già risultati quasi definitivi: Bernie Sanders ha vinto, ma con un margine più ristretto di quanto proiettato dai sondaggi. Il senatore del Vermont ha incassato la fiducia del 25,7% degli elettori democratici. Al secondo e terzo posto, arrivano Pete Buttigieg al 24,4% e Amy Klobuchar al 19,7%. I risultati sopra le stime di entrambi si spiegano facilmente con il progressivo sprofondamento di Elizabeth Warren e Joe Biden, rispettivamente fermi al 9,3% e all’8,4%. (the New York Times)

Gif via C-SPAN

Con la pubblicazione dei primi risultati Andrew Yang, uno dei volti nuovi della corsa, che aveva raccolto grande consenso online facendo campagna per il reddito universale, e il senatore del Colorado Michael Bennet, si sono ritirati. (Slate)

I prossimi appuntamenti sono il dibattito tra i candidati del 19 febbraio, e il voto in Nevada il 22. Il Nevada è il primo stato in cui Biden non è dato debole dai sondaggi, e sarà qui che si vedrà se la sua candidatura ha margine di successo, o se i suoi sostenitori si stanno riorganizzando per sostenere Buttigieg. Al dibattito del 19 febbraio potrebbe apparire per la prima volta anche Mike Bloomberg, che non ha corso nei primi stati, ma che sta ammassando un po’ di consenso nei successivi. (Vox)

La performance di Klobuchar in particolare è sorprendente — non solo è arrivata terza, ma con un terzo posto molto più vicino ai primi due contendenti che al quarto e al quinto. Secondo gli exit poll, metà degli elettori di Klobuchar hanno deciso di sostenere la sua candidatura solo pochi giorni fa. La sua sfida sarà ora portare questo consenso negli altri stati, nel tentativo di consolidare la propria posizione come una delle candidate più importanti della corsa. (CNN)

Klobuchar è arrivata a questo risultato scansando lo scrutinio che è stato riservato ai candidati più in vista. In realtà il suo profilo come procuratrice della contea di Hennepin, in Minnesota è a dir poco problematico, in particolare con il caso della condanna all’ergastolo per omicidio di Myon Burrell, sedicenne di colore perseguito in un evidente caso di razzismo istituzionale. (the New York Times, qui un reportage di Associated Press sul caso)

Sanders è comunque in vantaggio anche in Nevada, ed è ormai impossibile mettere in discussione il suo ruolo come candidato favorito. Sarà il voto in South Carolina del 29 febbraio, invece, che inizierà a definire più chiaramente chi sarà il suo antagonista — se Klobuchar, come candidata di accordo tra i centristi, o Bloomberg, grazie alla propria campagna elettorale da hobbista autofinanziata. (Salon)

Il South Carolina sarà un voto di vita o morte per il comitato elettorale di Elizabeth Warren: una performance deludente il 29 febbraio taglierebbe effettivamente la senatrice del Massachusetts fuori dai giochi, cedendo a Sanders l’intero arco progressista. (the Guardian)

(La distribuzione del voto è comunque destinata a cambiare ancora drasticamente nelle prossime settimane — gli elettori democratici di colore, e nelle aree urbane, non hanno ancora espresso la loro preferenza, e costituiscono segmenti fondamentali dell’elettorato democratico.)

Mondo

La polmonite causata dal “nuovo coronavirus” ha finalmente un nome: Covid-19, mentre la Commissione internazionale per la tassonomia dei virus ha designato il virus come SARS-CoV-2. Il nome è stato costruito in modo che non contenga riferimenti geografici — come la MERS —, di gruppi di persone o di animali, nel tentativo di combattere il dilagante razzismo contro le persone cinesi. Si sta intanto diffondendo la speranza, vedremo nei prossimi giorni se fondata, che l’epidemia abbia raggiunto il proprio picco. Il numero di nuovi casi, infatti, è di nuovo in forte diminuzione, con 2015 contagi registrati martedì, rispetto ai 2478 del giorno precedente. Nel corso della giornata sono morte 97 persone, e sono stati dimessi 745 pazienti, che sono guariti. (BBC News / South China Morning Post)

Le autorità di transizione del Sudan hanno confermato che consegneranno Omar al–Bashir alla Corte penale internazionale perché sia processato per crimini di guerra e genocidio per gli eventi del Darfur. La Corte penale internazionale aveva emesso un mandato per al–Bashir già nel 2009, ma per un decennio l’autocrate sudanese aveva governato il paese senza intralci, viaggiando anche spesso all’estero, senza nessun timore di essere arrestato. (Associated Press)

Parlando al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il presidente dell’Autorità Palestinese ha dichiarato che l’“accordo del secolo” di Trump “annulla la legittimità dei diritti palestinesi, all’autodeterminazione, alla libertà, all’indipendenza in uno nostro stato,” e lascerà il paese bucato “come il groviera.” (Al Jazeera)

La crisi umanitaria nel governatorato di Idlib è senza precedenti. Nelle ultime dieci settimane hanno dovuto abbandonare la propria casa cercando di sfuggire al conflitto almeno 690 mila persone. La situazione non è mai stata peggiore durante tutta la guerra in Siria. Gli accampamenti per gli sfollati sono già sovraffollati, e sta diventando impossibile trovare qualsiasi forma di collocazione per le famiglie che fuggono dalla guerra — moschee e scuole sono già strapiene, e sta finendo lo spazio anche in palazzine abbandonate o i cui lavori di costruzione sono stati interrotti. (Al–Araby Al–Jadeed)

Nonostante le proteste incessanti, il nuovo governo libanese di Hassan Diab ha ottenuto la fiducia in Parlamento. Il nuovo gabinetto ha promesso che combatterà la corruzione e che proporrà soluzioni per assistere i più poveri, ma Diab ha già preannunciato che per risollevare l’economia del paese saranno necessarie misure “dolorose.” (France 24)

La deformazione delle istituzioni degli Stati Uniti sotto la pressione di Donald Trump continua. Su evidente indicazione del presidente, il Dipartimento di Giustizia ha pubblicato una raccomandazione di sentenza per Roger Stone, indicando che la richiesta dei pm — che avevano indicato una sentenza tra i sette e i dieci anni di carcere — fosse troppo lunga. I quattro avvocati che avevano seguito il caso hanno immediatamente presentato le proprie dimissioni. Poco dopo, Trump ha difeso su Twitter quello che è a tutti gli effetti un assalto alla divisione dei poteri. (the Guardian)

A proposito di cose assurde: Crypto AG, l’azienda che vende sistemi di cifratura a sostanzialmente tutti i paesi del mondo — Italia compresa — dalla fine della Seconda guerra mondiale, è di proprietà della CIA, e tutte le comunicazioni criptate usando le loro macchine potevano essere lette dalle spie statunitensi. Greg Miller, l’autore dello scoop, commenta che “è come gli Stati Uniti hanno sviluppato il proprio appetito per la sorveglianza globale, come rivelato da Snowden nel 2013.” (the Washington Post)

Un nuovo sondaggio in Turingia mostra le conseguenze elettorali immediate della cordata tra CDU, liberaldemocratici e i neonazisti di AfD. Il sondaggio evidenzia una notevole avanzata per la Linke, che si è vista negata l’elezione del proprio candidato, che arriva al 39% — otto punti oltre il proprio risultato dello scorso ottobre. La CDU crolla dello stesso numero, passando dal 21,7 al 13%. I liberaldemocratici si fermerebbero al 4%, sotto la soglia di sbarramento. Avanza marginalmente, ma ovviamente, AfD, che passerebbe dal 23,4 al 24%. (DW)

Italia

Pronti con i popcorn? Oggi l’aula del Senato voterà sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro Salvini per il caso della nave Gregoretti. I parlamentari leghisti probabilmente si asterranno o non parteciperanno al voto (votare a favore, come voleva Salvini fino a pochi giorni fa, equivarrebbe a un’ammissione di colpa in sede processuale). Salvo colpi di scena, il segretario della Lega non avrà i voti per evitare il processo. (ANSA / Adnkronos)

Secondo la famiglia di Patrick Zaki, il ricercatore egiziano — tuttora in stato d’arresto — sarebbe stato interrogato anche sui suoi legami con la famiglia di Giulio Regeni. Zaki conosceva il caso e, da attivista, se ne era occupato. “Dal governo italiano,” dicono i genitori, interpellati dal Corriere della Sera, “non si è fatto vivo nessuno.” Il 27enne è stato interrogato e torturato per 17 ore: secondo uno dei suoi avvocati, ora “è distrutto psicologicamente.” (Corriere della Sera / Rai News)

Di Maio, al termine di una visita nei Balcani occidentali, ha menzionato il caso ribadendo che “l’Egitto è cruciale nel Mediterraneo e per la questione energetica,” e per questo l’ambasciatore al Cairo deve rimanere al suo posto. Ma tranquilli: “Ogni volta che io o Conte vediamo al Sisi la prima richiesta è verità per Regeni.” Molto utile, finora! (la Repubblica, dietro paywall)

Un nuovo pezzo si è aggiunto al mosaico giudiziario della strage di Bologna del 1980, in cui un ordigno piazzato da mano fascista uccise 85 vittime innocenti. A Paolo Bellini, 64enne ex Avanguardia Nazionale di reggio Emilia, è contestato di aver concorso alla strage. Avrebbe agito di concorso con Licio Gelli e altri estremisti, più o meno coperti in seguito dallo stato. Tutti i presunti mandanti individuati dalla procura di Bologna (tra cui appunto Gelli) sono morti. (la Repubblica Bologna)

Sbarcheranno a Messina le 158 persone soccorse dalla nave umanitaria Aita Mari, dopo un giorno di attesa. Intanto, secondo l’Oim, la cosiddetta Guardia costiera ha arrestato e riportato a Tripoli 81 migranti, tra cui 18 donne e 4 bambini. Secondo l’Unhcr il numero totale di migranti intercettati dai libici nell’ultimo mese è aumentato del 121% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (Fanpage)

Ma con le modifiche al “memorandum” tra Italia e Libia andrà tutto bene, giusto? In realtà, il testo degli emendamenti non è ancora stato reso noto e l’Unhcr non mai è stato interpellato, nonostante le modifiche riguardino proprio il lavoro delle agenzie dell’Onu. L’Unhcr chiede da tempo la chiusura di tutti i centri di detenzione — quelli “ufficiali” sono attualmente 19, con circa 2000 reclusi — ma non sembra essere una soluzione contemplata dal governo italiano. (Internazionale)

La compagnia aerea Air Italy è stata messa ufficialmente in liquidazione, a causa della grave crisi finanziaria in cui versava. Da ieri è in atto il fermo tecnico dei voli, che saranno garantiti attraverso aerei di altre compagnie fino al 25 febbraio. Air Italy — che esiste con questo nome dal 2018, prima era conosciuta come Meridiana — è controllata per il 51% dal gruppo industriale AliSarda, e per il 49% da Qatar Airways. Rischiano il posto di lavoro tra 1200 e 1500 persone. (il Post / il Manifesto)

Il Centro regionale di neurogenetica di Lamezia Terme
è a serio rischio di chiusura
a causa della mancata erogazione di fondi da parte del governo regionale. Nel 1995 la direttrice del centro, Amalia Bruni, aveva individuato un gene chiave nello sviluppo dell’Alzheimer; oggi chiederà un intervento diretto al Capo dello stato per continuare l’attività della struttura. (HuffPost)

Milano

Una decina di operai sono saliti sul tetto di un cantiere in via Valtellina, protestando perché da tre mesi non ricevevano lo stipendio. Il padrone della ditta edile ha promesso che pagherà gli arretrati entro febbraio. (Milano Today)

Francesco Polacchi, esponente di CasaPound e editore di AltaForte, è stato condannato a un anno di carcere per lesioni personali. Nel giugno del 2017, con altri neofascisti, aveva fatto irruzione al consiglio comunale di Milano; aveva poi aggredito un membro dell’ANPI e un attivista per i diritti dei migranti. (la Repubblica Milano)

Crisi climatica

L’inquinamento provocato dalla combustione di carburanti fossili ogni anno è responsabile della morte di più di 4 milioni di persone in giro per il mondo. Lo dice il report pubblicato da Greenpeace Southeast Asia assieme al Centre for Research on Energy and Clean Air. Bruciare gas, carbone e petrolio causa, globalmente, tre volte il numero di morti degli incidenti stradali. L’uso di combustibili fossili, oltre a continuare a danneggiare l’ambiente e la nostra salute, ci costerà inoltre sempre di più. L’aumento dei prezzi del cibo, i danni provocati dall’erosione delle coste, l’approvvigionamento d’acqua, la diminuzione della capacità di impollinazione, sono solo alcuni degli effetti negativi che si faranno sempre più acuti e che impatteranno sempre di più sulle economie degli Stati. Entro il 2050 i danni all’ambiente potrebbero costare fino a 368 miliardi di sterline l’anno, e Stati Uniti e Giappone da questo punto di vista sarebbero i Paesi messi peggio. (the Guardian)

Cult

Rifarsi l’immagine. I multimiliardari statunitensi fanno bella mostra di sé elargendo somme cospicue in opere di carità: ma queste somme costituiscono in genere una percentuale irrisoria del loro patrimonio. (Vox)

L’esclusione di Luke Perry e Cameron Boyce dal tributo dell’Academy alle personalità dello spettacolo recentemente scomparse sembra aver creato un po’ di malumore. A quanto pare il tributo alla cerimonia degli oscar “in memoriam” non è stato assegnato a loro semplicemente perché la fila è lunga e “l’Academy riceve centinaia di richieste.” Ok. (Rolling Stone)

Qual è lo show più progressista della televisione britannica? Non ovviamente Great British Bake Off, dove è dato grande spazio alle persone di colore, portando in televisione un concetto sorprendentemente inclusivo di inglesità. (Heated)

Gif di BBC

Fondo del barile

Bella idea, quella di istituire una sorta di “Erasmus” tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Chi l’ha proposta? Ovviamente Mattia Santori delle “Sardine,” durante un incontro con il ministro del Sud, Giuseppe Provenzano. È il primo incontro “istituzionale” per il movimento, che dovrebbe inaugurare “una nuova stagione di politica sardina che passa dalla contaminazione tra Nord e Sud, tra giovani e pensionati, tra cittadinanza e politica.” (Fanpage Napoli / Facebook)

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Gif di Bernie Sanders

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