EJ58Ry8W4AQe51M

in copertina, foto via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Vi siete già iscritti al nostro canale Telegram? E alla nostra nuova newsletter settimanale gratuita?.

Con 125 naufraghi a bordo e le condizioni meteo in peggioramento, la nave Ocean Viking è ancora in attesa di un porto sicuro. Intanto, ha effettuato un nuovo salvataggio anche la nave Open Arms, recuperando al largo della Libia 73 persone: tra loro due bambini di 3 e 4 anni, e 24 minori non accompagnati. (Fanpage / Today)

Sulla Ocean Viking i minori sono 42:

Secondo il capomissione dell’Oim in Libia, nelle ultime 48 ore sarebbero partite almeno 600 persone a bordo di una decina di gommoni. L’incremento nelle partenze coincide con un inasprimento degli scontri nell’area di Tripoli — dato che in Libia continua ad esserci la guerra civile, anche se i governi europei tendono a dimenticarlo. (la Repubblica)

Altre cose che i governi europei fanno finta di dimenticare? Il fatto che per le autorità libiche la detenzione forzata dei migranti è un modello di business molto redditizio. Lo ammette un report riservato della presidenza del Consiglio europeo, in cui si legge, tra le altre cose, che:

  • Non si conosce esattamente il numero dei centri di detenzione, e le persone prigioniere potrebbero essere più di 5 mila, di cui 3.700 in aree di conflitto;
  • Numerosi centri di detenzione sono collegati al traffico di esseri umani;
  • I centri sono sovraffollati e in condizioni sanitarie disumane.

(the Guardian)

In una memoria depositata nel contesto di un ricorso intentato da 17 migranti, la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, ha riconosciuto che l’Italia e l’Unione europea “sono responsabili per la morte e le sofferenze” dei migranti riportati in Libia. Il testo, nove pagine durissime, critica la decisione di Roma e Bruxelles di collaborare con le “autorità” libiche nella gestione dei flussi migratori. Dal 2014, scrive la commissaria, sono state condotte “una serie di azioni interconnesse che hanno reso molto più probabile l’intervento della guardia costiera libica nelle operazioni di intercettazione dei migranti nel Mediterraneo e hanno quindi fatto aumentare le probabilità che siano riportati in Libia.” (la Repubblica)

Intanto, la ministra dell’Interno del governo della Discontinuità ha dichiarato che i nuovi Cpr verranno messi in funzione “quanto prima,” non appena saranno terminate le procedure per l’aggiudicazione dei servizi. Tra questi c’è anche il Cpr di via Corelli. (Agenzia Nova)

Sono in arrivo, anche se manca ancora una data per il Cdm, le correzioni ai dl “Sicurezza” di Matteo Salvini. Le modifiche dovrebbero essere apportate entro la fine dell’anno, ma la ministra ha annunciato che “per la verità io uno schema del provvedimento ce l’ho già pronto.” Le correzioni, tuttavia, dovrebbero limitarsi unicamente ai rilievi contenuti nelle due lettere inviate da Mattarella a Conte nell’ottobre 2018 e agosto 2019. (Adnkronos)

* * *

Vuoi ricevere Hello, World! tutte le mattine direttamente via email? Sostieni the Submarine e abbonati alla newsletter. In cambio, oltre alla tua rassegna stampa preferita direttamente in inbox, riceverai link e contenuti extra, e la nostra eterna gratitudine.

* * *

Mondo

Benjamin Netanyahu è stato accusato in tre casi di corruzione. Le accuse non arrivano ora per caso: il procuratore generale israeliano Avichai Mandelblit ha atteso che anche Gantz ammettesse di non essere in grado di formare una coalizione, in modo che la giustizia non potesse essere accusata di aver impedito la formazione di un governo. Tra le accuse rivolte al Primo ministro la più grave riguarda decisioni prese a favore dell’azienda di telecomunicazioni Bezeq, offerte in cambio di articoli positivi su Netanyahu sul sito di informazione Walla News, controllato dall’ex presidente della telecom. (Middle East Eye)

La circospezione del procuratore generale non è stata ricambiata da Netanyahu, che ha risposto alle accuse rifiutando di dimettersi e denunciando il tentato colpo di stato: “bisogna essere ciechi per non vedere che sta succedendo qualcosa di brutto alla polizia e ai procuratori. Quello a cui stiamo assistendo è un tentativo di colpo di stato da parte della polizia, con accuse false.” (the Times of Israel)

Il partito Blu e bianco di Gantz ha commentato sui social la notizia recuperando un video d’archivio di Netanyahu stesso, in cui accusava il proprio predecessore, l’allora Primo ministro Ehud Olmert dichiarando che “un Primo ministro che è impelagato in indagini non ha il mandato pubblico e morale per decidere del futuro del paese.” (Ynet News)

Proseguono i lavori per la militarizzazione dei confini europei: la Commissione europea ha approvato l’accordo di cooperazione tra Frontex e Serbia, per “gestire l’immigrazione e combattere il crimine” lungo il confine esterno dell’Unione europea. L’accordo, che dovrà ora essere ratificato dal Parlamento europeo, prevede l’invio delle nuove truppe di Frontex al confine con Bulgaria, Romania, Ungheria e Croazia, sul modello degli accordi presi con Albania e Montenegro. L’accordo arriva nel bel mezzo delle trattative tra Belgrado e Bruxelles per l’ingresso nell’Unione. (InfoMigrants)

Centinaia di migliaia di persone sono scese in strada a Bogotá e in tutta la Colombia per protestare in vista delle previste riforme economiche del governo del conservatore Ivan Duque. La polizia ha risposto con forza eccessiva, usando gas lacrimogeni e caricando gli attivisti. Nella città di Cali è stato imposto il coprifuoco alle sette di sera. (Reuters)

A Medellin, le proteste si erano svolte con così tanta tranquillità da ricevere l’approvazione del sindaco della città. Poche ore dopo, la polizia ha comunque attaccato degli studenti che stavano protestando vicino all’Università di Antioquia. Al termine delle cariche la polizia ha arrestato diversi giovani, “apparentemente senza ragione,” commenta Adriaan Alsema. (Colombia Reports)

Le deposizioni pubbliche per l’impeachment di Trump si sono concluse ieri con le testimonianze di Fiona Hill, ex direttrice degli affari europei e russi al Consiglio di sicurezza nazionale, e David Holmes, funzionario del dipartimento di Stato che lavora all’ambasciata statunitense in Ucraina. Tra le rivelazioni più importanti della giornata c’è la novità, riportata da Holmes, che all’ambasciata si parlasse delle indagini sui Biden già dallo scorso marzo, su forte pressione di Giuliani. Holmes ha anche parlato di una conversazione telefonica tra Sondland e Trump, in cui il presidente chiedeva esplicitamente all’ambasciatore se l’Ucraina avrebbe avviato “le indagini,” e Sondland rispondeva “Le farà, farà tutto quello che gli chiede.” (NBC News)

Trump in questi giorni è stato scatenato su Twitter, pubblicando tutto il giorno clip video da Fox News in cui giornalisti ed esperti assolutamente imparziali dicono che le deposizioni non hanno portato prove. Ma la linea di difesa più divertente l’ha presentata direttamente lui, sostenendo che non è possibile sentire i contenuti di una telefonata fatta nel proprio stesso ufficio.

A proposito di persone che non sarebbero mai dovute scendere in politica, sembra proprio che la discesa in campo (?) di Michael Bloomberg sia ormai inevitabile. (Vox)

Conclusa questa fase di deposizioni, cosa ci aspetta per le procedure di impeachment? In questo momento non è molto chiaro: può essere che dopo la testimonianza di Sondland i democratici decidano di chiamare altri testimoni, probabilmente dopo la pausa per il Ringraziamento. Intanto, i repubblicani devono decidere cosa fare al Senato. Se volessero, potrebbero chiudere la questione con un singolo voto, ma in molti pensano sia necessario almeno un processo farsa, per cercare di portare prove “fattuali” in difesa di Trump. (the New York Times)

I Laburisti hanno presentato il proprio nuovo programma: un manifesto ambizioso che parla di un “blitz di investimenti” per tutto il paese, sostenuto con nuove tasse su miliardari e grandi aziende. (the Guardian)

Il testo non è senza pecche: sui diritti dei migranti riscopre timori centristi, e nella sezione sulle politiche di genere contiene un riferimento che non può essere interpretato se non come una concessione Terf sulle “esenzioni basate sui singoli sessi.” Nel corso della giornata, Ellie Mae O’Hagan ha ottenuto una dichiarazione di chiarimento da un portavoce laburista, che tranquillizza sulla posizione del partito nei confronti delle persone trans. Ma si tratta comunque di un segnale allarmante. (PinkNews / Twitter)

Italia

Gli iscritti al M5S hanno sconfessato la linea di Di Maio, con un voto su Rousseau che a larga maggioranza (70,6%, 19.248 voti totali) ha chiesto al partito di partecipare alle elezioni regionali in Emilia e Calabria. Il “capo politico,” al contrario, avrebbe voluto una “pausa elettorale” dopo le ultime batoste, ma la sua decisione aveva sollevato molto malcontento tra gli esponenti locali nelle due regioni. (la Stampa)

Costretto a prenderne atto, Di Maio ha annunciato che il Movimento correrà da solo in entrambe le regioni. “Questa risposta è una risposta che chiede al Movimento di andare avanti come un treno.” Ma il ministro non si nasconde che la campagna elettorale sarà “difficilissima.” (Facebook, video)

Anche questa volta non sono mancate le polemiche sulla formulazione del quesito: per chiedere di partecipare alle elezioni gli iscritti dovevano votare No. Il partito è più lacerato che mai, e la leadership di Di Maio sempre più in bilico. Lo stesso capo politico ha finito per ammetterlo, eufemisticamente, dicendo che “sicuramente il Movimento è in un momento difficoltà e lo ammetto prima di tutto io. C’è bisogno di mettere a posto alcune cose.” (Corriere della Sera)

Oggi Conte vedrà i vertici di ArcelorMittal in un incontro che — ha messo le mani avanti il premier — “potrebbe non essere risolutivo,” ma da cui il governo si aspetta passi avanti positivi. “Se c’è da Mittal una disponibilità a discutere, a proseguire nel risanamento e a salvaguardare la produzione dell’impianto, mi siedo cento volte al tavolo.” (Rai News)

Il piano di Conte prevede la disponibilità a coinvolgere alcune società pubbliche come “presidio di garanzia” dello stato; il ripristino dell’immunità legale, ma generalizzata e non applicabile alla sicurezza sul lavoro; la revisione del canone di affitto; la richiesta alla magistratura di prorogare il termine per la messa in sicurezza dell’altoforno 2. In cambio, si cerca di ottenere dall’azienda un dietrofront sui 5 mila esuberi, un numero su cui ufficialmente i Mittal non hanno ancora accettato di trattare. (il Sole 24 Ore)

Al Consiglio dei ministri di ieri — culminato in una cena tutti insieme all’Arancio d’oro, se vi interessa — non sembrano essere arrivate proposte significative per Taranto. In compenso, è stato dato il via libera al nuovo contratto nazionale della Sanità e lo stato di emergenza in molte delle province colpite dal maltempo nei giorni scorsi. (Adnkronos / la Repubblica)

“Sono esausta. Troppa esposizione, troppo odio, troppe polemiche, troppa popolarità, troppo tutto. Alla mia età mi trovo a condurre un’esistenza che non avrei mai immaginato.” Intervistata da Alessia Restelli per il Corriere della Sera, Liliana Segre parla con franchezza della bufera mediatica che l’ha coinvolta in questi giorni. Ribadisce di essere disponibile a guidare la Commissione parlamentare contro l’odio, e sulla questione delle cittadinanze onorarie ammette: “Anche questo sta diventando un nuovo terreno di battaglia di cui farei a meno.” (Corriere della Sera)

Cult

Tesla ha presentato il proprio “Cybertruck” ed è brutto quanto il nome lascia immaginare. Ma almeno ci ha regalato qualche momento divertente su Twitter. (the Verge)

Tra tutti i possibili film horror che i produttori di Us e Get Out potevano fare con Janelle Monáe, hanno deciso di fare proprio Antebellum, un film che esplora nel codice horror un’ucronia, o una simulazione, lo schiavismo e la Guerra di secessione americana. ? (Tor.com)

Forse, forse, ci siamo salvati dal sequel di Joker. (IndieWire)

Fondo del barile

Oh no, i promotori bolognesi del movimento delle “Sardine” hanno scritto un manifesto “antipopulista” in cui non c’è scritto assolutamente niente, a parte la retorica gentista dei “cittadini comuni” che amano “la bellezza” e “la politica con la P maiuscola.” Intanto, hanno depositato il marchio “6000 Sardine” all’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, perché non si sa mai. (la Repubblica)

* * *

Gif di Ludo Studio

Se ti piacciono Hello, World e the Submarine, ricorda di recensire la pagina su Facebook. A domani! ?