La strage dei 43 lavoratori morti in un incendio a Nuova Delhi

Hello, World — I 43 lavoratori morti nell’incendio della fabbrica di Nuova Delhi erano per la maggior parte migranti musulmani provienienti dallo stato di Bihar. La loro paga era di circa 2,10 dollari al giorno.

La strage dei 43 lavoratori morti in un incendio a Nuova Delhi

in copertina, grab video ANI

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I 43 lavoratori morti nell’incendio della fabbrica di Nuova Delhi erano per la maggior parte migranti musulmani provienienti dallo stato di Bihar. Stavano dormendo all’interno della fabbrica, quando un cortocircuito ha probabilmente causato l’incendio. La loro paga era di circa 2,10 dollari al giorno. (the New York Times)

La “fabbrica” — dove venivano prodotti cappelli, borse e altri capi di vestiario — aveva sede in una palazzina a più piani, che ovviamente non era destinata ad uso industriale. Nel corso della giornata di ieri si è sviluppato un secondo rogo, di entità minore. (India Today)

L’incendio, divampato al secondo piano, si è rapidamente espanso fino al quarto, dove dormivano i lavoratori. Le rampe delle scale, strettissime, e la presenza di tantissimi materiali infiammabili — vestiti, materiali plastici, fornelli — nel piano dove risiedevano i lavoratori, hanno permesso la rapida espansione delle fiamme; l’assenza di un sistema di aerazione adeguato e le pochissime finestre hanno tenuto il fumo all’interno della struttura. (Times of India)

Ma le condizioni dei lavoratori sono a dir poco emergenziali in tutto il paese: solo nel settore edilizio si parla di una media di 38 incidenti mortali al giorno. E secondo i sindacati i numeri potrebbero essere ancora più grandi, perché non esistono registri ufficiali e “molti incidenti non vengono denunciati.” I casi di incidenti non mortali, spiega Apoorva Kaiwar, dell’unione sindacale mondiale IndustriALL, non vengono quasi mai registrati. (Equal Times)

“La loro unica colpa era essere poveri. Chi vorrebbe mai lavorare e dormire in quel posto?” Bihar Sheikh Saaliq ha raccolto le testimonianze di parenti ed ex dipendenti della fabbrica. Il proprietario dello stabilimento è stato arrestato, ma non si tratta di un caso isolato. A inizio anno, a febbraio, altri 17 lavoratori sono morti nell’incendio di un palazzo che ospitava un hotel, causato da una cucina illegale sul tetto dell’edificio. (HuffPost)

Tra i feriti — sono più di 100 — c’è anche un bambino di dieci anni, anche lui proveniente dal Bihar. Il bambino è stato ammesso in pediatria con gravi ustioni, e ha rischiato di morire per asfissia. L’Hindu sta seguendo gli sviluppi dell’incidente in un liveblog. (the Hindu)

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Mondo

Sei mesi dopo l’inizio delle proteste, 800 mila persone sono tornate in strada a Hong Kong. Nonostante alcuni momenti di tensione, la manifestazione si è svolta pacificamente, con solo un incidente rilevante con la polizia. Le foto di Hong Kong Free Press. Tra gli ospiti speciali, Pepe the Frog. (Hong Kong Free Press)

Nonostante la repressione poliziesca e i ripetuti casi di violenza dalle circostanze sospette, migliaia di persone sono tornate a protestare in piazza Tahrir a Baghdad, e nelle strade e piazze di altre città del paese. “Continueremo a protestare finché non crollerà il regime,” ha dichiarato uno studente a Nassiriya, dove dozzine di attivisti sono stati uccisi il mese scorso.

Meno di un mese e mezzo dopo essersi dimesso — era il 29 ottobre — Saad Hariri, l’ex Primo ministro libanese, potrebbe già tornare sulla propria poltrona. Secondo il sistema della divisione dei poteri, il Primo ministro deve essere sunnita, e l’unico altro candidato su cui era stato raggiunto un accordo, Samir Khatib, non è riuscito a raccogliere il supporto dell’establishment sunnita. (Al Jazeera)

Sono più di 20 i dispersi — e c’è già un morto confermato — causati all’eruzione del vulcano dell’isola Whakaari. Secondo le autorità erano presenti sull’isola meno di 50 persone, e 23 sono già state soccorse. Le operazioni per individuare i rimanenti dispersi sono bloccate: la situazione sull’isola è ancora troppo pericolosa, anche per il personale specializzato. (CNN)

Le indagini sono ancora in corso, ma il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa bianca O’Brien si è sbilanciato nel dichiarare che l’aggressione del militare saudita a Pensacola “sembra sia stata un attentato terroristico.” La sua dichiarazione è opposta a quanto aveva detto il segretario alla Difesa Esper, che aveva sottolineato di nuovo come non ci fossero ancora prove che inquadrassero il caso come terrorismo. Non è ancora chiaro come l’amministrazione Trump, vicinissima all’Arabia Saudita, conti di gestire questa situazione. (Salon)

Dopo il test dell’altroieri e la chiusura del dialogo da parte della Corea del Nord, non si può che tornare a chiedersi: cosa è andato storto negli incontri tra Donald Trump e Kim Jong–un? Secondo i due ex segretari alla Difesa Panetta e Mattis uno dei problemi principali è stata l’impreparazione del presidente, e il suo intestardirsi a non lavorare insieme ai propri stati alleati. (CNBC)

Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale nel Regno Unito, e dopo una serie fitta di promesse politiche — portare lo stipendio minimo legale a 10 sterline, abbassare il costo delle bollette, garantire accesso ad assistenza personale per le persone oltre i 65 anni che ne abbiano bisogno — Corbyn conta di tornare in queste ultime battute sul servizio sanitario nazionale e sul rischio della sua svendita alle grandi aziende statunitensi dopo la Brexit. (the Guardian)

Italia

“La Memoria è quel filo che lega il passato al presente e condiziona il futuro: ecco perché è necessario fare memoria del passato, perché quel passato non debba mai più ritornare.” È morto all’età di 91 anni Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. (la Repubblica)

Verso le 4.30 del mattino ci sono state alcune scosse di terremoto nel Mugello, in provincia di Firenze. La più forte, di magnitudo 4.5, è stata avvertita chiaramente anche nel capoluogo e a Pistoia. La gente è scesa in strada e alcuni tratti della ferrovia ad alta velocità sono stati bloccati, ma per ora non si registrano né danni gravi né feriti. (Corriere della Sera)

Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, in un’intervista a Mezz’ora in più, ha attaccato frontalmente Matteo Salvini, e la sua propaganda “terroristica” sul Mes. Il dibattito sul Meccanismo Europeo di Stabilità ha fatto emergere sempre di più Gualtieri come una figura di spicco nel governo, anche dal punto di vista comunicativo, tanto che il ministro ha proposto un confronto televisivo con Salvini a gennaio. (HuffPost)

La sfida è soprattutto sul tema degli asili nido gratis: secondo il leader della Lega si tratta di “una balla spaziale,” mentre Gualtieri ha twittato la documentazione sulla proposta contenuta nella bozza della prossima manovra, invitando Salvini a informarsi meglio. (Open / Twitter)

Riguarda la sua intervista completa su Rai Tre. (Rai Play)

La trattativa tra il governo e ArcelorMittal sul futuro dell’ex Ilva sembra sempre di più allo scambio tra due rapitori per il riscatto di un rapimento: l’azienda avrebbe offerto un miliardo di euro per poter abbandonare definitivamente gli impianti entro il 2020, mentre il governo vorrebbe almeno 850 milioni di euro in più, per le mancate manutenzioni e la penale per la risoluzione anticipata del contratto. Il Ministero dello sviluppo economico, però, ha smentito le indiscrezioni. (Gazzetta del Sud)

L’incertezza sulla vertenza resta altissima, e la settimana sarà particolarmente delicata: per oggi è atteso il parere della Procura sulla richiesta di proroga sui lavori di messa in sicurezza dell’impianto di Taranto — che, secondo la scadenza iniziale, si sarebbero dovuti concludere il 13 dicembre — mentre domani ci sarà lo sciopero nazionale proclamato dai sindacati contro i 4700 esuberi richiesti da Mittal. (il Sole 24 Ore)

Il governo, intanto, continua a studiare complicate soluzioni con intrecci tra capitale pubblico e privato, per gestire l’impianto “con Mittal,” produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio all’anno e cavarsela con “solo” 1800 esuberi. (la Repubblica, dietro paywall)

Dopo le piazze di Bari, Ravenna, Brescia e molte altre città, ieri per le “sardine” è stata la volta di Como, con una folla gremita che ha riempito piazza Vittoria. Intanto, il volto del movimento Mattia Santori spiega in un’intervista a Repubblica perché le sardine non hanno nessuna intenzione di trasformarsi in un partito politico. L’appuntamento cruciale sarà quello del prossimo 14 dicembre, quando sperano di riempire piazza San Giovanni a Roma. (Qui Como / Next Quotidiano / la Repubblica Roma)

Milano

È morta la donna rimasta coinvolta nell’incidente tra la linea 90 della filovia e il camioncino AMSA. A quanto pare la responsabilità della tragedia sarebbe del conducente del mezzo ATM, passato col rosso. (ANSA)

In occasione della prima della Scala hanno manifestato ieri davanti a Palazzo Marino anche alcuni lavoratori di Auchan, il cui destino è a rischio dopo l’acquisizione del marchio in Italia da parte di Conad. Oggi a Roma è previsto un altro incontro con la nuova proprietà. (il Cittadino di Monza e Brianza)

Da oggi sarà possibile circolare a Milano con monopattini, hoverboard e monocicli elettrici. La circolazione ai piccoli mezzi sarà consentita nelle aree pedonali, purché non superino i 6 chilometri orari. (Corriere della Sera Milano)

Cult

Nonostante la nostalgia per gli anni ‘80, l’era Reagan, negli Stati Uniti, è per molti versi ricca di punti oscuri. Il trailer di Wonder Woman 1984 rende giustizia a quel contesto storico. (io9)

Gif via Nerdist

Guarda l’eroe che ha mangiato la banana da 120 mila dollari di Maurizio Cattelan esposta all’Art Basel di Miami. L’autore del gesto — a tutti gli effetti una performance, intitolata “Hungry Artist” — è l’artista David Datuna, che non sarà neanche denunciato, perché era già previsto che la banana venisse periodicamente sostituita, naturalmente. (il Post)

Per colpa di Valve probabilmente In the Valley of the Gods, il secondo gioco di Campo Santo, gli sviluppatori di Firewatch non vedrà mai la luce. Duncan Fyfe, abbattuto dalla notizia della quasi–cancellazione — il progetto è sospeso a tempo indeterminato — racconta del lavoro che ha fatto per realizzare una ricostruzione storica fedele dell’Egitto, arrivando a cercare di mettere le mani su una guida turistica del 1929, disponibile online solo a pagamento su un forum di appassionati di Lovecraft. (Boing Boing)

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Correzione, 09 dicembre 2019, ore 10:36: una versione precedente di questa rassegna stampa indicava che la divisione dei poteri in Libano fosse sancita dalla costituzione, quando si tratta invece di un accordo informale mai sanzionato.