La NATO ha sempre meno ragioni di esistere

Hello, World — La situazione al summit della NATO è ulteriormente degenerata quando un microfono ha catturato Trudeau, Macron, Johnson, Rutte e la principessa britannica Anne deridere Trump.

La NATO ha sempre meno ragioni di esistere

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La situazione al summit della NATO è ulteriormente degenerata quando un microfono ha catturato, nel corso del rinfresco per l’anniversario dell’organizzazione, Trudeau, Macron, Johnson, il primo ministro olandese Rutte e la principessa britannica Anne deridere Trump, in un crocchio in un angolo della sala. Nel video, Johnson chiede a Macron “perché sei arrivato in ritardo?” E Trudeau risponde per il presidente francese, dicendo “Eh perché quello là si è fatto quaranta minuti di conferenza stampa in più” — riferendosi al bilaterale del giorno precedente. (BuzzFeed News)

Trump ha reagito dando a Trudeau dell’ipocrita, e cancellando la propria conferenza stampa conclusiva del summit, annunciando al contrario il proprio immediato ritorno a Washington. (NBC News)

Dopo l’aggressione di Trump, Trudeau ha ammesso che stava prendendo in giro proprio lui, e ha minimizzato riguardo ai propri commenti che descrivevano lo staff di Trump come in difficoltà — “capita a tutti i leader, come al mio staff dopo la pubblicazione di questo video.” (CNN)

Nella due giorni di Londra si è parlato anche di cose serie, più o meno, del baltico e della “minaccia della Cina” — anche se a differenza del secolo scorso con l’Urss, tutti i leader sanno che una NATO anti–Pechino è impossibile. L’unico vero argomento resta quello delle armi, o meglio, quello della famosa quota del 2% del Pil che ogni alleato deve spendere per la difesa. Alberto Negri descrive la situazione: la NATO è ormai “più simile alla Compagnia delle Indie che a un patto strategico, equivale a intestarsi una licenza commerciale in armamenti.” (il manifesto)

E come si può trovare una linea comune, tra la semi–defezione turca, l’alienazione statunitense dalla politica internazionale, l’Italia sempre più legata economicamente alla Cina, e infinite altre tensioni? Ci ha provato il segretario generale Stoltenberg, dicendo che si tratta di un patto “tutti per uno e uno per tutti” e che “l’impegno preso con l’Articolo 5, la clausola di difesa collettiva dell’alleanza, è ferreo.” (Associated Press)

Sarà un problema di barriera linguistica, non lo sappiamo, però al margine del summit è successo anche che, mentre Trump diceva di aver convinto l’Italia a non usare tecnologie cinesi per il 5G, Conte diceva che ha chiarito la situazione e che “la nostra legislazione, tra le più avanzate, garantirà la protezione” da qualunque rischio. (Corriere della Sera)

Guarda Conte che commenta la differenza tra le due versioni, prima sviando, poi facendo versi gutturali e concludendo così: “Con me ieri non abbiamo parlato di questo.” (al nono minuto, ma tutta la conferenza stampa è divertente. Facebook)

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Mondo

Almeno 58 migranti sono morti in un naufragio al largo delle coste della Mauritania. I sopravvissuti, 83, sono riusciti a nuotare fino alla terraferma, dove hanno ricevuto assistenza dalle autorità, dall’OIM e dall’Unhcr. L’imbarcazione era partita mercoledì 27 novembre dal Gambia. (ReliefWeb)

Tareq Hajjaj cerca di ricostruire il caso di Emad Khalil Ibrahim Shahin, un diciassettenne “arrestato” dall’esercito israeliano lo scorso anno, diventato simbolo delle proteste palestinesi. Mettiamo arrestato tra virgolette, come fa l’autore del pezzo, perché l’esercito ha sparato a Sharin, e poi l’ha effettivamente fatto sparire — per 355 giorni — quando poi le autorità israeliane hanno restituito il corpo del giovane alla sua famiglia. Sharin si era intrufolato insieme ad alcuni amici in una baracca abbandonata e avevano appiccato un piccolo fuoco. Gli altri ragazzi sono riusciti a scappare dall’arrivo dei soldati, Sharin no, perché era più lento, perché doveva scappare con le stampelle. (Middle East Eye)

Colombia. Decine di migliaia di persone sono tornate a protestare contro il governo di Ivan Duque. Alla protesta, nelle strade di Bogotá, ha preso parte anche un vasto contingente dalla comunità indigena, che ha attraversato il paese in autobus pur di essere presente. Dopo i casi di repressione violenta nelle scorse settimane — che si sono aggiunti alle ragioni della protesta — la manifestazione è stata pacifica, senza aggressioni da parte della polizia. (Al Jazeera)

Macron si troverà oggi ad affrontare il più grande sciopero della sua presidenza, e il più grande visto in Francia da anni. Lo sciopero interessa scuole, medici e infermieri, trasporti, polizia, avvocati e staff degli aeroporti — tutti scioperano contro la riforma delle pensioni voluta dal governo. E non si tratta di un “semplice” sciopero: diverse sigle sindacali hanno preannunciato che se non ci saranno reazioni da parte del governo nel corso della giornata di oggi, lo sciopero potrebbe essere esteso a oltranza. (BBC News)

Un militare statunitense ha aperto il fuoco nella base di Pearl Harbor ieri pomeriggio, uccidendo due civili e ferendo un terzo, prima di togliersi la vita. Non è ancora chiaro il movente, e l’identità delle vittime non è ancora stata divulgata. (the Guardian)

Le deposizioni davanti al Comitato giudiziario della Camera statunitense si sono aperte con le testimonianze di quattro docenti di legge, invitati a discutere se le forzature di Trump fossero perseguibili con l’impeachment. In una situazione impossibile da gestire, i repubblicani hanno fatto quello che potevano — interrompendo le risposte per impedire ai docenti di finire qualsiasi ragionamento, e cercando di minimizzare le loro competente in materia. Il momento della giornata da vedere è la risposta seccata di Pamela Karlan, docente di legge di Stanford, che risponde all’aggressione del repubblicano Doug Collins. (Vox)

Pamela Karlan *is not* messing around: "Here Mr. Collins I would like to say to you, sir, that I read transcripts of every one of the witnesses who appeared in the live hearings … I'm insulted by the suggestion that as a law professor I don't care about those facts." pic.twitter.com/TXhmZXVWiM

— Aaron Rupar (@atrupar) December 4, 2019

Italia

Nelle scorse settimane le notizie sull’ex Ilva sono sparite dai giornali, come se il rinvio dell’udienza contro il recesso e la temporanea tregua tra ArcelorMittal e il governo avesse risolto la vertenza. Ma la situazione è tutt’altro che risolta: ieri l’azienda ha presentato al Mise il nuovo piano industriale, che prevede 4.700 esuberi totali, di cui 2891 già l’anno prossimo, a fronte di un aumento dei volumi di produzione dell’acciaio dai 4,5 milioni di tonnellate attuali ai 6 milioni nel 2021. La proposta è stata dichiarata “irricevibile” dai sindacati, che hanno proclamato uno sciopero per il 10 dicembre. (la Repubblica)

Il ministro Patuanelli, parlando con i cronisti al termine dell’incontro, si è definito molto deluso: “Invece di fare un passo avanti, l’azienda ha fatto qualche passo indietro.” Il governo contesta anche il target finale della produzione, che dovrebbe arrivare almeno a 8 milioni di tonnellate. (Corriere della Sera / video)

In realtà l’azienda non aveva mai annunciato la disponibilità a trattare sul numero degli esuberi, e sembra che il governo abbia sperato che semplicemente non parlandone il nodo sparisse. Ora che succede? Si attende una controproposta da parte dell’esecutivo, ma la trattativa sembra impossibile. (HuffPost)

Il fronte “sovranista” ha ottenuto una parziale vittoria: la discussione sulla riforma del Mes è stata rinviata all’Eurogruppo previsto per gennaio. È il risultato notevole di una campagna mediatica montata ad arte su un tema che, secondo un sondaggio di Demopolis, il 66% degli italiani non ha capito per niente, mentre il 25% capisce solo “genericamente.” (la Repubblica / il Sole 24 Ore)

La maggioranza ha trovato un accordo “di massima” per una nuova legge elettorale: l’impianto sarà proporzionale, ma con alcune “correzioni” tese a evitare un’eccessiva frammentazione della rappresentanza. Un testo definitivo dovrebbe essere prodotto entro fine anno. (Fanpage)

Milano

È iniziato, nonostante le proteste, il taglio degli alberi in via Bassini, per fare spazio al nuovo dipartimento di Chimica del Politecnico. In totale dovrebbero essere abbattuti 140 alberi, alcuni di età tra i 50 e i 60 anni. (Milano Today)

L’assessore Maran sostiene che l’impatto sia stato ridotto “al minimo,” mentre il rettore Resta ha difeso l’intervento dicendo che molte piante sono “ammalorate o pericolanti.” Docenti e studenti hanno fatto sapere però che protesteranno a oltranza. “Con grande arroganza, prima ancora di aver fornito il minimo elemento di chiarificazione al municipio, al quartiere, ai propri dipendenti, hanno iniziato a tagliare,” spiega Arianna Azzellino, docente di Valutazione d’impatto ambientale e animatrice della protesta. (Corriere della Sera Milano)

È andata in pensione dopo 41 anni di servizio il magistrato di Milano Ilda Boccassini, volto di molti processi contro Berlusconi e ‘ndrangheta a Milano. (il Giorno)

Crisi climatica

L’Italia è tra i paesi più a rischio per i cambiamenti climatici: secondo il Climate Risk Index 2020, pubblicato dalla ong tedesca Germanwatch, il nostro paese è al 21esimo posto per impatti da eventi climatici estremi, e al sesto posto per morti riconducibili ai cambiamenti climatici. (Germanwatch / Wired)

“Volevo dare una mano perché volevo vedere com’è Greta veramente, conoscerla ed educare me stessa su ciò che rappresenta.” Nikki Henderson ha raccontato alla BBC il proprio viaggio di 14 giorni attraverso l’Atlantico con Greta Thunberg. (BBC News)

Secondo un nuovo studio, l’inquinamento dovuto alla plastica ha ucciso più di mezzo milione di paguri sulle isole Cocos, un arcipelago nell’oceano indiano. Decine di migliaia sono morti anche sull’isola di Henderson, nel sud del Pacifico. (the Guardian)

Cult

Facebook negli Stati Uniti è preso d’assalto da una nuova teoria del complotto che sostiene esista una cabala di uomini che guidano furgoni bianchi che rapisce donne per sfruttamento sessuale o per mettere i loro organi sul mercato nero, in base alla versione che leggete. Non è la prima volta che si diffondono storie strane sui furgoni bianchi: nel 2016 era girata una teoria su un “tizio in un furgone bianco che rapiva i bambini.” (CNN)

Gif di Dan Balushild

Dimenticate il reddito di cittadinanza: una proposta più radicale per ridurre le disuguaglianze potrebbe essere l’eredità di cittadinanza, ovvero una “dote” di 15 mila euro da destinare a tutti i ragazzi e ragazze al compimento del diciottesimo anno d’età, finanziata con una tassazione progressiva sulle successioni e sulle donazioni. (Internazionale)

Spazio

L’Atlantic propone il calendario dell’avvento del telescopio Hubble: una foto al giorno dello Spazio fino a Natale. (the Atlantic)

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Gif di BuzzFeed Animation

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