in copertina, foto di Patrick Zaky, via Dire
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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Patrick Zaky, attivista e ricercatore egiziano di 27 anni, che da settembre frequentava un master in Studi di genere all’università di Bologna, è stato arrestato al Cairo giovedì notte. Stava rientrando nella sua città natale, Mansoura, per trascorrere un periodo di vacanza. Le accuse nei suoi confronti sono di “incitare a proteste contro le istituzioni” e “usare i social media in modo da danneggiare la sicurezza nazionale.” Secondo Amnesty International, Zaky rischia un periodo di “lunga detenzione e torture.” (la Repubblica Bologna)
Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha chiesto che il governo e le autorità accademiche dell’ateneo bolognese “intervengano con decisione” nei confronti del governo egiziano affinché Zaky sia liberato. Anche dal Pd si è levata qualche voce: la capogruppo dei deputati in Commissione esteri Lia Quartapelle ha preannunciato un’interrogazione parlamentare. Fonti della Farnesina fanno sapere che Di Maio sta seguendo “con attenzione” la vicenda. (Agenzia Nova / Twitter / ANSA)
Secondo la Ong Egyptian Initiative for Personal Rights, con cui Zaky collabora, il ricercatore sarebbe già stato picchiato e sottoposto a elettroshock durante l’interrogatorio. In questo momento Zaky dovrebbe trovarsi nel commissariato della città di Mansoura. Dallo scorso ottobre, 6 membri dello staff della Ong sono stati temporaneamente arrestati e sottoposti a interrogatorio, “come parte di operazioni completamente illegali che a quanto pare hanno come obiettivo gli individui percepiti come politicamente attivi in qualsiasi modo.” (Reggio Sera / EIPR)
La rete dei dottorandi e dottori di ricerca in Italia ha chiesto al governo di inserire l’Egitto nella lista dei paesi non sicuri e di richiamare l’ambasciatore italiano in Egitto per consultazioni. Ma se non è servito l’omicidio di Giulio Regeni a incrinare i rapporti dell’Italia con la dittatura egiziana, l’arresto di Zaky potrà cambiare qualcosa? Proprio in questi giorni si sta discutendo dei nuovi contratti per la vendita di armamenti al Cairo, che negli ultimi due anni hanno visto un drastico aumento. (Bologna Today / il manifesto)
La repressione in Egitto si è fatta negli ultimi due anni gradualmente sempre più violenta. Nel paese è vigente lo stato d’emergenza dall’aprile 2017, e l’anno scorso il controllo autoritario di al–Sisi si è stretto notevolmente dopo il referendum di aprile. Nel corso dell’anno corti militari e civili hanno processato e condannato a morte decine di persone, spesso in processi di massa contro presupposti progetti terroristici o di violenza politica. La situazione nel paese, delineata nel report 2020 di Human Rights Watch.
Lo scorso settembre, cercando di fermare il movimento nascente che condannava la corruzione del regime di al–Sisi — nel contesto delle proteste che si stavano diffondendo in quei mesi in tutto il mondo — il governo ha lanciato un’ondata di arresti senza precedenti, arrestando quasi duemila persone. (Mada Masr, 26/09/2019)
La Ong CPJ, il Comitato per la protezione dei giornalisti, gestisce una pagina aggiornata che misura la repressione della stampa in Egitto — dal 2018 è uno dei tre paesi con il numero più alto di giornalisti arrestati. In questo momento ci sono 26 giornalisti incarcerati nel paese, e uno “disperso.” (CPJ / HRW)
Mondo
Nel corso della giornata di ieri sono morte 89 persone a causa del nuovo coronavirus. Il totale dei morti (813) è ora superiore a quello della Sars del 2002-2003, ma il tasso di mortalità resta molto più basso. Ieri è stata registrata anche una drastica diminuzione dei nuovi casi giornalieri, con 2656 contagi confermati rispetto ai 3385 di venerdì. Sabato è anche stato annunciato il numero massimo giornaliero di persone guarite (584). (South China Morning Post)
Thailandia. Un soldato ha preso diverse persone in ostaggio in un centro commerciale a Nakhon Ratchasima. Nel corso della giornata — il confronto con le forze armate è durato 17 ore — ha ucciso 26 persone e ferite 42, di cui nove, mentre scriviamo, sono in condizioni più gravi. L’uomo è stato poi ucciso dai militari. Il soldato aveva filmato e trasmesso su Facebook il proprio assalto, partendo dalla caserma dell’esercito fino al centro commerciale. (Bangkok Post)
Secondo dichiarazioni della tv di stato siriana l’esercito di Assad ha preso il controllo del villaggio di Saraqeb, una posizione chiave per il controllo del governatorato di Idlib. Saraqeb è la seconda località di transito che l’esercito ha riconquistato negli ultimi quindici giorni, dopo che settimane di bombardamenti — anche da parte dell’alleato russo — hanno letteralmente svuotato interi paesi della provincia. Il governo siriano avrebbe così di nuovo il controllo dell’intera autostrada Damasco–Aleppo che attraversa Idlib. (Al–Araby Al–Jadeed)
Il vertice di Ginevra per la Libia si è concluso ieri senza nessun accordo per il cessate il fuoco. Le Nazioni Unite hanno immediatamente proposto di tenere un secondo round di negoziati il 18 febbraio. L’inviato ONU in Libia Ghassan Salame ha confermato che da entrambe le parti c’è la volontà di raggiungere un cessate il fuoco stabile — ma ci sono molti “punti di divergenza” su come attuarlo. (Middle East Eye)
Circa 600 neonazisti di tutta Europa si sono riuniti a Budapest in occasione dell’anniversario della battaglia delle ultime guarnigioni naziste prima che l’Ungheria fosse completamente liberata dalle forze sovietiche. Nonostante il fallimento di quei giorni, l’estrema destra locale negli ultimi vent’anni ha trasformato la data in una sorta di commemorazione. Poco distante dalla congregazione apertamente neonazista — uno dei presenti ha dichiarato a Michael Colborne di Al Jazeera che “i nostri nemici non si chiamano Muller o Mayer, i nostri nemici si chiamano Rothschild o Goldman e Sachs” — si è tenuta una contromanifestazione antifascista. (Al Jazeera)
A proposito di neonazisti, a Erfurt, la capitale della Turingia, la sinistra è ancora scossa dall’alleanza di liberaldemocratici e CDU con AfD. Per la regione il voto è due volte amaro — non solo per la gravità storica del centrodestra che vota con i neonazisti — ma anche perché rischia di segnare la fine dell’era politica di Bodo Ramelow, il governatore dello stato, ancora eccezionalmente popolare, con un supporto superiore al 60%. (DW)
Gli exit poll delle elezioni irlandesi presentano una situazione inedita di parità tripartita: i due partiti di destra, Fine Gael, dell’uscente Varadkar, e Fianna Fáil si sarebbero fermati entrambi al 22% (rispettivamente 22,4 e 22,2%). Il partito progressista Sinn Féin avrebbe visto un drastico aumento del proprio supporto, salendo dal 13,8% del 2016 al 22,3%. A prescindere dall’esattezza degli exit poll, è già certo che in parlamento Sinn Féin avrà meno poltrone degli altri due partiti, perché non ha nelle proprie liste un numero sufficiente di candidati per un risultato di questa portata. (the Guardian)
Fonti del New York Times raccontano che un gruppo di senatori repubblicani aveva chiesto alla Casa bianca di non licenziare Gordon Sondland, l’ambasciatore statunitense all’Unione europea diventato uno dei testimoni chiave dell’impeachment. I senatori chiedevano che fosse lasciato all’ambasciatore il tempo di dimettersi da solo (…) ma Trump voleva subito la propria vendetta. (the New York Times)
Intanto cresce la preoccupazione tra i sostenitori di Biden che l’ex vicepresidente, che doveva essere il candidato ovvio ma ha quasi completamente finito le proprie energie, sia alla fine della propria corsa. Al primo degli eventi elettorali di sabato a Manchester, una giornata fondamentale in vista delle primarie di settimana prossima, Biden è arrivato in ritardo di più di 45 minuti, dopo che l’attesa aveva completamente ucciso il pubblico. (the Daily Beast)
Italia
Il Cpr di prossima apertura a Milano sarà gestito dalla cooperativa vercellese Versoprobo. Ieri, davanti alla sede della società, alcuni attivisti hanno protestato esponendo uno striscione con scritto “Versoprobo complice delle deportazioni, a fuoco i Cpr.” (TG Vercelli)
Il ragazzo italiano di 17 anni bloccato a Wuhan ha ancora la febbre e quindi rischia di non poter rientrare in Italia neanche stavolta. Doveva esserci anche lui sull’aereo atteso oggi a Pratica Di Mare, insieme ad altri 8 italiani rimpatriati dalla città. (Corriere della Sera / Fanpage)
Ci sono alcuni italiani anche sulla Diamond Princess, la nave da crociera bloccata in quarantena a Yokohama con alcune decine di contagiati a bordo, ma a quanto pare stanno tutti bene. (TGCOM)
Intanto, il ministero della Salute ha accontentato parzialmente i governatori leghisti del Nord: con una circolare, non dispone nessun isolamento forzato degli alunni che siano stati nelle aree della Cina interessate dal contagio nei 14 precedenti il loro arrivo in Italia, ma chiede una “permanenza volontaria fiduciaria a casa” di due settimane. Cioè: non obblighiamo i bambini a stare a casa, ma ci aspettiamo che si obblighino da soli. (Sky Tg 24)
Circa 300 persone hanno manifestato ieri pomeriggio a Casale Monferrato, per protestare contro un presidio organizzato contemporaneamente da Forza Nuova in memoria delle “vittime delle Foibe.” Nella notte tra venerdì e sabato erano apparse alcune scritte antifasciste sotto la lapide di commemorazione posta in viale Giolitti, dove si è svolta la manifestazione. (il Monferrato)
Okay, forse Italia Viva e i renziani hanno deciso cosa fare sulla riforma della prescrizione: voteranno la fiducia al decreto Milleproroghe — in cui sarà introdotto l’emendamento frutto del compromesso tra Pd, M5S e Leu — ma poi presenteranno una nuova legge per tornare alla situazione precedente. (la Repubblica, dietro paywall)
Milano
Com’è la situazione razzismo a Milano? Così: ieri due ragazze hanno insultato e minacciato con una pistola un ragazzo eritreo di 29 anni, su un autobus della linea 95, a quanto pare senza nessun motivo. La pistola si è rivelata poi essere una scacciacani; dopo essere state disarmate dal ragazzo e dopo che l’autista ha fermato l’autobus, le due si sono date alla fuga. (Milano Fanpage)
Un’altra cosa con cui la città non ha nessun problema sono i frequenti roghi in siti di stoccaggio di materiale di scarto. Ieri notte è scoppiato un incendio al quartiere Bovisasca in uno sfasciacarrozze, a poca distanza da dove nel 2018 aveva preso fuoco un deposito illegale di rifiuti. (il Giorno)
Cult
In Italia Sanremo, negli Stati Uniti la notte degli Oscar: ogni paese ha il suo evento annuale noioso, ma che non si può fare a meno di guardare — o almeno di fare finta, cercando di non addormentarsi. Se però dopo essere sopravvissuti al Festival volete anche seguire tutte le premiazioni degli Academy Awards di domani notte, però, ecco cinque giochi da tavolo per combattere i momenti noiosi. (The AV Club)
L’epidemia di Coronavirus che sta paralizzando la Cina — e la psicosi ad essa correlata — stanno avendo un profondo impatto economico sul settore tech, ennesima prova del fatto che la Cina è diventata un attore centrale nell’economia e nella cultura di tutto il mondo. (the Verge)
Auguri: Tom & Jerry compie 80 anni. (BBC News)
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Gif di truTV’s At Home with Amy Sedaris
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