in copertina, l’Ilva di Taranto nel 2007 CC Le Benevole
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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Con ogni probabilità, oggi il governo e ArcelorMittal chiederanno al tribunale di Milano un nuovo rinvio dell’udienza fissata per la discussione dei due ricorsi incrociati. Il rinvio serve per definire l’accordo su cui le due parti stanno trattando a oltranza, ma potrebbero volerci ancora almeno 4 settimane. Critici i sindacati, sostanzialmente esclusi dalla trattativa: secondo la Fiom, “il sindacato non sarà il notificatore di accordi già presi che potrebbero ancora una volta gravare sugli stessi lavoratori che in questi anni hanno pagato pesantemente questo lungo periodo di incertezza.” (il Sole 24 Ore)
Ma in cosa dovrebbe consistere l’accordo, o il “pre-accordo” che giustificherà il rinvio di oggi? Non è chiaro: le ultime notizie, a fine gennaio, tratteggiavano un quadro sostanzialmente invariato rispetto a quello dei mesi scorsi. Il governo insiste per fissare la produzione a 8 milioni di tonnellate l’anno, si parla di un ingresso dello stato (in modalità e forme ancora non specificate) e di una riconversione ecologica. Sugli esuberi non è stato ancora raggiunto un punto di convergenza: secondo la Gazzetta del Mezzogiorno, sarà probabilmente “a metà strada fra i 3000 voluti da Mittal e i 2000 ritenuti accettabili dal governo.” (HuffPost / la Gazzetta del Mezzogiorno)
A proposito di ecologia: la produzione forzata di questi mesi nello stabilimento di Taranto ha causato un peggioramento delle emissioni inquinanti della fabbrica. Lo denunciano le organizzazioni ambientaliste come Peacelink, che ha scritto una lettera al premier Conte per denunciare “il rischio sanitario accettabile” a cui è sottoposta la popolazione del quartiere Tamburi. Il 21 gennaio il benzene ha raggiunto un picco di 10,8 microgrammi per metro cubo, un livello mai raggiunto da quando la centralina Arpa che l’ha rilevato è in funzione. (la Gazzetta del Mezzogiorno)
Due giorni fa, in fabbrica c’è stato un grave incidente sul lavoro: un operaio è stato operato d’urgenza alle gambe dopo aver riportato ferite gravi, dovute alla caduta di un elemento metallico su cui stava svolgendo operazioni di sabbiatura. (Quotidiano di Puglia)
Secondo Francesco Rizzo, coordinatore USB di Taranto, “c’è un problema di sicurezza dovuto allo stato manutentivo degli impianti,” in una fabbrica “già di per sé pericolosa.” “In fabbrica si vive malissimo. La speranza è che ArcelorMittal vada via. Non credo ci sia qualcuno che stia facendo il tifo per ArcelorMittal. Le persone sono rimaste scottate da quello che ArcelorMittal non ha fatto, pur dichiarando che l’avrebbe fatto. Siamo tutti preoccupati perché fare un accordo significa ulteriori tagli.” (Radio Popolare)
La crisi e questo interminabile periodo di incertezza sul futuro del polo siderurgico si sono ripercossi inevitabilmente sull’indotto: pochi giorni fa le imprese che lavorano con l’ex Ilva si sono incontrate a Taranto per discutere del mancato pagamento delle fatture da parte di ArcelorMittal. (Rai News)
Il colosso dell’acciaio, intanto, ha chiuso il 2019 con una perdita netta di 2,5 miliardi di dollari. Altri indicatori risultano più positivi: l’indebitamento è al livello più basso di sempre, e l’Ebitda è stato più alto delle stime. Di conseguenza, il titolo in borsa è salito del 12% sui listini di Parigi, Madrid e Amsterdam. (il Fatto Quotidiano)
Mondo
Nel corso della giornata di ieri si sono susseguite notizie incoerenti sulle condizioni di salute di Li Wenliang, uno dei primi medici a denunciare l’emergenza del nuovo coronavirus, che aveva contratto il virus a sua volta. L’ospedale centrale di Wuhan aveva inizialmente negato le notizie che parlavano della morte del dottore, limitandosi a commentare che le sue condizioni di salute erano critiche. Ma poche ore dopo è arrivata la conferma della morte. Nel frattempo, fortunatamente, continua a calare il numero di nuovi casi giornalieri, con 3143 nuovi contagi diagnosticati nel corso della giornata di ieri, in calo dai 3694 di mercoledì. Resta stabile il numero di persone uccise dalla malattia, con un conto giornaliero di 73 morti. Sono invece 133 le persone dichiarate guarite nel corso della giornata di ieri. (South China Morning Post)
Lo scandalo dei caucus dell’Iowa non è ancora finito: dopo che la presupposta vittoria di Pete Buttigieg è evaporata con il completamento dello spoglio del voto, il New York Times ha rivelato che il conto dei voti sarebbe stato “pieno di errori e incongruenze.” Secondo i reporter del giornale difficilmente gli errori hanno influito sul risultato del voto, e non sembrano essere “premeditati.” (the New York Times)
Uscito vittorioso dal processo per l’impeachment, Trump si è concesso un tour per celebrare la propria assoluzione. Durante il proprio discorso al National Prayer Breakfast ha dichiarato che i democratici, “persone molto disoneste e corrotte,” “hanno fatto tutto il possibile per distruggerci, e facendo così hanno danneggiato gravemente la nostra nazione.” Nonostante il contesto ecumenico, Trump non si è risparmiato bile e trionfalismi sull’economia statunitense. (Vox)
In serata Trump ha parlato anche dalla Casa bianca, in un discorso lamentoso che ha definito “non una conferenza stampa, non un discorso — ma una celebrazione,” per giustificare la presenza di parlamentari e familiari che applaudivano alle proprie sparate più grosse. Ricollegando la vicenda alle indagini sul Russiagate, ha definito chi ha indagato su di lui “dei poliziotti sporchi,” aggiungendo, minaccioso, che “se fosse capitato a Obama molte persone sarebbero finite in carcere per molti anni.” (the Guardian)
Nel corso della giornata la Casa bianca ha anche annunciato di aver ucciso in Yemen Qassim al-Rimi, il capo di al–Qaeda nella penisola araba. Al–Rimi era uno degli obiettivi desiderati da Trump da anni, ed era riuscito a sfuggire ad un raid statunitense del 2017, in cui furono uccisi invece 23 civili. Nel contesto della guerra in Yemen, la crisi umanitaria più grave del mondo, al–Qaeda nella penisola araba combatte al fianco del governo yemenita, contro i ribelli Houthi — anche se le autorità hanno sempre negato questa alleanza. (Middle East Eye)
Il nuovo gabinetto libanese ha approvato un piano economico e politico con la promessa di portare il paese fuori dalla crisi, ma secondo il movimento di protesta il pacchetto risponde alle loro richieste “solo a parole.” Secondo più di una voce del movimento di protesta il piano sarebbe molto simile a quello presentato dall’ex premier Hariri lo scorso ottobre. Il suo successore, Hassan Diab, ha perso gran parte della propria credibilità due settimane fa, quando ha presentato il proprio gabinetto, pieno di volti legati all’establishment politico che il movimento di protesta indica come corrotto, dopo che aveva promesso un governo di tecnici. (Al–Araby Al–Jadeed)
La tensione tra Israele e Palestina resta altissima. Nelle ultime 36 ore sono stati uccisi quattro palestinesi, e feriti in dozzine. Due persone sono state uccise nel corso di una protesta contro la demolizione di una casa palestinese a Jenin, una persona stava partecipando alle proteste — un ragazzo di diciannove anni — l’altra era un poliziotto palestinese, ucciso mentre era in piedi di fronte ad una vicina stazione di polizia. Altre due persone sono state uccise in episodi singoli, uno dei due era un ragazzo di diciassette anni. (Al Jazeera)
Thomas Kemmerich, il membro del Partito liberale democratico della Turingia eletto a governatore con i voti del partito di estrema destra Alternativa per la Germania si è dimesso meno di 24 ore dopo la sua elezione in seguito allo scandalo che lo ha travolto, che è arrivato fino a Angela Merkel, che aveva definito l’evento “una brutta giornata per la democrazia” — anche i parlamentari della CDU avevano votato per Kemmerich, votando così allineati all’estrema destra. Nonostante lo scandalo, Kemmerich cade con il paracadute: essendo stato governatore per un giorno, riceverà un mese intero di paga — per un totale di 17.536 euro, e sei mesi di stipendio di transizione, di cui tre a stipendio pieno e tre a stipendio dimezzato, per un totale di 93 mila euro. In seguito alle proprie dimissioni, il suo partito, dall’alto del proprio 5%, ha invocato nuove elezioni anticipate — ma per ottenerle avrebbero bisogno del voto positivo di due terzi del parlamento, che CDU e liberaldemocratici non hanno nemmeno votando di nuovo con i neonazisti. (DW)
Dal 2010 al 2016 il Regno Unito ha pagato 315,9 milioni di sterline alla Francia per “combattere l’immigrazione illegale a Calais e nella regione circostante.” Lo rivela un report pubblicato dalle organizzazioni Care4Calais e Stop Wapenhandel. Gran parte delle risorse sono state spese per finanziare operazioni di sicurezza privata in Francia, e per l’acquisto di nuovi strumenti tecnologici di sorveglianza. (Morning Star)
Pedro Sánchez ha incontrato il premier catalano Quim Torra per aprire un dialogo sul futuro della regione. L’incontro segna un passo importante per la Spagna perché Torra, strenuo sostenitore dell’indipendenza catalana, è indagato per disobbedienza nel contesto della legge elettorale spagnola, e la destra ne contesta aspramente la legittimità. Il governo Sánchez prometterà alla regione maggiori poteri, ma non è chiaro se si troverà un punto d’incontro. (El País)
Italia
Secondo le prime indagini, l’incidente ferroviario che ieri mattina ha causato la morte di due macchinisti nel lodigiano sarebbe stato causato da uno scambio messo in posizione “errata,” aperto anziché chiuso. La notte precedente si erano svolti dei lavori di manutenzione ordinaria che hanno riguardato proprio quello scambio, e il Frecciarossa — che viaggiava a più di 280 chilometri orari — è stato il primo treno a percorrere quella tratta dopo i lavori. (Corriere della Sera)
Per la giornata di oggi diverse sigle sindacali hanno indetto alcune ore di sciopero. L’Unione sindacale di base — che ha proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore — sottolinea “la politica sempre più spudorata di appalti e subappalti nelle lavorazioni sensibili.” (la Repubblica)
Le due vittime si chiamavano Mario Di Cuonzo e Giuseppe Cicciù, di 59 e 52 anni. Entrambi erano attivisti sindacali e sono ricordati con affetto dai colleghi. A Di Cuonzo mancavano pochi mesi per andare in pensione. (la Stampa)
Uno degli italiani rimpatriati da Wuhan e isolato in quarantena alla caserma della Cecchignola ha contratto il coronavirus: si tratta del terzo caso accertato in Italia. Ora l’uomo è stato ricoverato allo Spallanzani, e secondo l’Istituto superiore di sanità è basso il rischio che possa avere contagiato i suoi compagni di viaggio. (la Repubblica)
I “Msna” — minori stranieri non accompagnati — in Italia sono oltre 6000, ma 5383 sono irreperibili. La situazione, aggiornata allo scorso 31 dicembre 2019, è descritta in un nuovo report della Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche dell’integrazione. La stragrande maggioranza si allontana dai centri e fa perdere le proprie tracce, molti cercando di raggiungere familiari e amici nel Nord Europa, ma considerata l’età giovanissima — gran parte tra i 16 e i 17 anni — sono ad altissimo rischio di essere vittima di circuiti criminali. (la Repubblica)
Il Demeter 2020, il rapporto annuale sull’agricoltura nel mondo pubblicato dal centro studi geopolitici francese Iris, rivela che i migranti che lavorano come manodopera illegale nell’agricoltura in Sud Italia costituiscono l’80% del totale. Su base nazionale il numero scende ma resta sostanziale, al 20%. (ANSA)
Milano
Landlease è una multinazionale dell’edilizia che ha investito molto a Milano negli ultimi 10 anni, ad esempio nel post-Expo. Ultimamente sembra essere interessata a “investire” nella parte Est della città — ad esempio pare che, tramite una joint venture, sarà coinvolta in alcune operazioni immobiliari nel quartiere Santa Giulia. (Corriere della sera)
Ambiente
Negli Stati Uniti, nel sud dell’Arizona, la società che si occupa della costruzione del muro al confine con il Messico sta effettuando delle esplosioni controllate all’interno dell’Organ Pipe Cactus National Monument. Le esplosioni, che andranno avanti per tutto il mese, dovrebbero servire per far posto al muro voluto da Trump. Oltre ad avere un grande valore spirituale per le popolazioni di nativi americani della zona, l’area ha anche un grande valore naturalistico. Il parco è ad esempio l’unico luogo negli Stati Uniti dove il cactus a canne d’organo cresce spontaneamente. (the Intercept)
Crisi climatica
I bombi stanno calando drasticamente in Europa e in Nord America. Secondo gli scienziati il declino, che è “coerente con un’estinzione di massa,” sarebbe causato dall’innalzamento delle temperature e dalla maggiore frequenza di temperature estreme. (the Guardian)
Gif via NickRewind
Cult
Sì, finalmente Netfilx renderà possibile impedire l’autoplay per le preview nella homepage — una funzionalità che molti utenti chiedevano da anni. (Polygon)
Guarda il video tristissimo di “Dinosaurs in Love,” canzoncina virale di Fenn Rosenthal, una bambina londinese di tre anni. (Colossal)
È ufficiale: il sequel di Knives Out, il giallo brillante di Rian Johnson, si farà. (Deadline)
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Gif via YouTube
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