Johnson ha vinto, ma la strada per la Brexit non sarà così semplice

Hello, World — Dopo aver passato mesi sostenendo che sulla Brexit bisognava “farla finita,” e sbloccare la situazione, Johnson e il suo governo stanno per scoprire che non sarà una transizione rapida e indolore quanto credono.

Johnson ha vinto, ma la strada per la Brexit non sarà così semplice

in copertina, foto via Twitter

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Nel proprio discorso, tenuto poche ore dopo aver parlato con la regina, Johnson ha annunciato che ora il paese può “guarire” dalle divisioni causate dalla Brexit. È un’espressione che Johnson ha usato in precedenza, ma che suona particolarmente falsa considerate le divisioni politiche incolmabili di cui si tratta. Parlando a chi era a favore del Remain, Johnson ha dichiarato che “non ignoreremo mai i vostri sentimenti positivi — di calore e simpatia — nei confronti delle altre nazioni europee.” OK. (the Guardian)

Ma allora la Brexit è blindata, giusto? Sì e no: certamente ora Johnson ha i numeri per far passare il testo della Brexit ai Comuni, ma il processo per l’uscita dall’Unione sarà lungo, e per terminarlo serviranno anni. Dopo aver passato mesi sostenendo che sulla Brexit bisognava “farla finita,” e sbloccare la situazione, Johnson e il suo governo stanno per scoprire che non sarà una transizione rapida e indolore quanto credono, spiega Adam Aiken. (the Independent)

Di analisi del voto c’è internet pieno e — come capita sempre con le analisi del voto — la stragrande maggioranza è politicamente motivata. Segnaliamo questa, di Paula Surridge, basata strettamente sui dati: i conservatori per il Remain sono rimasti fedeli al proprio partito, i laburisti per il Leave no. (the Guardian)

L’opinione che avete letto di più ieri se avete fatto l’errore di stare su Twitter era la necessità di abbandonare il “Corbynismo,” a favore di un nuovo centrismo più o meno “pluralista” — in base a quanto nostalgico di Blair fosse l’autore dell’analisi. Segnaliamo per completezza quella che ci sembra la meno peggio, di Paul Mason. (New Statesman)

Corbyn ha risposto alle recriminazioni sostenendo che “il Corbynismo non esiste, quello che esiste è il socialismo, e la giustizia sociale.” Corbyn ha difeso anche la decisione di non rassegnare immediatamente dimissioni, perché non sarebbe responsabile. (BBC News)

(Sfogatevi qui insieme a Brit Dawson, che ha raccolto tutti i peggiori hot take che potete sentire al pub o su Twitter, in questi giorni.) (Dazed)

Dal mondo sindacalista — in particolare nel nord dell’Inghilterra — arrivano forti pressioni perché il partito accetti che “la battaglia per il Remain è finita.” Secondo diverse analisi raccolte da Bethany Rielly l’allineamento di Corbyn a favore di un secondo referendum sulla Brexit sarebbe stato il fattore che ha spezzato il rapporto di fiducia con la base laburista per il Leave. Il rapporto tra sindacati e Labour è cambiato — in meglio — negli ultimi anni, ma riuscire a compattare il supporto popolare questa volta si è rivelato impossibile. (Morning Star)

Centinaia di persone sono scese in strada nella sera di Londra per protestare contro la vittoria di Johnson. I manifestanti, tra le altre cose, urlavano “No to Racism” — il fattore fondamentale che ha guidato il voto per la Brexit, al di là delle presupposte ragioni economiche millantante da molti. La polizia ha fatto fortissima pressione contro chi manifestava, cercando di fermarne completamente l’avanzata. Due persone sono state arrestate. (Evening Standard)

‘No to racism’, ‘Defy Tory Rule’, ‘No to Johnson’ – noisy protests in front of Downing Street now pic.twitter.com/pq0cK0ijSP

— Charlotte Potts (@chapotts) December 13, 2019

Migliaia di persone sono scese in piazza anche a Glasgow, cantando, tra le altre cose, “Say it loud, say it clear, refugees are welcome here” — “I rifugiati qui sono benvenuti.” In Scozia il voto è andato in larghissima maggioranza al partito nazionalista, a favore del Remain. (Herald Scotland / BBC News)

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Mondo

Il Comitato giudiziario della Camera ha approvato i due titoli dell’impeachment di Trump — con una spaccatura netta, e telegrafata, tra i due partiti, con 23 voti a favore e 17 contrari. L’impeachment passa ora al voto di tutta la Camera, che dovrebbe esprimersi mercoledì. (the New York Times)

La maggioranza per approvare l’impeachment sarà di 216. I repubblicani voteranno compatti contrari, ovviamente, ma i democratici hanno una maggioranza più che abbondante — 233 voti, più quello dell’indipendente Amash — garantendo la libertà a qualche parlamentare, che viene da distretti più complessi, di evitarsi la battaglia. (Vox)

Decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Algeri per protestare contro l’elezione di Abdelmadjid Tebboune, il nuovo presidente del paese. I manifestanti hanno rivendicato di non aver partecipato al voto — l’astensione, per protesta, è stata dell’80%. Tebboune è stato prima ministro e poi Primo ministro sotto la presidenza di Bouteflika, ed è considerato dagli attivisti come irrimediabilmente compromesso con l’establishment contro cui protestano. (Al-Araby Al–Jadeed)

La crisi umanitaria in Burkina Faso è praticamente impossibile da gestire: dall’inizio dell’anno ci sono stati 573 episodi di violenza, che sono costati la vita a 2000 persone, ma più dell’80% non vengono rivendicati. E anche quelli rivendicati non sono tutti da parte della stessa organizzazione. La situazione di caos ha favorito inoltre la formazione di gang criminali non affiliate a nessun gruppo, e intensificato l’attività dei trafficanti. Il paese aveva da tempo superato le proprie fratture etniche e settarie, ma l’esplosione della violenza di quest’anno minaccia di minare anche questa unità. (Al Jazeera)

Per la prima volta dopo la storica sconfitta del mese scorso, la Capa esecutiva di Hong Kong Carrie Lam si è recata a Pechino, per discutere della situazione economica e politica con i funzionari della Cina continentale. La speculazione è che Lam torni da Pechino annunciando almeno dei cambiamenti nello schieramento della squadra di governo. (Reuters)

Italia

Gli ultimi dati diffusi da Frontex dimostrano un calo degli arrivi di migranti “irregolari” in Europa: nel mese di novembre sono stati registrati 14.400 ingressi illegali, il 25% in meno rispetto al mese precedente e. Dall’inizio dell’anno sono circa 125mila, il 10% in meno. Ciononostante, l’atteggiamento dei governi europei nei confronti della questione migratoria non è minimamente cambiato: le domande d’asilo accettate sono sempre meno, e nei paesi di confine (come in Grecia, o sui Balcani) la detenzione arbitraria e la violenza contro i migranti sono la norma. Una panoramica della situazione. (Stranieri in Italia / Open Migration)

Intanto sembra vicina la battaglia finale per la conquista di Tripoli: nell’ultima settimana i combattimenti si sono intensificati, e nelle prossime settimane l’esercito di Khalifa Haftar potrebbe conquistare la capitale libica. Il 12 dicembre Haftar ha pronunciato un discorso televisivo, parlando di “una vittoria inevitabile.” (Internazionale)

La Banca d’Italia ha comunicato il commissariamento della Banca Popolare di Bari, disponendo “lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo.” In serata è stato convocato un Consiglio dei ministri per affrontare la questione. Italia Viva ha colto la palla al balzo per creare un’altra tensione nel governo, disertando il Cdm e sostanzialmente rinfacciando all’alleato di governo grillino la retorica contro il salvataggio delle banche. (Fanpage)

Alla fine il Cdm si è concluso con un nulla di fatto: anche i 5 Stelle, nonostante i tentativi di spiegare che l’obiettivo era “aiutare i risparmiatori, non i banchieri,” hanno bloccato il decreto, che avrebbe dovuto stanziare tra gli 800 milioni e il miliardo di euro per salvare i conti della banca. (il Secolo XIX)

Ma perché la Banca Popolare di Bari è fallita? La magistratura ha mosso le prime accuse contro i vertici della banca già nel 2010, per fidi milionari concessi senza garanzie, bilanci “aggiustati,” titoli a rischio venduti a ignari contribuenti. L’ultima indagine riguarda un’operazione sospetta di rafforzamento del capitale, tentata circa un anno fa. (la Repubblica Bari)

Gif di gfaught.

Il governatore regionale della Valle d’Aosta, Antonio Fosson, insieme a due assessori e a un consigliere regionale, sono indagati per voto di scambio e collusione con la ’ndrangheta, che avrebbe condizionato le ultime elezioni regionali e “dettato la linea” alla giunta. (Corriere della Sera)

Oggi è la giornata della “megafesta” delle Sardine a Roma. L’evento si aprirà alle 15 in piazza San Giovanni e ambisce ad un’affluenza ancora più numerosa dei precedenti exploit del movimento anti–Salvini. Daniela Preziose ha parlato con Sara Nazzarri, che si è occupata della “scenografia” della giornata. (il manifesto)

Insieme alla svolta nazionale delle sardine, anche le elezioni in Emilia–Romagna sono viste sempre più come un test della tenuta del governo, e per verificare la salute del Partito democratico, dopo l’uscita di Renzi. Gli ultimi sondaggi danno Bonaccini in vantaggio rispetto a Borgonzoni, ma non netto — 44,2 contro 42,1 percento. All’interno della coalizione di Bonaccini, però, il Pd ha solo il 22,9% — con quasi metà dei consensi proiettati dal sondaggio catturati dalle liste civiche. (Corriere della Sera)

Milano

Per il cinquantesimo anniversario della morte di Giuseppe Pinelli, si svolgerà oggi una performance di “teatro urbano”: una “catena umana sonora” da Piazza Fontana a Piazza Cavour, con partenza prevista alle 15. (Mentelocale)

Crisi climatica

Alla chiusura della COP25 di Madrid lo stallo è praticamente totale: dopo i proclami dell’apertura della conferenza climatica delle Nazioni Unite, i rappresentanti dei paesi membri si sono lasciati trasportare in un labirinto di tecnicismi costruito unicamente per impedire al gruppo di raggiungere qualsiasi decisione. L’Alleanza dei piccoli Stati insulari, che rischiano tutto a causa dell’innalzamento del livello del mare, ha denunciato che i grandi emissori — Australia, Stati Uniti, Canada, Russia, India, Cine e Brasile — stanno facendo ostruzionismo. (BBC News)

Gif di Marc Rodriguez

Greta Thunberg ha guidato la protesta climatica di ieri a Torino — una manifestazione che ha visto anche in Italia il cambio di “umore,” dal divertito al sempre più furibondo. Sul palco della manifestazione, numerosissima, c’è stato anche un momento “Bella Ciao,” cantata con un testo “ambientalista” in inglese. (la Stampa)

School strike week 69.
Turin, Italy!#fridaysforfuture #climatestrike #schoolstrike4climate pic.twitter.com/MRdreA2EIY

— Greta Thunberg (@GretaThunberg) December 13, 2019

Cult

Gerald Cotten, giovane imprenditore canadese nel settore delle criptovalute, è morto a soli 30 anni nel dicembre 2018 per complicazioni dovute al morbo di Crohn. Poco dopo, circa 80 mila utenti della sua piattaforma per scambio di criptovalute, QuadrigaCX, hanno scoperto che era insolvente. Ora vogliono riesumare il corpo di Cotten, per capire se sia morto veramente per cause naturali. (Coindesk)

Quanta strada ha percorso Google per fotografare, in più di 10 anni, tutte le immagini che formano Street View? Dieci milioni di miglia, mentre tramite le foto satellitari di Google Earth è stato mappato il 98% delle aree abitate del pianeta. (CNET)

Gif di Animation Domination High-Def

A proposito di Google: a fine anno è tempo di bilanci e, come al solito, il motore di ricerca rivela le parole più googlate dell’anno. Nella top ten italiana (qui la lista completa) ci sono anche “Joker” e “Thanos.” (Google Trends / Fumettologica)

Animali

Quest’aquila ha attaccato un polpo, e non è stata una buona idea. (BBC News / video)

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Gif di Eva Cremers

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