Trovare una soluzione diplomatica al conflitto in Libia è sempre più difficile
Hello, World — Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ieri è volato in Libia per incontrare il governo di Tripoli, guidato da al-Sarraj, ma anche il suo “rivale” di Bengasi, Khalifa Haftar.
in copertina, grab video via Facebook
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Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ieri è volato in Libia per incontrare il governo di Tripoli, guidato da al-Sarraj, ma anche il suo “rivale” di Bengasi, Khalifa Haftar, che pochi giorni fa ha annunciato come imminente l’offensiva finale verso la capitale. Di Maio ha detto che la soluzione della crisi “non può essere militare”: a gennaio si terrà a Berlino una nuova conferenza internazionale per trovare una soluzione pacifica al conflitto. (Rai News / il Sole 24 Ore)
Dimostrando ignoranza o malafede sul passato coloniale italiano — argomento da sempre tabù nel dibattito politico — il ministro ha detto anche che l’Italia “ha perso terreno in Libia. Ma ora deve riprendersi il ruolo naturale di principale interlocutore, da sempre amico del popolo libico.” Non è chiaro però in cosa consista questo ruolo, a parte la nomina di un inviato speciale che risponda direttamente alla Farnesina. (Avvenire)
Guarda la conferenza stampa tenuta da Di Maio subito dopo l’atterraggio in Italia. (Facebook / video)
Secondo al–Sarraj, al contrario, la soluzione sembra decisamente “militare.” Il governo di accordo nazionale ha firmato nei giorni scorsi un bilaterale con la Turchia in cui Ankara si impegna a inviare truppe in caso di necessità. In cambio la Turchia ha ottenuto un memorandum sui confini marittimi che secondo la Grecia potrebbe infrangere le norme internazionali. L’accordo militare tra i due paesi è stato presentato al Parlamento turco e non è ancora stato calendarizzato, ma non avrà nessuna difficoltà a passare. (Al Jazeera)
Un report delle Nazioni Unite sulla situazione in Libia, pubblicato la settimana scorsa, che evidenzia come il conflitto sia molto più complesso di come appaia leggendo i titoli dei giornali o ascoltando le dichiarazioni di Di Maio. Il report denuncia che la Giordania, la Turchia, e gli Emirati Arabi Uniti “forniscono armi [alle due fazioni] sfacciatamente, senza disturbarsi a nasconderne la provenienza.” Le armi vendute alle forze in Libia arrivano dall’Occidente attraverso diversi passaggi di mano. Per esempio, nel report si menziona il caso di una motovedetta acquistata da Haftar: era stata venduta dallo stato irlandese a un’azienda privata olandese, a 122 mila dollari, che l’aveva a sua volta rivenduta agli Emirati per 525 mila dollari, per essere poi registrata a Panama come “yacht.” Haftar l’ha comprata per un milione e mezzo. Gli autori arrivano alla conclusione che l’embargo sulle armi in Libia non è servito a niente. (France 24)
Il testo, inoltre, nomina nove gruppi armati — cinque dal Sudan, quattro dal Chad — che hanno inviato milizie per migliaia di persone. Tutto questo senza contare la presenza di mercenari russi, non nominati dalle Nazioni Unite, ma le cui attività, secondo fonti diplomatiche di Al Jazeera, sarebbero “di pubblico dominio.” (Al Jazeera)
L’intervento turco a favore di Tripoli costringerebbe la Russia a rivedere i propri piani per la regione. Secondo gli schemi di Mosca, Haftar dovrebbe consolidare il proprio potere, anche se una conquista della capitale del governo di accordo nazionale sembra fuori dalla portata delle milizie del generale. L’assistenza russa ad Haftar va vista nell’ottica degli accordi con gli Emirati, che coinvolgono anche la Siria: Mosca sostiene Haftar — un alleato emirato — in cambio del supporto EAU al regime di Assad. (Al–Monitor)
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Mondo
Le forze russe e del governo di Assad hanno condotto un altro bombardamento sul governatorato di Idlib, l’ultima roccaforte dei ribelli anti–governativi in Siria. Secondo fonti tra i volontari medici che lavorano nell’area, sono stati uccisi 22 civili, tra cui “diversi bambini.” I bombardamenti hanno colpito diverse piccole cittadine e villaggi del distretto di Maaret al-Numaan, costringendo le persone a fuggire verso i campi per sfollati vicino al confine con la Turchia. (Al Jazeera)
Un servizio di BBC News mostra le condizioni in cui sono costretti i bambini nel campo di concentramento per migranti a Lesbo, dove sono intrappolate 18 mila persone, di cui 7000 bambini. A Moria è in corso una vera e propria epidemia di casi di autolesionismo tra bambini tra i 12 e i 17 anni. La psicologa di MSF Angela Modarelli, che opera nel campo, racconta di bambini di sette e otto anni che spiegano il proprio comportamento dicendo di voler morire. Negli ultimi tre mesi Modarelli ha dovuto assistere 20 casi di autolesionismo e due tentati suicidi. (BBC News)
Migliaia di persone sono tornate a protestare ad Algeri contro l’elezione di Abdelmadjid Tebboune a presidente del paese — Tebboune ha vinto con il 58%, ma solo il 20% degli aventi diritto ha votato, perché il movimento di protesta non ha riconosciuto la validità della tornata elettorale, vista come un tentativo dell’establishment di consolidare il proprio potere dopo le dimissioni di Bouteflika. Malgrado la presenza massiccia di militari ai margini della manifestazione, sembrano non esserci stati episodi di violenza. (Al–Araby Al–Jadeed)
Shiori Ito ha vinto: la giornalista, diventata il simbolo del movimento MeToo in Giappone, aveva denunciato di essere stata stuprata da un collega, Noriyuki Yamaguchi, vicino al Primo ministro Abe, dopo una cena a cui era stata invitata per parlare di una offerta di lavoro. Il giudice ha inoltre disposto l’archiviazione della controquerela agitata dal collega. Due anni dopo la denuncia, però, la polizia deve ancora disporre l’arresto di Yamaguchi. (the Japan Times)
Rick Gates, l’assistente del comitato elettorale di Trump che ha collaborato con le indagini di Mueller, è stato condannato per i propri crimini — tra cui aver preso parte a uno schema finanziario criminale e aver mentito agli investigatori federali — a… 45 giorni di carcere. Ma se vi sembra una condanna troppo dura, non preoccupatevi: la giudice Jackson del distretto di Columbia ha precisato che Gates potrà scontare i suoi 45 giorni a intermittenza, quando preferisce, “incluso nei week end,” entro i prossimi tre anni, che passerà in libertà vigilata. (the New York Times)
Intanto, oggi è il giorno del voto per l’impeachment alla Camera. Nel corso della giornata di ieri Trump ha inviato una lettera a Nancy Pelosi che sembra un tweetstorm rabbioso, lungo sei pagine. Nella lettera Trump accusa i democratici di “dichiarare guerra aperta alla Democrazia Americana.” La lettera si conclude così, e vorremmo poter dire che stiamo scherzando: “Scrivo questa lettera allo scopo della storia [sic] e per mettere i miei pensieri in un verbale permanente e indelebile. Tra cento anni, ripensando a questa storia, voglio che la gente capisca e impari cosa è successo, in modo che non possa capitare a nessun altro presidente.” (CNN)
Francia. Il tredicesimo giorno di protesta contro la riforma delle pensioni ha visto una forte mobilitazione, con la speranza di ottenere il ritiro della legge prima di Natale. A Parigi otto linee della metro sono rimaste chiuse, e le altre hanno offerto un servizio limitato. I numeri della partecipazione alla manifestazione sono così diversi tra autorità e organizzatori da far sorridere ma: a Parigi avrebbero protestato tra le 76 e le 350 mila persone, in tutto il paese tra i 615 mila e il milione e mezzo. (France 24)
La Germania ha annunciato un piano per ristrutturare le proprie agenzie di intelligence e la polizia per contrastare in modo più efficace l’estremismo di destra. Tra le misure ci sono 600 nuove posizioni nell’intelligence specificamente designate per individuare estremisti neo-nazisti e le loro reti. (DW)
Italia
Salvini ha mostrato in diretta televisiva la notifica ricevuta dal Tribunale dei Ministri di Catania con la richiesta al Senato di autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Salvini è indagato per sequestro di persona aggravato, per il caso dei migranti trattenuti sulla nave della Guardia costiera Gregoretti lo scorso luglio. (la Repubblica)
Gif via Giphy
Il papa ha abolito il segreto pontificio nei casi di violenza sessuale e abusi sui minori commessi dai chierici, e ha cambiato la norma che riguarda il delitto di pedopornografia, alzando il limite d’età delle vittime da 14 a 18 anni. Si tratta di una svolta importante, per quanto tardiva, che finalmente mette la Chiesa sulla strada di una maggiore trasparenza. (Vatican News / Corriere della Sera)
Sentiti nella prima audizione della commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni, il sostituto procuratore Colaiocco e il procuratore facente funzioni di Roma Prestipino hanno detto che i servizi di sicurezza egiziani hanno messo in piedi quattro depistaggi per sviare le indagini. “Intorno a Giulio Regeni è stata stretta una ragnatela dalla National Security egiziana già dall’ottobre prima dell’omicidio,” ha detto Colaiocco. “Una ragnatela in cui gli apparati si sono serviti delle persone più vicine a Giulio al Cairo, tra cui il suo coinquilino avvocato, il leader del sindacato degli ambulanti e la sua amica Noura Wahby che lo aiutava nelle traduzioni.” (Fanpage)
Con 166 voti favorevoli e 122 contrari il Senato ha dato il via libera al decreto fiscale, nonostante la commissione Finanze non sia riuscita a terminare in tempo l’esame degli emendamenti. Dalla riduzione dell’Iva per assorbenti e tamponi compostabili all’inasprimento delle pene per i reati tributari, una sintesi delle norme contenute nel testo. (ANSA / Adnkronos)
Milano
Gli attivisti di Fridays for Future hanno portato una dura critica al cosiddetto “Modello Milano” direttamente in consiglio comunale, dove è stata affrontata la dichiarazione di emergenza climatica proclamata diversi mesi fa. “È la classe dirigente che non capisce che continuando a perseguire il ‘Modello Milano’ finirà per nuocere gravemente ai suoi cittadini.” (Radio Lombardia)
Cult
Vi ricordate AI Dungeon, il gioco di ruolo testuale generato da un’intelligenza artificiale che garantisce risultati sorprendenti e molto buffi? Ora è disponibile come app, per iOS e Android. (the Verge)
Qualcuno ha pagato 193 mila e 750 dollari per portarsi a casa il mantello indossato da Christopher Reeve in Superman (1978). (Julien’s Auctions)
Gif via Limazulu
Ione Gamble dialoga con la fotografa Petra Collins su come l’arte e l’immaginario femminista “da Tumblr” siano stati cooptati dal capitalismo più corporativo, che li ha completamente disarmati e snaturati. (Dazed)
Qui trovate le prime reazioni a L’ascesa di Skywalker, l’ultimo film di Star Wars. Se, come a noi, vi è piaciuto Gli Ultimi Jedi, preparatevi ad essere delusi. (UPROXX / the Submarine)
Giornalismi
È stato presentato ieri il VII Rapporto dell’Associazione Carta di Roma, intitolato “Notizie senza approdo,” che monitora la copertura giornalistica italiana rispetto al fenomeno migratorio. A questo link si può leggere la versione completa in pdf.
Il dato più interessante riguarda il calo della percezione di “insicurezza” da parte dei cittadini nei confronti degli “stranieri,” nonostante un’esposizione mediatica ancora ipertrofica. Diminuiscono anche le notizie da prima pagina con tono allarmistico, che nel 2019 si attestano al 18%, sei punti percentuali in meno rispetto all’anno scorso. (articolo 21)
Chi è il politico italiano più interpellato dai TG quando si parla di immigrazione? Indovina:
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Gif di Julian Glander
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