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S/Confini, il nostro podcast su migrazioni e identità, torna con una seconda stagione, con un nuovo appuntamento il secondo lunedi di tutti i mesi. In questa puntata, ci chiediamo insieme alla giornalista Nadeesha Uyangoda se è vero che l’Italia sta diventando, seppur lentamente, piú inclusiva e multiculturale.

Mi dai del “n****”, dell’”immigrato”/Il tuo pensiero è un po’ limitato/Il mondo è cambiato, non è complicato/“Afroitaliano” per te è un rompicapo. Canta così il rapper bresciano Tommy Kuti rivolgendosi ad un pubblico italiano che fa ancora fatica a concepire un’Italia multiculturale. 

Difficilmente voci come la sua trovano spazio nel mondo dello spettacolo, della letteratura, del cinema o della musica nel nostro Paese. Quando lo fanno però, lasciano il segno: Mahmood a Sanremo, Antonio Dikele Distefano aggiudicandosi il XXVII Premio Fiesole Narrativa Under 40 con “Non ho mai avuto la mia età”, le medaglie d’oro delle staffettiste Maria Benedicta Chigbolu, Libania Grenot, Raphaela Lukudo e Ayomide Folorunso, il terzo posto a Miss Italia di Sevmi Fernando. Ma davvero l’Italia sta diventando più inclusiva? 

Cerchiamo di trovare la risposta a questa domanda in compagnia di Nadeesha Uyangoda, giornalista brianzola che si occupa di immigrazione, seconde generazioni e identità. Con lei parliamo di artisti e scrittori italiani con radici altrove, delle pratiche discriminatorie che ancora sopravvivono nei media e nel settore pubblicitario, della sua esperienza di italiana senza cittadinanza e delle difficoltà quotidiane che avere un nome straniero ancora comporta. 


Ai microfoni: Maria Mancuso, Natasha Fernando, Nadeesha Uyangoda
Redazione: Maria e Natasha
Editing e post-produzione: Maria e Natasha
Musica: Francesco Fusaro

Note dell’episodio

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