L’accordo per il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti è una resa per i curdi

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L’accordo per il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti è una resa per i curdi

Gli Stati Uniti e la Turchia hanno trovato un accordo per sospendere le operazioni di Ankara nel Rojava — ma all’unico scopo di dare tempo alle forze curde di ritirarsi dai territori in cui Erdogan vuole stabilire la nuova “safe zone” siriana. L’accordo, ovviamente non vincolante per siriani, curdi e russi, effettivamente prevede che le altre forze abbandonino le città entro 32 km dal confine con la Turchia. Come sottolinea l’analista politico specializzato nella questione curda Wladimir van Wilgenburg, “le SDF preferiscono la pace alla guerra.” Ma arrivare a questa pace vuol dire sacrificare più di una città sotto il controllo curdo, aprendo a nuove dispute territoriali che difficilmente renderanno l’implementazione dell’accordo di ieri facile o sostenibile. (Middle East Eye)

L’accordo prevede un cessate il fuoco di cinque giorni, al termine del quale, se i territori saranno stati sgomberati, la Turchia sospenderà l’offensiva in Siria. Ma, non contento nemmeno di quella che sarebbe una vittoria unilaterale, il ministro degli Esteri turco Cavusoglu ha dichiarato alla stampa che il cessate il fuoco non implica automaticamente la fine dell’operazione militare — che si concluderà solo quando le forze curde avranno completamente abbandonato la regione. (Al–Araby Al–Jadeed)

Il comandante delle SDF Mazloum Abdi ha annunciato che “faremo tutto il possibile per garantire il successo del cessate il fuoco.” Le forze curde sono disposte a sospendere gli scontri nel territorio tra le città di Girê Spî‎ / Tell Abyad e Serê Kaniyê‎ / Ras al-Ayn, ma il destino dei territori nella “safe zone” è ancora tutto da decidere. (Al Jazeera)

Intanto Donald Trump è semplicemente entusiasta di aver ottenuto questo accordo in cui ci sono solo concessioni alla Turchia, spiegando che, sì, i suoi metodi sono stati “non convenzionali,” ma serviva un po’ di “tough love”:

This deal could NEVER have been made 3 days ago. There needed to be some “tough” love in order to get it done. Great for everybody. Proud of all!

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 17, 2019

This is a great day for civilization. I am proud of the United States for sticking by me in following a necessary, but somewhat unconventional, path. People have been trying to make this “Deal” for many years. Millions of lives will be saved. Congratulations to ALL!

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 17, 2019

E questi giorni di scontri, completamente evitabili se non fosse per l’incompetenza della Casa bianca? Non se ne poteva fare a meno, sempre secondo Trump, che ha dichiarato che la zona al confine della Turchia “andava ripulita,” usando parole in cui non si possono non sentire echi del linguaggio della pulizia etnica. (Twitter)

Referring to Kurds living along Turkish border in Syria, Trump says of Turkey, "they had to have it cleaned out." pic.twitter.com/W8J7IFctO3

— Aaron Rupar (@atrupar) October 17, 2019

Delle foto ottenute da Foreign Policy da fonti curde, e confermate da un funzionario dell’amministrazione statunitense, sembrano confermare che milizie sostenute dalle Turchia avrebbero utilizzato munizioni al fosforo e napalm, armi chimiche proibite a livello internazionale. Le foto, che potrebbero urtare la vostra sensibilità, sono all’interno di un ulteriore link del pezzo. (Foreign Policy)

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Mondo

Il nuovo accordo per la Brexit c’è, compreso, più o meno, un superamento del backstop. Ma il testo, come qualsiasi altro testo di un accordo per la Brexit, è impossibile da digerire per il Partito Unionista Democratico (DUP). Johnson però ha finito le alternative, e questo sabato porterà l’accordo in parlamento — senza il supporto dei dieci parlamentari del DUP avrà bisogno non solo dei voti dei 21 conservatori che aveva espulso il mese scorso, ma anche del supporto estero di un manipolo di laburisti brexisti. (the Guardian)

Il problema più grosso dell’accordo, per il DUP, è la perdita del promesso veto contro l’allineamento alle regole del mercato unico europeo: nel testo discusso con il partito di Arlene Foster, il governo aveva promesso che sarebbe bastato il veto di un terzo dell’Assemblea dell’Irlanda del Nord per impedire l’allineamento al mercato europeo — il testo finale richiede invece la maggioranza parlamentare. Anche sul fronte doganale il futuro dell’Irlanda del Nord non è chiarissimo: per il testo definitivo resta sì parte del mercato britannico, e godrà degli accordi commerciali firmati dal governo di Londra, ma l’accordo specifica anche che i beni “a rischio di essere successivamente spostati a sud del confine” saranno comunque soggetti a dazi doganali: per cui sì — alla fine ci saranno controlli sui beni nel Mare d’Irlanda. (the Independent)

Il capo dello staff della Casa bianca Mick Mulvaney ha ammesso che Trump aveva congelato i 400 milioni di dollari in fondi per la sicurezza che gli Stati Uniti avevano promesso all’Ucraina, effettivamente come strumento ricattatorio per ottenere dal governo di Kiev l’avvio di un’indagine contro Hunter Biden. Forse è una cosa che non doveva dire, tant’è che ora nega di averla detta. (CNN)

La temperatura attorno allo scandalo ucraino è sempre più alta, e così Rick Perry, il segretario del Dipartimento dell’Energia, ha comunicato a Trump le proprie dimissioni, effettive entro la fine dell’anno. Trump nelle scorse settimane aveva scaricato non poca parte della responsabilità della telefonata con Zelensky sulle spalle di Perry, che infatti ora dimissionario dovrà decidere se collaborare con l’inchiesta per l’impeachment nel tentativo di ripulire il proprio nome. (POLITICO)

Il premier catalano Quim Torra è sotto pressione per la propria vicinanza ai movimenti di protesta che stanno agitando la Catalogna. Torra martedì ha partecipato alla manifestazione di protesta, e solo mercoledì sera ha esplicitamente condannato la deriva “violenta” delle proteste. Nel corso della terza giornata di proteste, dei contestatori a Barcellona hanno dato fuoco a tantissimi cassonetti della spazzatura e automobili. El País ha raccolto alcune foto emblematiche dalle proteste. (El País)

Torra non si è limitato a condannare la violenza, ma ha ripetuto l’obiettivo di indire un nuovo voto di indipendenza entro il prossimo biennio, una dichiarazione che, nel contesto delle proteste, è una chiara sfida a Madrid. (Reuters)

Dopo la tentata strage alla sinagoga di Halle, un nuovo sondaggio Infratest dimap rivela che il 59% degli aventi diritto di voto in Germania crede che l’antisemitismo si stia diffondendo di nuovo nella propria comunità. Il dato è del 19% più alto rispetto a un sondaggio equiparabile dello scorso anno. La percentuale di persone preoccupate dal ritorno dell’antisemitismo in Germania sale a due terzi tra gli elettori di CDU e SPD. (DW)

Italia

Sono stati arrestati sei agenti della polizia penitenziaria impiegati nella casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. L’accusa è di aver commesso ripetuti atti di violenza e tortura sui detenuti, dall’aprile 2017 al novembre 2018. Gli agenti sono agli arresti domiciliari, ma ci sono altri indagati a piede libero, di cui gli inquirenti stanno accertando le eventuali responsabilità penali. (la Repubblica Torino)

Come sempre, Matteo Salvini è accorso immediatamente a esprimere la propria solidarietà verso i sospettati torturatori. (il Fatto Quotidiano)

I sommozzatori sono riusciti a recuperare 7 dei 12 cadaveri del naufragio avvenuto di fronte a Lampedusa 10 giorni fa. Tra loro anche il corpo della donna ritrovata abbracciata al proprio bambino di pochi giorni. (Adnkronos)

Intanto, il report “Cittadini non comunitari” dell’Istat conferma il calo dei flussi migratori in Italia: a fronte della riduzione dei permessi di soggiorno per diritto d’asilo (-41,9%), la buona notizia è l’aumento dei permessi per lavoro e ricongiungimento familiare. In calo anche le nuove acquisizioni di cittadinanza, mentre resta stabile il numero di cittadini non comunitari residente in Italia, 3.717.406 al 1° gennaio 2019. (Istat)

I lavoratori di Whirlpool hanno organizzato ieri un altro corteo, che ha attraversato Napoli da piazza Municipio fino a via Santa Lucia, dove si trova la giunta regionale campana. La protesta chiede l’intervento del governo — a livello regionale si può fare veramente poco, anche se è stato promesso un investimento da 20 milioni — per impedire la cessione dello stabilimento, prevista per l’ormai imminente primo novembre. Nei giorni scorsi i manifestanti hanno anche bloccato l’autostrada A3. (la Repubblica Napoli)

Geloso dei capricci di Matteo Renzi, anche Luigi Di Maio ha deciso di dichiarare guerra alla manovra, chiedendo addirittura che lunedì il testo sia riportato in Consiglio dei ministri. Di Maio insiste sui tanti malumori del M5S sulla legge di bilancio, in particolare sulle misure avverse alla piccola evasione, dal tetto al contante alle multe per chi non installi pos. (il Messaggero)

Questa dinamica M5S contro Conte, abbastanza inedita, deve aver infastidito non poco il presidente del Consiglio, che sente di aver accettato già abbastanza compromessi — in particolare sull’abbassamento del limite del contante, che Conte non voleva progressivo ma immediato. I lavori per la manovra, insomma, non sono ancora finiti. (HuffPost)

Intanto, in un’intervista al Sole 24Ore il ministro all’Economia Gualtieri rivela che nella manovra ci sarà anche la famigerata sugar tax, ma “sarà limitata alle bevande e non si occuperà di merendine.” Una concessione alla facile retorica di Salvini che farebbe ridere se non fosse che la sugar tax resta una pessima idea e basta. (ANSA / the Submarine, 23/09/19 e 16/10/18)

Internet

Mentre la censura di Facebook continua a investire pagine di siti e spazi sociali che hanno espresso solidarietà ai curdi del Rojava, oggi alle 13 nella sede del sindacato della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ci sarà una conferenza stampa congiunta di alcuni dei siti di informazione interessati dal bando. (il manifesto / Milano in Movimento)

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Ambiente

Nonostante l’opposizione della maggioranza degli attivisti, un gruppo di Extinction Rebellion ha messo in atto ieri mattina una serie di azioni di protesta durante l’ora di punta nella metropolitana di Londra, causando l’ira dei pendolari coinvolti: per poco non è finita in rissa, con i passeggeri inferociti che hanno tirato giù con le proprie mani gli attivisti dal tetto dei convogli. (the Guardian / CNN)

Un portavoce del gruppo ha chiesto scusa per l’azione, ammettendo che si è trattato di un “autogol” e ribadendo la vocazione nonviolenta di Extinction Rebellion. Intanto le proteste continuano, nonostante il divieto in vigore a Londra almeno per tutto il weekend, in attesa dell’esame del ricorso presentato da alcuni avvocati del movimento. Gli arrestati sono già più di 1600. (the Independent / Evening Standard)

Milano

Come sta andando Area B, la zona a traffico limitato che abbraccia praticamente l’intera città? Nel semestre aprile-settembre gli ingressi sono diminuiti del 13%, il che significa circa 12 mila auto in meno al giorno. I dati, però, si riferiscono soltanto ai 15 varchi videosorvegliati, su 186 varchi in totale. (Milano Today)

Cult

Pretendi la piena automazione: secondo un sondaggio condotto in 10 paesi da Oracle e Future Workplace, il 64% dei lavoratori si fida più dei robot che del proprio manager umano. (Tech Radar)

Gif di Justin Gammon

Il summit del G7 nel 2020 si terrà negli Stati Uniti, ma dove negli Stati Uniti? Al resort Doral di Donald Trump, ovviamente, a Miami. (the Washington Post)

Spazio

Come fa questa stella ad essere più vecchia dell’Universo stesso? Il caso della stella HD 140283 Matusalemme è un paradosso che scuote l’astronomia da più di cento anni, e che non siamo ancora riusciti a risolvere: per farlo, dobbiamo migliorare i nostri modelli per misurare la vecchiaia delle stelle, ma anche proprio dell’Universo. (Space.com)

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Gif di Rastamouse

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