La piazza di Milano ha chiuso una settimana trionfale per le sardine
Hello, World — Nonostante la pioggia battente, circa 25 mila persone hanno riempito ieri pomeriggio piazza del Duomo per la prima manifestazione milanese delle “sardine.”
in copertina, foto di Sebastian Bendinelli
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Nonostante la pioggia battente, circa 25 mila persone hanno riempito ieri pomeriggio piazza del Duomo per la prima manifestazione milanese delle “sardine.” L’apparato iconografico è stato il solito: nessuna bandiera, “Bella Ciao,” “Milano non si lega,” lettura degli articoli della Costituzione, tante sardine di carta. Ma anche sardine vere: durante la manifestazione sono stati raccolti 10 quintali di cibi in scatola (in gran parte, appunto, sardine) da donare alla mensa dell’associazione Pane Quotidiano. (la Repubblica Milano)
Foto via Twitter.
Si è fatto vedere in piazza anche Roberto Saviano, accolto in modo festante dalla folla. “Questa non è una piazza contro l’opposizione e non contro il governo, assolutamente: è una piazza che vuole ridisegnare la politica e sta iniziando il suo percorso di laboratorio,” ha detto ai giornalisti che l’hanno raggiunto dopo il suo intervento al gazebo degli organizzatori. (la Repubblica / video)
Non c’è stata solo Milano: in mattinata circa duemila persone hanno partecipato al raduno di Taranto. “Tutti ci chiedono se vogliamo diventare un movimento politico, ma non hanno capito che questo è un fenomeno di riaffermazione sociale. Noi siamo tornati dove non eravamo più da tantissimo tempo. E non c’è colore politico, non c’è bandiera davanti al bisogno che c’è in questa terra più che mai di una politica seria,” ha detto Mattia Santori, uno dei fondatori bolognesi del movimento. In contemporanea si svolgeva in città la prima assemblea provinciale della Lega. (la Gazzetta del Mezzogiorno)
Migliaia di persone si sono radunate anche a Padova, dove hanno riempito Piazza delle Erbe. Meno partecipate, ma comunque significative, le manifestazioni nelle città più piccole, da Ascoli Piceno a Benevento. (Padova Oggi / Piceno Oggi / la Repubblica Napoli)
Le piazze di ieri chiudono una settimana trionfale per un movimento che, nato per caso circa un mese fa, in pochi giorni è riuscito a mobilitare decine di migliaia di persone in tutta Italia. E non solo in Italia: dopo la sortita newyorkese di settimana scorsa, sabato c’è stata una manifestazione anche ad Amsterdam. (Open)
È comprensibile, quindi, che Salvini abbia scelto di non attaccare le “sardine” in maniera frontale — a Firenze l’ex ministro ha detto che “le manifestazioni pacifiche gli piacciono” e che i suoi avversari “non sono le sardine ma il Pd.” Dall’altra parte, il Pd continua a cercare — finora con poco successo — un modo per cavalcare questa ondata di consenso anti-sovranista, senza però “metterci il cappello” in modo troppo esplicito. (Firenze Today)
“Siamo diventati il nemico numero uno del populismo di destra, non solo in Italia ma anche in Europa.” Mattia Santori, insieme agli altri fondatori del movimento, è stato intervistato ieri sera da Fabio Fazio negli studi di Che tempo che fa, e ha glissato su tutte le domande che gli chiedevano conto di una collocazione politica precisa. “Senza avere soluzioni, ci riconosciamo nella complessità della politica.” (Facebook / Video)
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Mondo
Mentre migliaia di persone protestavano alla Valletta, il Primo ministro maltese ha annunciato le proprie dimissioni, che però non saranno immediate. Muscat ha dichiarato infatti che il 12 gennaio si dimetterà da leader del partito laburista, e “nei giorni successivi” da Primo ministro. Per ora non si parla di nuove elezioni. L’opposizione ha risposto durissima, sottolineando come non si tratti di proteste “istantanee.” Il leader del partito nazionalista Adrian Delia ha commentato in un servizio televisivo che il suo partito boicotterà tutte le attività parlamentari finché Muscat rimarrà in carica. (Times of Malta)
Il parlamento iracheno ha approvato le dimissioni del Primo ministro Adel Abdul Mahdi, mentre le proteste, rivitalizzate, si sono allargare in tutto il paese, comprese le città a maggioranza sunnita — Mosul, Fallujah, Ramadi — dove finora le manifestazioni erano state più rare, per timore che il governo, a maggioranza sciita, li bollasse come terroristi legati a Saddam Hussein. In mattinata, a Mosul, centinaia di studenti vestiti di nero hanno manifestato per commemorare le persone uccise nella repressione. (Al–Araby Al–Jadeed)
Ma cosa succede ora, dopo le dimissioni di Mahdi? Il governo assumerà funzioni di transizione, rispondendo solo alle strette necessità legislative, per 30 giorni, mentre i partiti in parlamento cercano un accordo su un nome che possa sostituirlo. Una volta formata una maggioranza, il nuovo presidente formerà un nuovo governo, che dovrà poi chiedere la fiducia in parlamento. (Al Jazeera)
La Casa bianca e gli avvocati di Trump non prenderanno parte alle deposizioni del comitato Giudiziario della Camera, che inizieranno mercoledì. A differenza delle testimonianze precedenti, organizzate dal comitato all’Intelligence, in questo caso Trump avrebbe il diritto di aver presente la propria difesa, ma con una lettera furibonda i suoi avvocati hanno rifiutato di partecipare. (CNN)
Italia
La situazione a bordo della Alan Kurdi di Sea Eye sta peggiorando, mentre le autorità di Malta continuano a ignorare le emergenze a bordo. Dall’Italia arrivano indicazioni di interfacciarsi con Malta o con la Seenotleitstelle Bremen, la missione di salvataggio marittimo tedesca — che ovviamente si occupa di Mare del Nord e Mar Baltico. Insomma, esattamente come con il precedente governo. Dalla Germania arrivano invece indicazioni di interfacciarsi con Tripoli. Secondo nessun paese la nave costituirebbe “una emergenza.” (Twitter)
Ieri mattina Alarm Phone è stato contattata da una barca nella zona SAR di Malta, con a bordo 97 persone. Grazie alla segnalazione dell’organizzazione sono state soccorse dalle autorità maltese. (Twitter)
Più di quattro ore di vertice di maggioranza a Palazzo Chigi — peraltro disertato dai renziani — non sono bastate a superare le divisioni interne: la nota conclusiva conferma la “logica del pacchetto” su cui Gualtieri baserà il proprio negoziato all’Eurogruppo — ovvero: va bene il Mes, ma solo con l’unione bancaria, e in ogni caso ogni decisione sarà subordinata all’approvazione del Parlamento. Una posizione che, di fatto, “lega le mani a tutti.” (HuffPost)
In ogni caso, oggi Conte dovrà riferire di fronte a entrambe le Camere, mentre mercoledì a Montecitorio ci sarà l’audizione del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Salvini e Meloni stanno facendo leva con tutte le proprie forze sulla spaccatura del governo, per spingere il M5S a “staccare la spina.” (la Repubblica / ANSA)
Crisi climatica
Si apre oggi a Madrid la COP25. Nel corso della conferenza, organizzata dalle Nazioni Unite, verrà pubblicato il report dell’organizzazione meteorologica mondiale. Nonostante l’indefessa inazione mondiale sul fronte della crisi climatica, il segretario generale Guterres insiste che ci siano “segni di speranza.” Guterres si aspetta dai paesi membri “una chiara dimostrazione di un’azione climatica più ambiziosa e impegnata.” Speriamo! (Un News)
La soddisfazione dei leader mondiale per la loro “azione climatica” mondiale, finora:
Gif di Modicum
Quella di Madrid è la 25 conferenza ONU sul clima, un appuntamento annuale iniziato a Berlino nel 1995. Euronews ricostruisce gli appuntamenti della politica e i passi avanti sul fronte ecologista, dall’istituzione dell’organizzazione meteorologica mondiale, nel 1951, ad oggi. (Euronews)
Internet
Dopo le proteste del memoriale dell’ex campo di concentramento, Amazon ha rimosso dal proprio store online queste decorazioni natalizie a tema “Auschwitz.” Ma il negozio continua ad essere pieno di cimeli nostalgici del nazifascismo. (BBC News)
Cult
Avete 12 ore libere? Usatele per riguardare la diretta delle operazioni di disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale in via Nizza, a Torino. (YouTube, via la Stampa, con gli highlights)
Brewster Kahle, tra le altre cose fondatore di Internet Archive, ha creato the Game of Oligarchy, un semplice gioco che dimostra come il libero mercato porti sempre all’oligarchia. (Brewster Kahle, potete vedere un esempio dinamico anche online, su Hacker Factor)
Questa settimana la Tate Britain di Londra ospita sulla propria facciata un’installazione decadente e paganeggiante di Anne Hardy. L’opera, “the Depth of Darkness, the Return of the Light,” rappresenta anche come ci sentiamo noi alla fine di questo 2019. (AnOther)
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Gif di Stefanie Shank
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