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Dalla crisi iraniana alla Libia, la diplomazia italiana sembra più goffa che mai. Ma è solo colpa di Di Maio? Ne parliamo nell’ultima puntata di Trappist, con l’aiuto di Laura Silvia Battaglia e Luca Misculin.

Bentornat* a TRAPPIST, l’unico podcast narrativo sulla Terza guerra mondiale.

Il 2020 è iniziato con l’aggressione statunitense all’Iran e un ulteriore aggravamento della situazione in Libia — due fronti su cui l’Italia dovrebbe svolgere importanti funzioni diplomatiche. Ma invece Roma si muove goffamente, con Di Maio vistosamente in difficoltà e Conte che si fa dare buca da al–Serraj.

Abbiamo chiesto a Laura Silvia Battaglia e Luca Misculin di mandarci due contributi per rispondere a una domanda tutt’altro che semplice — perché l’Italia non riesce ad avere una politica estera decente?

E se è vero che questi ultimi mesi sembrano una caduta libera interminabile, il problema non nasce con l’arrivo di Di Maio alla Farnesina — ma è una situazione di vecchia data, dalle dimissioni di Terzi Sant’Agata per il caso dei marò alla “doppia posizione” di Moavero Milanesi sul Venezuela, passando per crisi serie come il caso Shalabayeva, e semiserie, come l’espulsione dell’ambasciatore nordcoreano a Roma.

Show Notes

In questa puntata sono con voi: Sebastian Bendinelli @sebendinelli e Alessandro Massone @amassone
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in copertina, foto via Facebook, rielaborazione the Submarine