Porti chiusi che non fanno notizia

Hello, World! — All’undicesimo giorno di abbandono in mezzo al mare, la nave Ocean Viking di SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere è ancora senza un porto sicuro, con 104 naufraghi a bordo.

Porti chiusi che non fanno notizia
in copertina, foto via Twitter

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All’undicesimo giorno di abbandono in mezzo al mare, la nave Ocean Viking di SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere è ancora senza un porto sicuro, con 104 naufraghi a bordo. Tra loro ci sono anche due neonati di 2 e 11 mesi, 41 minori e due donne incinte. I portavoce delle due Ong chiedono con urgenza che si sblocchi la situazione, ma dall’Unione europea e dai governi italiano e maltese non arriva nessuna risposta. (Avvenire)

La ministra dell’Interno Lamorgese, per esempio, ha rilasciato qualche dichiarazione? No: in compenso sul Messaggero di oggi trovate una sua lettera sul caso dell’omicidio di Luca Sacchi a Roma, in cui dice di stare dalla parte delle “madri coraggio.” (il Messaggero)

In un comunicato stampa congiunto, le due Ong ricordano che tutto questo avviene dopo diversi vertici europei — da ultimo quello di Malta — in cui si era sbandierato di aver raggiunto un accordo per un meccanismo di accoglienza e distribuzione condiviso da almeno una parte degli stati membri. “Tornare all’approccio ad hoc, nave per nave, che ha caratterizzato gli ultimi 16 mesi sarebbe un grave passo indietro. Queste inutili attese e stand-off in mare potranno finire solo se una più ampia coalizione di paesi europei converrà per supportare i paesi di sbarco senza ulteriori ritardi,” scrive Louise Guillaumat, vicedirettore delle operazioni di SOS Méditerranée.

104 naufraghi vengono lasciati in un limbo sul ponte di una nave di soccorso, senza soluzione in vista per lo sbarco, con ulteriore sofferenza dopo situazione di pericolo vissuta in mare. L’Europa può e deve mostrare + solidarietà verso Stati costieri in prima linea @SOSMedIntl pic.twitter.com/7mlagOVj0r

— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) October 28, 2019

“In poco tempo abbiamo capito cosa s’intende per discontinuità: l’illusione che per tenere a bada Salvini (o “non fargli favori”) si debbano fare le stesse cose che faceva Salvini quando era al Viminale, ma con più garbo e discrezione,” commenta Leonardo Bianchi su Facebook.

È senza un porto di sbarco anche la nave Alan Kurdi di Sea Eye, che sabato ha soccorso 90 naufraghi beccandosi gli spari e le minacce della “Guardia costiera libica” armata e sostenuta dal governo italiano. Gli attivisti hanno diffuso il video del momento del salvataggio, in cui si vede la motovedetta dei libici che arriva con una mitragliatrice spianata, e i soccorritori che alzano le mani. (YouTube)

Intanto, il Pd e gli esponenti dell’allora governo Gentiloni continuano a non dare spiegazioni sulla presenza del trafficante al-Bija in Italia nel 2017. Dopo l’intervista di Francesca Mannocchi, in cui Bija conferma di essere stato in Italia con documenti regolarmente concessi, il ministro dell’Interno di Tripoli — che pochi giorni fa è stato ricevuto a Roma da Lamorgese — ha detto di aver spiccato un mandato d’arresto per il trafficante già lo scorso aprile. “Una mossa che suona come un avvertimento per il controverso guardacoste e come una rassicurazione per l’Italia e l’Europa,” scrive Nello Scavo, il giornalista che ha sollevato lo scandalo. (Avvenire)

#Libya Main points of the statement from the ministry of Interior of the UN-backed #Libya-n gov on Abd al-Rahman Milad – #Bija ?? pic.twitter.com/IlqNdbk5v4

— Sara Creta (@saracreta) October 28, 2019

Ma dove si trovano i centri di detenzione in Libia? Su Euronews è uscita la quarta parte di un’importante inchiesta sul ruolo dell’UNHCR nella “gestione” dei migranti nel paese nordafricano, con una mappa dei centri e alcune delle loro storie. (Euronews)

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Mondo

Migliaia di persone sono scese in piazza nella notte di Baghdad, ignorando il coprifuoco imposto dall’esercito. Il coprifuoco è in corso dalla mezzanotte fino alle sei di mattina, tutte le notti. Dopo l’ingresso nelle proteste del movimento studentesco, nel corso della giornata di ieri è diventato virale un video in cui le forze di sicurezza aggredivano delle studentesse che protestavano nella capitale. (Middle East Eye / Twitter)

Libano. Le forze di sicurezza continuano a cercare di disperdere i blocchi stradali degli attivisti — che hanno risposto alla repressione… con creatività. Una strada è stata bloccata da un corso di yoga, un’altra improvvisando un falò, in molti quartieri i contestatori hanno portato i mobili del proprio appartamento in strada, creando spazi dove rimanere nel corso della giornata, e molto più difficili da smantellare da polizia ed esercito. (Al–Araby Al–Jadeed)

“The house of the people” will host you for free for as long as you’d like. Bfast and morning yoga provided. Location : Ring Bridge. #إضراب_عام #لبنان_ينتفض pic.twitter.com/DYgPficAXG

— Lara Bitar (@LaraJBitar) October 28, 2019

Leggi la dichiarazione iniziale del colonnello Alexander Vindman, il massimo esperto sull’Ucraina del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, che aveva depositato due volte obiezioni interne sulle pressioni di Trump sull’amministrazione Zelensky. Vindman è il primo membro dello staff della Casa bianca a testimoniare davanti alla commissione per l’impeachment. (the New York Times)

Intanto, nel mondo dei cartoni animati in cui viviamo, Trump ha desecretato e twittato la foto dell’ufficiale dell’esercito che ha inseguito al–Baghdadi nei tunnel attraverso cui stava cercando di fuggire. È un cane. Non sappiamo il nome del cane perché, e qui virgolettiamo, il generale Mark Milley, presidente degli Stati maggiori riuniti, spiega che è necessario “proteggere la sua identità.” (NPR)

We have declassified a picture of the wonderful dog (name not declassified) that did such a GREAT JOB in capturing and killing the Leader of ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi! pic.twitter.com/PDMx9nZWvw

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 28, 2019

Altri dettagli curiosi sulla caccia al leader dell’ISIS: secondo le SDF — che rivendicano un ruolo di primo piano nell’operazione — l’informatore che ha permesso di individuare il suo nascondiglio ha anche fornito una prova per identificarlo tramite un test del DNA. Quale prova? Le sue mutande usate. (the Guardian)

Come per bin Laden, anche i resti di al-Baghdadi sono stati dispersi in mare. (ABC News)

Il rimpasto di governo non ha aiutato il presidente Piñera: le proteste in Cile continuano ad agitare le strade, con diversi casi di scontri violenti con le forze di sicurezza. Di fronte agli episodi di violenza — un nuovo incendio ha ingoiato negozi di vestiti, un McDonald’s e un centro medico a Santiago — la portavoce del governo Karla Rubilar ha dichiarato che “la gente è stufa di questo caos.” (CNN)

Boris Johnson ha perso un altro voto in parlamento: i laburisti si sono astenuti durante il voto per chiedere elezioni anticipate — per cui Johnson ha bisogno della maggioranza dei due terzi — sostenendo che il Primo ministro non aveva attivato salvaguardie contro uscita senza accordo dall’Unione europea. Johnson però non molla il proprio obiettivo di tornare al voto prima di Natale, già oggi si tornerà in parlamento con un una nuova mozione per chiedere elezioni per cui avrà bisogno solo della maggioranza di uno. Johnson conta che oggi la mozione sia supportata anche dai Liberal Democratici, che avevano già avanzato una legge simile, e il Partito nazionale scozzese. (BBC News)

Un uomo di 84 anni è stato arrestato per aver aperto il fuoco in una moschea di Bayonne, in Francia. L’autore della sparatoria stava cercando di dare fuoco all’edificio, quando è stato sorpreso dalle due persone a cui ha sparato, fortunatamente senza ucciderle. Nel 2015 era stato candidato del Front National, prima di essere espulso dal partito. (France 24)

Eventi

Ci siamo: la prima puntata della terza stagione di Chiamando Eva, il nostro podcast su femminismo e questioni di genere, va in onda domani, e potete venire ad ascoltarla dal vivo in Santeria Paladini 8, a Milano. Ospiti speciali di Francesca e Elena saranno Lumpa e Jonathan Bazzi: non mancate, e mettetevi in pari con le puntate arretrate. (Facebook / Spotify)

Italia

Il Movimento 5 Stelle ha solo iniziato a interiorizzare lo shock del risultato elettorale in Umbria, che ha lasciato il partito al 7,4%. Di Maio ha chiaramente intenzione di tenere in ostaggio il governo pur di garantire la propria posizione come “capo politico,” ma il tema su cui si decide il futuro prossimo del Movimento sono le prossime alleanze locali con il Partito democratico. Conte, Grillo e Fico cercano di correre ai ripari, ma Tommaso Ciriaco riporta un virgolettato di Di Maio che dice: “Devo coprirmi a destra o la Meloni mi prende i voti.” (la Repubblica, dietro paywall)

Ma dove sono andati i voti del Movimento 5 Stelle? Secondo Rinaldo Vignati dell’Istituto Cattaneo, tra il 20 e il 50 percento degli elettori grillini hanno scelto l’astensione. “C’è un disorientamento generale tra gli elettori 5Stelle per l’alleanza con una forza politica che avevano sempre attaccato. Nel caso dell’Umbria c’è un di più, perché i 5Stelle hanno soffiato parecchio sul fuoco delle indagini che hanno colpito la giunta umbra,” dice, rispondendo a una domanda di Tiziana Testa. Ma un quinto dell’elettorato grillino del 2018 si è effettivamente riversato sulla Lega. (la Repubblica)

A questo link trovate l’analisi completa del voto secondo l’Istituto Cattaneo. Riportiamo un solo dato: la Lega è il partito più votato nel 90% dei comuni dell’Umbria. (Istituto Cattaneo)

Guidare la tenuta di una coalizione Pd – 5S in Emilia, se si farà, sarà un’impresa difficile. Il movimento, per quel poco che fa sul territorio, si è identificato come particolarmente alternativo al Partito democratico nella regione, con cui si è dovuto scontrare in precedenti elezioni. È il caso della sindaca 5 Stelle di Imola Manuela Sangiorgi che si è dimessa dopo essere stata eletta solo l’anno scorso perché non vuole diventare “un burattino nelle mani del Pd.” Sangiorgi ha fatto l’annuncio in un evento in piazza, dopo aver chiesto su Facebook alla cittadinanza di raggiungerla “per parlare della nostra Imola.” (il Resto del Carlino)

Milano

Il Consiglio Comunale ha dato un primo “sì” ai progetti per un nuovo stadio, riconoscendone l’interesse pubblico e dando alla giunta il mandato di trattare con le due società. L’aula di Palazzo Marino ha posto però 16 condizioni, tra cui la riduzione delle volumetrie e la presentazione di una proposta in merito alla “rifunzionalizzazione” dello stadio esistente. Inter e Milan hanno reagito cautamente, ricordando che è ancora sul tavolo l’ipotesi di costruire il nuovo stadio a Sesto. (Corriere della Sera Milano)

Internet

Free speech and paid speech are not the same”: il New York Times ha ottenuto una lettera firmata da 250 dipendenti di Facebook, con cui i lavoratori disconoscono le recenti dichiarazioni dell’amministrazione riguardo alle pubblicità politiche sulla piattaforma. “Vi scriviamo perché siamo preoccupati che stiate per distruggere i grossi passi avanti fatti dal team di prodotto in questi due anni.” (the New York Times)

Cult

A volte vi diamo anche buone notizie: David Benioff e D.B. Weiss, il duo dietro il successo e il disastro di Game of Thrones non dirigeranno la prossima trilogia di film di Star Wars. Purtroppo, però, dovremo sopportarli su Netflix. (Deadline)

Ieri è uscito iOS 13.2: l’aggiornamento del sistema operativo contiene 398 nuove emoji, tra cui una lontra bellissima. Tra le novità importanti, invece: tra le nuove emoji c’è la possibilità di selezionare il colore della carnagione delle singole persone nelle emoji delle famiglie, emoji raffiguranti persone con disabilità, e la possibilità di selezionare un aspetto neutro in termini di genere per le icone delle professioni. (the Verge)

Su Emojipedia trovate la lista di tutte le nuove emoji.

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China Underground intervista l’artista anonimo Kai Lan Egg, che racconta le proteste di Hong Kong usando uno stile da anime giapponese, e che ora è anche su Instagram. (China Underground / Instagram)

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